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    Cgil Cosenza "Aserire allo sciopero generale per difendere l'occupazione"

     

     

    Cgil Cosenza "Aserire allo sciopero generale per difendere l'occupazione"

    23 apr 11 "La piattaforma per lo sciopero generale proclamato dalla Cgil nazionale è incentrata su tre tematiche fondamentali: il lavoro, il fisco e le questioni contrattuali. In Calabria questi problemi sono ancora più accentuati da un contesto socio-economico arretrato e dalla presenza del malaffare e della 'ndrangheta''. E' quanto sostiene la Cgil di Cosenza in una nota in cui invita ad aderire allo sciopero del 6 maggio in occasione del quale, a Cosenza, la Camera del lavoro ha organizzato una manifestazione, dalle 9, nella Villa Nuova di piazza Vittoria. "Da oltre 15 anni - prosegue la nota - le uniche risorse e, di conseguenza, le uniche politiche destinate allo sviluppo del Sud e della Calabria sono esclusivamente rappresentate dai fondi comunitari e dai Fas. Questi finanziamenti non sono riusciti a ridurre il divario con le zone più ricche, un fallimento che è ancora più evidente nella nostra regione. Di fronte a questo disastro, a fine 2010 il governo ha approvato il Piano nazionale per il Mezzogiorno che utilizza nuovamente la leva sbagliata dei fondi Fas, nel frattempo ridotti all'osso. Nel documento emerge con chiarezza che questo Piano non produrrà effetti positivi perché non affronta il problema dell'occupazione, soprattutto giovanile". "All'inconsistenza del governo nazionale - prosegue la Cgil - si affianca l'inefficacia dell'azione dell'amministrazione regionale che pensa soltanto al rientro dal debito in sanità, trascurando o sbagliando su tutti gli altri temi. Basta guardare ai 150 milioni di euro spesi per le borse lavoro che non hanno sortito risultati apprezzabili sul fronte dell'occupazione. Anzi, nel territorio non si ferma l'emorragia di posti di lavoro. Solo in provincia di Cosenza sono 3478 le persone che nel 2010 hanno perso il lavoro. Anche per rilanciare il Sud e la provincia di Cosenza, la Cgil ha messo in campo nel corso del tempo una mobilitazione efficace che vedrà una tappa importante nello sciopero del 6 maggio. Una mobilitazione che la Cgil accompagna a una proposta articolata e concreta per avviare la crescita, per un fisco più giusto e per difendere i precari, i lavoratori e i pensionati. Una proposta che si sviluppa in molteplici punti: dalla scuola e l'università pubbliche al welfare diffuso, dall'attenzione per i giovani e le donne all'accoglienza dei migranti, dal federalismo solidale al rilancio del Sud".

     

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