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    Minacciano giocatori, cosentino in manette

     

     

    Minacciano giocatori, cosentino in manette assieme a presidente societa'

    15 mar 11 Il presidente di una scoietà emiliana di calcio, M.G., di 45 anni, di Sanremo, e il padre, di 70 anni avrebbero pagato alcune persone legate alla piccola criminalita' per minacciare tre giocatori della squadra convincendoli cosi' a lasciare la societa' rinunciando alla buonuscita. In manette, per estorsione in concorso nei confronti dei dirigenti della Sanremese, sono finiti: Rocco Trazza, di 26 anni, di Praia a Mare (Cosenza) arrestato dalla Mobile di Cosenza; Davide Ventre, di 36 anni e Sergio Briatore, di 41 anni, entrambi di Sanremo. Nella conferenza stampa del procuratore di Sanremo Roberto Cavallone per illustrare i dettagli dell'operazione di polizia e carabinieri, che questa mattina ha portato a 13 arresti. Padre e figlio sono finiti in manette con l'accusa di estorsione ai danni di alcuni giocatori della loro societa', tra cui l'argentino ex Napoli Roberto Carlos Sosa. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip di Sanremo. ''Si tratta di fatti molto gravi - ha detto il procuratore - di fatto i due dirigenti della societa' calcistica, per rescindere alcuni contratti e non dover continuare a pagare gli stipendi ai giocatori, avevano fatto arrivare dalla Calabria due killer". Le indagini erano partite a dicembre, a seguito dell'omicidio di Giovanni Isolani, avvenuto a Sanremo. In carcere era finito Nicola Trazza, di 25 anni, di Praia a Mare (Cosenza). Secondo l'accusa, sarebbe stato proprio Trazza a minacciare, in un caso anche con un pistola, alcuni giocatori della squadra. Dalle intercettazioni e' emerso che i mandanti erano i due inquisiti. ''I due - continua il procuratore - non hanno fatto bene i loro conti. Infatti, sono stati minacciati a loro volta dal fratello del giovane accusato di omicidio, che ha chiesto loro dieci mila euro per pagare l'avvocato e il loro silenzio".

    Le indagini - sviluppate dai poliziotti del Commissariato di Sanremo e della Squadra Mobile di Imperia – sono state avviate in seguito alla formale denuncia resa agli agenti della Polizia di Stato dal Presidente della “Sanremese Calcio” che nella circostanza riferiva dettagli in merito ad una vicenda estorsiva che lo aveva interessato. La vittima riferiva, infatti, che lo scorso 18 febbraio 2011, mentre si trovava a bordo della sua auto in Sanremo, veniva avvicinato dal TRAZZA che, presentatosi come il fratello di un pregiudicato autore di un omicidio avvenuto nel dicembre 2010 in Sanremo, gli intimava la consegna di 10.000 euro per le spese legali del fratello adducendo di sapere - in quanto appresolo dal cugino Ventre Davide - che il fratello detenuto aveva fatto per conto dell’imprenditore un’intimidazione nei riguardi di un giocatore della Sanremese, circostanza quest’ultima che le indagini hanno accertato essere non veritiera. A quanto denunciato, seguivano mirati approfondimenti investigativi da parte dei poliziotti del Commissariato di P.S. San Remo (coordinati dalla Procura della Repubblica di San Remo) che evidenziavano precisi profili di responsabilità penale per il reato di estorsione in capo, sia, al TRAZZA che nei riguardi del BRIATORE Sergio di San Remo 40 anni e di VENTRE Davide di Genova 36 anni quest’ultimo recatosi ad un appuntamento con l’imprenditore per riscuotere il denaro richiesto che tuttavia non prelevava in quanto la somma inferiore a quella pattuita. Da alcuni giorni d’intesa con i colleghi della Squadra Mobile di Imperia i poliziotti della Squadra Mobile di Cosenza avevano avviato riservati servizi di osservazione necessari per localizzare questa mattina il TRAZZA, individuato in un ‘anonima palazzina di Tortora Marina ove poi è stato ammanettato e condotto presso il carcere di Paola ove sarà a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Analogo Provvedimento cautelare è stato assunto dal Gip del Tribunale di Sanremo nei confronti del VENTRE e del BRIATORE, entrambi responsabili, in concorso con TRAZZA, del reato di estorsione.

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