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Donna morta all'Annunziata, Ordine Infermieri: no ad accuse
Donna morta all'Annunziata, Ordine Infermieri: no ad accuse 15 mag 19 "L'Ordine delle professioni infermieristiche di Cosenza manifesta tutta la sua vicinanza e il suo cordoglio per il decesso della paziente ricoverata dopo l'accesso al pronto soccorso, ma non può accettare accuse verso i suoi professionisti che per legge e intese Stato-Regioni sono incaricati del triage". É quanto si afferma in una nota diffusa dall'Ordine. "La magistratura - si aggiunge - accerterà in fretta, ce lo auguriamo, le responsabilità del caso e l'accaduto, ma non è accettabile che venga messa in discussione la professionalità degli infermieri, tra l'altro basata su una rigida e seria preparazione che non lascia davvero al caso scelte delicate come quelle da eseguire al pronto soccorso. Il nostro Ordine, come tutti gli Ordini degli infermieri, è disponibile a dare la sua massima collaborazione perché si faccia chiarezza sulla vicenda e vengano accertate le responsabilità. Sappiamo tutti le condizioni di difficoltà per molti servizi sanitari regionali anche nel rispettare l'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza. E siamo coscienti che la nostra regione è tra quelle più colpite da questo fenomeno e dalla carenza grave di organici, infermieri in testa. Ma i nostri professionisti ogni giorno garantiscono comunque qualità e sicurezza al sistema, per tutelare la salute dei cittadini e rispondere ai loro bisogni e ci stupisce che ancora oggi si possano lanciare allarmi quantomeno infondati, ledendo gravemente la fiducia e l'immagine che gli assistiti hanno della nostra professione. Gli infermieri sono incaricati del triage a livello internazionale e svolgono questo compito ogni giorno con assoluta competenza e secondo regole e protocolli che non lasciano davvero al caso e all'improvvisazione personale scelte tanto delicate. I cittadini possono essere tranquilli che il nostro primo obiettivo è la loro salute e che la professionalità degli infermieri è assolutamente in grado di tutelarla e assicurarla. Non si deve creare una immagine falsa e distorta della realtà in cui le persone si rivolgono con fiducia agli infermieri. D'altra parte la responsabilità dei nostri professionisti è anche riconosciuta a livello giurisprudenziale dalle numerose sentenze della Cassazione che pongono l'infermiere su un piano di assoluta collaborazione rispetto alle professioni sanitarie tutte". "Resteremo vigili - conclude l'Ordine delle professioni infermieristiche di Cosenza - e seguiremo gli sviluppi del caso affinché la verità prevalga e venga fatta chiarezza al più presto".
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