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    Greco (Fed) “Paolini metta la sanita’ tra priorita’”

     

     

    Greco (Fed) “Paolini metta la sanita’ tra priorita’”

    13 mar 10 “Ho seguito pochissimi giorni fa su una televisione locale un intervento dell’avvocato Paolini, candidato a Sindaco al Comune di Cosenza prima di alcune liste civiche ed ora anche di pezzi del centrosinistra”. Lo afferma in una nota Franco Greco – Federazione della Sinistra “Essendo l’unico –aggiunge Greco- ad aver già iniziato la campagna elettorale, dunque senza temere l’immediato contraddittorio con gli/le altri/e candidati/e, ha potuto dire tutto e di tutti, presentarsi come un profondo conoscitore dei problemi della città e rimarcare l’incapacità di passati e futuri avversari. Tra le altre cose l’avv. Paolini ha menzionato il Centro Unificato di Prenotazione e quindi la mancata realizzazione a Cosenza di questo importante servizio per un migliore funzionamento dell’apparato sanitario, dandone la responsabilità all’ASP ed all’Amministrazione Comunale per non aver saputo seguire le questioni dell’assistenza. Dovrebbe essere il compito principale di un Sindaco o di qualsiasi amministratore costruire un sistema cittadino moderno in tutti i settori, rapportandosi ai vari Enti pubblici e privati affinché la rete dei servizi sia efficace ed efficiente. Ci dovrebbe essere da parte degli Enti privati, allo stesso tempo, la responsabilità di sapersi rapportare con le amministrazioni pubbliche, proponendo soluzioni costruttive per i vari servizi. Dovrebbe cioè esserci un dialogo costante e proficuo tra i protagonisti dei vari settori, con al centro l’Ente locale, la qual cosa potrebbe cambiare il volto della città. Riguardo al CUP, mi preme far rilevare (e non all’avv. Paolini, che la vicenda la conosce bene, ma alla città) che il fallimento di questo servizio così importante per il territorio si e’ verificato proprio perché per prime le cliniche private (del cui organismo associativo nazionale Paolini è autorevole presidente!) si sono rifiutate di entrare nel sistema. Quando si parla di cosa pubblica bisognerebbe quantomeno crederci ed adoperarsi in tal senso, se invece un servizio di enorme importanza come il CUP non riesce a decollare a causa di interessi particolari e privati, non si possono addossare ad altri le propria responsabilità. Fare il Sindaco non è certo un obbligo né può rappresentare il raggiungimento di un’aspirazione personale. Significa avere la coerenza e l’onestà politica di porre al primo posto, come guida del proprio pensare e del proprio agire, l’interesse comune ed il bene dei cittadini. E dire,o almeno provare a dire, la verità. Realizzare un CUP pienamente funzionante significa ridurre l’ospedalizzazione pubblica e privata, significa aumentare la prevenzione, ridurre le attese ed i costi sia per i cittadini che per gli Enti. Non far realizzare un CUP completo ha portato un’utilità solo ad interessi privati, a tutto danno dei cittadini, dei loro bisogni, dei loro diritti, della loro salute. Nell’immaginario collettivo è la “solita” inefficienza del pubblico. Ma questa volta non è così, ed occorre avere l’onestà ed il coraggio di spiegarlo”.

     

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