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    “Vogliamo i colonnelli” alla Casa delle culture

     

     

    “Vogliamo i colonnelli” alla Casa delle culture a Cosenza per retrospettiva dedicata a Monicelli

    04 mar 11 Sarà il film “Vogliamo i colonnelli”, del 1973, interpretato da Ugo Tognazzi, a proseguire domani, martedì 5 aprile, alle ore 21,00, alla Casa delle Culture, la retrospettiva “La Storia in forma di Commedia”, che l’Amministrazione comunale ha, con il sostegno della Fondazione Bonino-Pulejo, dedicato a Mario Monicelli e che si concluderà il prossimo 21 aprile. A darne notizia una nota dell’Ufficio Stampa del Comune di Cosenza. In “Vogliamo i colonnelli” Monicelli ripropone il cliché dell’impresa fallita che è uno dei motivi dominanti di molti dei suoi film, dai “Soliti ignoti” a “L’Armata Brancaleone” a “I compagni”. Il fallimento raccontato nel film del 1973 riguarda l’impresa naufragata di un golpe non concretizzatosi per l’ottusità e l’imbecillità di chi lo aveva orchestrato (un gruppo di politici e di militari). Il racconto del film ricorda molto da vicino la vicenda del tentativo di golpe Borghese del 1970. Tognazzi vi interpreta il personaggio di un deputato, l’onorevole Tritoni, che si mette alla testa del colpo di Stato, assicurandosi l’appoggio di diversi colonnelli e di alcuni reparti dell’esercito regolare. Ma “Vogliamo i colonnelli” incrocia anche un altro dei temi cari a Monicelli, quello dell’amicizia che qui si traduce in una rappresentazione satirica del mito del cameratismo virile, della compattezza e dell’unità nel rispondere agli ordini. Al di là del sapore farsesco, a volta persino macchiettistico, di alcuni personaggi e di alcune scene, l’intento del regista e dei suoi fedelissimi sceneggiatori, Age e Scarpelli, fu quello di rappresentare una violenta satira politica. Grazie all’omaggio a Monicelli, promosso dall’Amministrazione comunale, con il contributo della Fondazione Bonino-Pulejo, viene riscoperto uno dei film del regista toscano che alla sua prima uscita sul grande schermo non incontrò i favori del pubblico, forse anche a causa di una distribuzione poco incisiva e nonostante fosse stato presentato alla ventiseiesima edizione del Festival di Cannes. Nel cast del film figura tra gli altri il disegnatore Pino Zac nel ruolo del reporter che svela anzitempo i retroscena dell’organizzazione del golpe.

     

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