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      Commissioni consiliari propongono istituzione albo botteghe storiche

       

       

      Commissioni consiliari propongono istituzione albo botteghe storiche e antichi mestieri

      29 mag 19 Le Commissioni Consiliari Attività Economiche e Cultura hanno proposto, congiuntamente, l’istituzione dell’Albo per la valorizzazione delle Botteghe Storiche e degli Antichi Mestieri con lo scopo di promuovere le attività economiche tradizionali del territorio che rivestono particolare valore per la città. “Le botteghe storiche – sottolinea la Presidente della Commissione attività economiche e produttive di Palazzo dei Bruzi, Annalisa Apicella, rappresentano un importante patrimonio del territorio da riscoprire e promuovere. Il loro successo è legato alla loro storia, all’abilità dei commercianti e degli artigiani oltre che all’unicità ed alla qualità dei loro prodotti. Sono tante le attività commerciali e artigianali meritevoli di essere riconosciute come una parte imprescindibile del patrimonio culturale e commerciale della città, detentrici di un capitale sociale di relazioni umane e di tradizioni da difendere e tutelare”. Il progetto mira a selezionare quelle attività che hanno valore storico, che sono legate alla tradizione o rappresentano gli antichi mestieri da preservare: fabbri, falegnami, fornai, muratori, orefici, sarti, calzolai. “Nella nostra visione della città – sottolinea ancora Annalisa Apicella - c’è la salvaguardia della memoria e dell’identità del nostro patrimonio culturale. Vogliamo portare avanti il concetto di economia del nuovo Umanesimo, ispirandoci proprio al nostro più illustre concittadino, a Bernardino Telesio, il primo degli Uomini Nuovi. E questo intendiamo fare, cominciando dalla riscoperta e valorizzazione dei nostri negozi sotto casa che rendono i luoghi una “città” e fanno di un luogo una “comunità” per tutelare l’esistente. Il progetto – dice ancora Apicella - è promuovere, aprire, far conoscere, ma soprattutto raccontare la storia. Un luogo non raccontato è un luogo che non parla, un luogo muto. Perchè il patrimonio non sta solo nei monumenti e nei luoghi d’arte, ma anche in questo tesoro immateriale fatto di competenze, di storie legate a botteghe che rischiano di essere falcidiate dai tempi. Fino all’Ottocento ogni tratto aveva un suo appellativo, legato alle professioni che vi si svolgevano o ai prodotti che si vendevano o producevano nelle varie aree: “Fontana nuova”, “Piazza delle uova”, Piazza piccola o “Piazza dei pesci” In quest’ottica la Commissione attività economiche e produttive, insieme alla commissione cultura, intende proporre l’Istituzione di un Albo delle Botteghe Storiche e egli Antichi Mestieri del Comune di Cosenza, diretto alla valorizzazione delle attività tradizionalmente presenti sul territorio per farle conoscere, promuoverle e sostenerle, affinché diventino protagoniste negli itinerari turistici della città.

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