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      Elezioni: Dichiarazioni e commenti al voto

       

       

      Elezioni: Dichiarazioni e commenti al voto

      05 mar 18 "Il risultato del voto, sopratutto di quello calabrese, non modifica le cose che penso e che in ogni caso avrei detto a campagna elettorale ultimata. E cioè che considero questa nostra esperienza solo l'inizio". Lo afferma, in una dichiarazione, Antonio Viscomi, candidato del Pd alla Camera". "Ho raccolto in queste settimane - aggiunge - istanze di cambiamento, voglia di partecipazione, disponibilità a collaborare nella costruzione di un diverso futuro per la nostra comunità e per la nostra terra che non intendo deludere. Lavoreremo insieme per costruire un progetto che ridia dignità alla politica e risponda ai bisogni delle nostre genti. Il voto, quando è libero da condizionamenti, va accolto e rispettato, sia quando ci premia che quando ci castiga. Semmai ci viene da recriminare per il poco tempo che abbiamo avuto a disposizione per incontrare i cittadini e spiegare le nostre intenzioni e i motivi che ci hanno spinto a raccogliere una sfida difficile in un momento delicatissimo per la storia della nostra Calabria e, più in generale, del nostro Paese. Lo faremo ugualmente nei mesi che verranno, e lo faremo senza risparmiare energie e risorse. Lo faremo sentendo sulle spalle la gravosa responsabilità di rappresentare una terra e una comunità che spesso stentano a farsi ascoltare e, ancor più, a farsi capire. È il modo migliore per ringraziare chi ci ha dato voto e fiducia, chi con noi ha combattuto e chi con noi ha condiviso un progetto difficile ma affascinante. Abbiamo incontrato tanti concittadini, abbiamo ascoltato tante voci, abbiamo imparato tante lezioni di vita. Abbiamo avuto il voto di persone che stimiamo da sempre e che ci hanno commosso conil loro incoraggiamento. Abbiamo, anche di questo siamo orgogliosi, evitato i voti indesiderati e le scorciatoie elettorali che altri pericolosamente seguitano a praticare".

      "La città di Soverato torna ad essere rappresentata in uno dei due rami del Parlamento. E per la prima volta nella storia sarà una donna a ricoprire il prestigioso incarico. Silvia Vono è stata, infatti, eletta senatrice della Repubblica con il Movimento 5 Stelle". É quanto si afferma in un comunicato. "Un obiettivo - si aggiunge - raggiunto percorrendo la strada più difficile e, cioè, battendo tutti gli avversari nel ring del collegio uninominale. Sovvertendo tutti i pronostici della vigilia, la pentastellata ha superato di oltre 5 mila voti l'uscente Piero Aiello, il 'pezzo da novanta' schierato dal centrodestra nel collegio di Catanzaro/Vibo con la chiara intenzione di sbaragliare la concorrenza. E invece 'mister preferenze' si è dovuto accontentare del secondo posto, mentre sono stati ben 85.283 i consensi tributati dai calabresi nei confronti della candidata grillina nelle 581 sezioni scrutinate, pari al 39,18 per cento dei suffragi. Una affermazione straordinaria per la combattiva avvocatessa, attivista e vicepresidente del Comitato 'Trasversale delle Serre'".

      "Queste elezioni politiche potrebbero rappresentare l'inizio di un nuovo percorso storico: forse una terza Repubblica". Lo afferma, in una dichiarazione, Vincenzo Tamburi, consigliere provinciale di Cosenza e sindaco di San Basile. "Gli amministratori locali, trincea e prima linea dei malesseri e delle paure - aggiunge - da tempo percepivano questo stato di inquietudine. Oggi al centrosinistra non resta che rinascere, rinnovare e innovare utilizzando metodi e linguaggi nuovi; partendo proprio da quei territori dove tanti colleghi amministratori (sindaci, assessori, consiglieri) svolgono con sacrificio il loro ruolo al fianco della gente, nella vita reale. E' tempo di 'raggruppare tutte le buone forze presenti sui territori per far rinascere un nuovo centrosinistra'. L'analisi si sintetizza con una frase di Einstein il quale diceva che è 'follia pensare di fare sempre la stessa cosa pensando in un risultato diverso'. In attesa di questo percorso di rinnovamento della classe dirigente del centro sinistra calabrese esprimo l'augurio di buon lavoro ai nuovi onorevoli calabresi. Per loro si apre il tempo di una bella sfida al servizio del Paese".

