Barca (Pli) “A Cosenza qualcuno fa il gioco delle tre carte” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Barca (Pli) “A Cosenza qualcuno fa il gioco delle tre carte”

23 mar 11 “Nella campagna elettorale che si annuncia più aspra delle solite bisognerà fronteggiare anche personaggi consumati da una lunga carriera politica che, con cinismo e spregiudicatezza, ricorrono ad ogni espediente per portare acqua al proprio mulino, ovvero alle proprie tesi e posizioni”. Lo afferma in una nota il Commissario regionale del PLI, Eugenio Barca. “Siamo abituati –spiega Braca- in una campagna elettorale ai colpi sotto la cintura, fanno parte del gioco sporco, ma ci vuole veramente una forte predisposizione all’intrigo e alla manipolazione se si ricorre a meccanismi di falsificazione della realtà per potervi innestare ragionamenti e logiche di parte. C’è un personaggio, che sta attraversando una fase politicamente infausta del suo percorso politico, impegnato in prima persona a fare il gioco delle tre carte con le candidature a sindaco per il centrosinistra, che di giorno fa il politico e di notte il free-lance, portando nelle redazioni dei giornali locali notizie costruite appunto al banchetto delle tre carte. Il gioco funziona così. Lui fa uscire la notizia, in forma anonima, di gossip o di voce incontrollata, che Enzo Paolini è stato accreditato come possibile candidato a sindaco per il centrodestra. Il giorno dopo, in veste politica, riprende la notizia e la utilizza nel dibattito politico per screditare e abbattere la candidatura di Paolini sulla quale ha puntato la coalizione di centrosinistra. Per sporcare l'immagine di Paolini si fa volutamente confusione fra il ruolo che Paolini è tenuto a svolgere come presidente nazionale delle case di cura, incontrando ministri, sottosegretari e governatori, ieri Loiero e oggi Scopelliti, e la sua storia politica di radicale, socialista, liberale, impegnato a fianco di Giacomo Mancini per 10 anni nel governo della città. Paolini ha smentito in tempi non sospetti, cioè prima che il centrosinistra convergesse sulla sua candidatura, che nessun contatto c’è mai stato e nessuna proposta gli è mai venuta che potesse preludere ad una sua candidatura per il centrodestra. Anzi, per tagliare corto e netto con ipotesi del genere, ha ufficializzato al Modernissimo la sua candidatura, supportata da liste civiche, nel solco tracciato da Giacomo Mancini 10 anni fa e, quindi, al riparo da commistioni improponibili. Oggi Enzo Paolini è il candidato anche del centrosinistra, la città sta rispondendo bene alla sua candidatura, con lui si può mantenere la guida della città ma è anche vero che con lui, come per Musi, Villella e la maggioranza del PD, “capibastone e statue di sale” vanno messi ai margini. A costoro non rimane che il gioco delle tre carte e il calcio dell’asino. Ma sono arrivati al capolinea”.