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      Presidente Consulta, Grossi, a Cosenza "Costituzione presidio per ogni cittadino"

       

       

      Presidente Consulta, Grossi, a Cosenza "Costituzione presidio per ogni cittadino"

      01 feb 18 "La Costituzione è un testo ancora dotato di freschezza assoluta, che va conosciuta, perché è un presidio per ogni cittadino italiano, ancor più per un giovane che è un personaggio che si sta costruendo". Lo ha detto il presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi nel corso della lectio magistralis dal titolo "La Costituzione 'sociale' dopo settant'anni anni", tenuta all'Università della Calabria, invitato dal rettore Gino Mirocle Crisci in occasione del 70/mo anniversario della Costituzione italiana. "È un testo ancora giovane dopo settant'anni - ha aggiunto Grossi - in particolare se guardiamo ai principi fondamentali e alla prima parte, dove sono delineati i diritti e i doveri del cittadino e i rapporti tra cittadino e Stato. Lì abbiamo avuto il meglio della riflessione dei nostri padri costituenti. Cercate di conoscerla questa Costituzione - ha aggiunto rivolto agli studenti - e arriverete ad amare questi 139 articoli, che sono un presidio di legalità, un breviario al quale ci si può affidare nella vita quotidiana. La nostra Carta Costituzionale non si può identificarla in una piattaforma passiva, ma è qualcosa di vitale, e lo vediamo dal lavoro dei padri costituenti, che lavorano leggendo, facendo opera di lettura, lettori della società civile italiana così come si stava rinnovando, dopo le rovine della dittatura fascista". "La nostra Costituzione - ha detto ancora il presidente della Consulta - è frutto di una lettura in basso, basata sul pluralismo sociale. Questa novità contrassegna la Costituzione, altrimenti viene a mancare quello che è il suo compito, cioè proiettarsi nel futuro lungo, con occhi che guardano ad un futuro assai prolungato. Non è una Costituzione moderna la nostra, ma postmoderna ed è un formidabile strumento di garanzia. Nessun potere, neppure quello legislativo, può violare i diritti fondamentali del cittadino".

      "La Corte costituzionale non è nata all'insegna di un'unanimità concorde, forse è stata la battaglia più dura all'interno degli atti dell'assemblea costituente, perché si dava ad un organo giurisdizionale un compito enorme, annullare, espungere una legge, ove si riconosca che il contenuto sia violatore di qualche valore costituzionale". Lo ha detto il presidente della Corte costituzionale Paolo Grossi nella lectio magistralis tenuta davanti agli studenti dell'Università della Calabria. "La Corte costituzionale - ha aggiunto Grossi - è una valvola respiratoria per l'intera società italiana, perché la Corte ha ossigenato con le sue pronunce. Il cittadino italiano, grazie all'ossigenazione della Corte ha un ordinamento giuridico più coerente con la modernità".

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