      "Congratulazioni a Nicola Morra, cosentino, 55 anni, per la rielezione al Senato della Repubblica. Gli auguro di rappresentare, bene, e in modo incisivo, in Parlamento e al governo, se Luigi Di Maio, 31 anni, lo nominerà sottosegretario di Stato, le tante istanze della nostra regione, di Cosenza e della sua vasta area urbana". Lo afferma, in una nota, l'ex sindaco di Cosenza Pietro Mancini. "In passato, nel Sud - aggiunge - le riforme e le trasformazioni socioeconomiche fallirono, soprattutto perché non venivano affidate a persone nuove, ma ai vecchi esponenti dei 'comitati di affari', che si riciclavano. I parlamentari del M5S devono rottamare, e non riciclare, i responsabili delle degenerazioni e del degrado dei partiti e degli enti. Gli uomini, cioè, del vecchio sistema partitocratico, definitivamente, si spera, archiviato con il voto, espresso il 4 marzo sotto il fiume Garigliano, come da me auspicato con il saggio 'La Questione immorale"', pubblicato nel lontano 2006".

      "Innanzitutto sento il dovere di ringraziare gli elettori ed in particolare tutti coloro che mi sono stati a fianco ed hanno creduto in me in questa difficile campagna elettorale. Non dobbiamo avere alcun timore ad affermare che il partito democratico, e il centro sinistra nella sua interezza, sono usciti sconfitti da una prova elettorale eccessivamente dura, caricata da una dose massiccia di antipolitica, di avversione verso il PD e il suo gruppo dirigente, di una profonda aggressività che ha fortemente condizionato l’esito del voto. Il dato più eclatante è soprattutto quello del sud Italia, che pure in questi anni di governo è stato indubbiamente al centro dell’attenzione politica e dell’agenda di governo. Come mai prima d’ora. Ma questo, non è stato percepito dai cittadini e sicuramente abbiamo delle grandi responsabilità. Il risultato del sud, della Calabria e del crotonese appare particolarmente negativo per il partito democratico. Noi, nel fare gli auguri agli eletti di buon lavoro, confermiamo il nostro impegno di sempre, la nostra presenza tra la gente, la nostra disponibilità a portare a Roma, in qualunque veste, fuori o dentro le istituzioni, la voce della Calabria, la voce del bisogno di questa terra, la voce di tutti i cittadini, soprattutto di coloro che non hanno voce". Lo dichiara Nicodemo Oliverio del PD.

      «Un onore rappresentare la provincia di Reggio» «Ringrazio tutti gli elettori di Reggio Calabria e dell’intero collegio per la grande attestazione di stima che hanno voluto tributarmi e per aver dato ancora una volta fiducia al Movimento 5 Stelle». È quanto afferma la deputata Federica Dieni, riconfermata alla Camera dopo la vittoria nel collegio maggioritario di Reggio centro. «Per me – aggiunge Dieni – sarà un onore continuare a rappresentare questa provincia in Parlamento. C’è tanto lavoro da fare per risollevare l’Italia e la Calabria e il Movimento sarà come sempre in prima linea per i diritti dei cittadini. Adesso l’obiettivo è mettersi alle spalle almeno un decennio di malapolitica e di formare un governo stabile, un governo che non potrà prescindere da noi». «Ora – conclude la deputata 5 stelle – è giusto festeggiare e celebrare come si deve questo momento: tutti i cittadini e gli attivisti sono invitati alla “festa” che si svolgerà domani alle ore 19 nel Punto di ascolto del Movimento sul corso Garibaldi a Reggio».

      Non ce l'ha fatta Giancarlo Cerrelli, avvocato, già vice presidente nazionale dell'Unione giuristi cattolici italiani, impegnato in movimenti a difesa della famiglia tradizionale. Cerrelli, al centro negli anni di aspre proteste e polemiche contro le unioni civili omosessuali e l'equiparazione al matrimonio tradizionale, candidato in quota Lega per il centrodestra nel collegio uninominale per la Camera di Crotone, è stato quasi doppiato da Elisabetta Maria Barbuto, di M5s, eletta con una percentuale del 51,60%.

      Bruno Azzerboni, il candidato espulso dal Movimento 5 Stelle perché iscritto in passato alla massoneria, non ce l'ha fatta ad essere eletto. Candidato nel collegio uninominale al Senato a Reggio Calabria, Azzerboni è giunto secondo ottenendo 77.441 voti, pari al 35,48%, dietro al candidato del centrodestra Marco Siclari con 53.559 voti e il 24,54%. Azzerboni comunque aveva annunciato che se eletto si sarebbe dimesso.

