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    Avis, l'impegno del volontariato per la donazione del sangue

     

     

    Avis, l'impegno del volontariato per la donazione del sangue

    29 giu 10 Solo il volontariato riesce a far fronte al bisogno di sangue. È quanto emerso dal dibattito organizzato dai giovani volontari dell’Avis provinciale di Cosenza. La donazione non può essere imposta per legge, tuttavia le richieste di sangue sono sempre più frequenti, in aumento e insostituibili. “Il sangue artificiale non esiste ancora e forse è una chimera”, ha detto la dott.ssa Costabile, ematologa dell’AVIS. È stato il presidente della Terza Circoscrizione, Tonino Farina, ad aprire i lavori spiegando che le istituzioni “devono sostenere e incoraggiare le iniziative volte a sensibilizzare soprattutto i giovani alla solidarietà”. Un ringraziamento speciale è andato alla professoressa Renata Porto dell’Istituto Tecnico commerciale di Rende che ha ormai istituzionalizzato una visita annuale degli studenti alla sede dell’AVIS comunale di Cosenza. I giovani assistono alle tecniche di prelievo, parlano con i donatori e con gli operatori sanitari: si rendono conto di cosa significa essere donatore in concreto. Il giovane Mirko Leone era uno di loro. Letteralmente rapito dall’associazione era divenuto immediatamente donatore ed aveva anche iniziato ad impegnarsi con passione. Sarebbe stato un ottimo volontario, purtroppo in un incidente stradale Mirko, lo scorso mese di maggio, è deceduto: aveva appena vent’anni. L’esempio di Mirko donatore rimane per sempre nella memoria dell’Avis e sarà ancora ricordato nelle prossime manifestazioni che l’Avis comunale di Cosenza organizzerà per festeggiare i suoi cinquant’anni. Oltre alla Terza Circoscrizione ha anche il Centro Culturale Bachelet ha partecipato alla manifestazione. “Le associazioni di volontariato devono fare rete. È così che possono migliorare le condizioni della comunità”, ha detto la giovane vice presidente del Bachelet Mariolina Filice. Indispensabile è il Servizio civile che consente l’accesso dei giovani alle associazioni. Di ciò si occupano in Avis Giuseppe Muto, responsabile regionale della formazione dei giovani volontari, e Gennaro Benardino, responsabile regionale per le politiche giovanili. Che l’esperienza di volontariato sia formativa e gratificante l’ha dichiarato per tutti i suoi colleghi Maria Cristina Russo della provinciale di Cosenza: “Il volontariato nell’Avis mi ha fatto rendere conto dell’importanza del nostro ruolo di volontari. Abbiamo capito di quale responsabilità siamo investiti e ne siamo orgogliosi”. Al dibattito ha partecipato Giosina Gigliotti, del Centro Trasfusionale dell’Annunziata di Cosenza e presidente dell’Avis comunale di Lattarico.

     

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