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    Paolini aderisce alla manifestazione “Il nostro tempo e’ adesso”

     

     

    Paolini aderisce alla manifestazione “Il nostro tempo e’ adesso”

    19 mar 11 Enzo Paolini aderisce alla manifestazione “Il nostro tempo è adesso. La vita non aspetta” prevista per il prossimo 9 aprile a Roma. L’iniziativa è stata lanciata da 14 rappresentanti di reti sociali che si sono unite per dire basta ad una condizione di vita insostenibile. “Siamo una generazione unita da una stessa condizione: la precarietà nel lavoro e nella vita”. E’ questo il grido dei giovani stanchi di subire un’umiliazione quotidiana e che protesteranno compatti “per poter agire e incidere immediatamente perché questo è il tempo di scommettere sul presente ancor prima che sul futuro”. Enzo Paolini ha scritto una lettera ai giovani precari di tutta Italia, pubblicata sul sito www.paolinisindaco.it. Questo il testo integrale della lettera. Care ragazze e cari ragazzi, sono Enzo Paolini, sono candidato a sindaco del comune di Cosenza e con queste poche righe voglio esprimervi tutto il mio sostegno alla vostra bella, sacrosante iniziativa. Io ho 53 anni e molte volte mi sono domandato se con l’impegno mio e della mia generazione siamo riusciti, stiamo riuscendo, a lasciarvi una società migliore di quella che ci hanno lasciato in dote i nostri genitori. Per quel pezzo che mi compete, sento di dovervi dire che non abbiamo fatto quanto potevamo e dovevamo. Oggi troppi di voi non hanno un lavoro e chi ce l’ha, ne ha uno precario. Spesso siamo stati arroganti e vi abbiamo giudicato, senza renderci conto di quanto e come la vostra generazione regga oggi sulle spalle il peso di quest’Italia sbagliata. Dovevamo – dobbiamo – ascoltarvi di più, capire quanto disagio attraversa le vostre vite, quanto spaesamento genera questa condizione di assoluta incertezza. Perché in fondo la faccia atroce del precariato credo sia questa qui: una generazione non messa nella possibilità di divenire adulta, una generazione cui è stato strappato il sorriso proprio in quella fase di vita in cui si dovrebbe essere più felici, più allegri perché si vive la dolce attesa di una vita fatta di sogni da coltivare e di cose da realizzare. Tanti anni fa, quando ero un giovane un po’ sfrontato e pronto a mangiarsi il mondo, mio padre nel suo disincanto di chi ne ha viste tante, mi riportava alla realtà dicendomi che la città brucia. Per anni questa immagine mi ha ossessionato e solo qualche mese fa leggendo il bel libro di Alfredo Reichlin “Il midollo del leone” ho trovato finalmente la risposta: di fronte alla città che brucia dobbiamo fare come Enea che si carica sulle spalle Anchise e va al fiume, alla foce del Tevere, non per ricostruire una nuova città ed avviare un nuovo mondo: a me il 9 aprile sembra un’ottima data per farlo finalmente partire. Buon cammino ragazzi. Enzo. Per aderire all’iniziativa e confermare la propria presenza in piazza basta collegarsi al sito www.ilnostrotempoeadesso.it.

     

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