      "Ringrazio i cittadini reggini che hanno permesso al centrodestra questa vittoria. Un voto che segna la volontà della politica di rinnovarsi e che non è fatto di protesta, ma che viene da una grande attenzione verso i candidati e verso i programmi. Un risultato unico, per l'unico collegio riuscito a resistere alla vittoria del Movimento 5 Stelle". Lo ha detto, incontrando i giornalisti, Marco Siclari, del centrodestra, eletto al Senato nel collegio di Reggio Calabria. "Ho già sentito - ha aggiunto Siclari - il presidente Antonio Tajani. Credo di incontrare il Presidente Berlusconi in settimana". Nessuna idea sul possibile accordo di governo. "E' chiaro - dice Siclari - che noi rimarremo fedeli al nostro progetto di centrodestra e, soprattutto, al nostro programma elettorale, che è stato quello voluto e sostenuto dagli elettori". Vittoria personale? "Così sembra - risponde Siclari - ma la devo a tutti gli amici, professionisti, cittadini onesti di questa provincia che ho avuto l'onore di conoscere nel corso di questa campagna elettorale". Infine, Siclari ha rivolto gli auguri a Francesco Cannizzaro per la sua elezione alla Camera ed espresso il proprio "rammarico" per la mancata elezione di Francesco Talarico nel collegio di Reggio Calabria, "perché avrebbe potuto rappresentare degnamente - ha commentato - il nostro territorio".

      "Per prima cosa desidero ringraziare uno ad uno gli elettori che mi hanno premiato con il loro voto. Lo faccio con il cuore pieno di riconoscenza anche perché in queste settimane mi hanno fatto sentire affetto, stima e vicinanza". Così Giacomo Mancini, che si era candidato alla Camera nel collegio uninominale di Cosenza. "Lo sapevamo, fin da quando i dirigenti del centrosinistra mi hanno proposto la candidatura - aggiunge Mancini - che la vittoria di M5S nel collegio di Cosenza era data per certa. E però non ho esitato a rispondere presente e a metterci la faccia: quando la tua comunità ti chiede una mano è giusto spendersi. E non disertare. Nemmeno quando il tuo tornaconto potrebbe consigliartelo. La partita a dir poco in salita è diventata impossibile, visto che l'intero Paese ad iniziare dalle regioni del Mezzogiorno è stato spazzato dal vento del populismo. Naturalmente complimenti a chi ha vinto. Spetta loro la sfida del governo che è molto più difficile del dileggio e dell'insulto scagliato contro gli avversari. Per quanto ci riguarda occorrerà ricostruire il campo del centrosinistra. Ed a questa impresa intendo, insieme alle amiche e agli amici che sono stati al mio fianco, sin da subito dare con umiltà e con passione il mio contributo".

      "E' stata una partita difficile ma entusiasmante. Il risultato non ci ha premiato, però, la mia campagna elettorale, condotta per regalare a Liberi e Uguali un'affermazione che purtroppo non si è registrata, è stata condotta nel rispetto degli avversari e, soprattutto, mi ha portato in mezzo alla gente della provincia di Reggio Calabria, a contatto con i problemi reali dei miei concittadini". Lo afferma Pietro Sergi, candidato di Liberi e Uguali al collegio uninominale per il Senato. "E' stata - aggiunge - un'esperienza forte e altamente formativa. Girando in lungo ed in largo il territorio metropolitano di Reggio ho capito che l'unico rimedio al populismo dilagante non può essere che quello di ritornare fra la gente, di riaprire dei presidi politici e di democrazia sul territorio, di ritornare allo spirito di servizio della politica che, in questi anni, è andato perduto. Il consenso raccolto non può che soddisfarmi nonostante la sconfitta. Facendo registrare il 3,19% dei consensi degli elettori del mio collegio, mi regala una soddisfazione personale e politica importante. Ai 6.982 elettori che hanno scelto di votarmi e di votare Liberi e Uguali non posso che dire grazie. Grazie per il sostegno e la stima che mi hanno dimostrando recandosi ai seggi e scegliendo di sostenere un'idea politica che spero non tramonti rapidamente, finendo per cancellare la speranza di quella visione di democrazia, di libertà e di uguaglianza che il nostro progetto politico ha incarnato in questa strana campagna elettorale. A loro dico che il mio impegno per la Calabria, per la provincia di Reggio Calabria, per la mia terra non si esaurirà con questa esperienza elettorale ma proseguirà con determinata convinzione nel prossimo futuro".

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