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    Lavoratori Cdr denunciano “Smantellano biblioteca e città dei ragazzi”

     

     

    Lavoratori Cdr denunciano “Smantellano biblioteca e città dei ragazzi”

    21 apr 10 “La Città dei Ragazzi del Comune di Cosenza, struttura per l’infanzia e l’adolescenza più grande d’Italia, è chiusa oramai da circa due mesi! La Biblioteca dei Ragazzi, modello unico per l’intero meridione di servizio culturale e sociale a misura di piccoli cittadini, è chiusa da cinque mesi! Se è vero, come è vero, che un servizio educativo fonda la sua ragione d’essere soprattutto sull’elemento della continuità, è logica conclusione sostenere che nella nostra città si stia assistendo ad un irresponsabile e vergognoso smantellamento del sistema dei servizi dedicati ai minori”. A denunciarlo in una nota i lavoratori di Città e Biblioteca dei Ragazzi . “Questo –scrivono- succede in una città silente, una città che sembra assistere con estrema rassegnazione al proprio declino, una città dove sembra che solo famiglie ed operatori si interroghino sul futuro dei servizi, nell’indifferenza di una classe politica che, sulla questione, non ha inteso spendere né parole né fatti. Per mesi, da quando cioè il 25 novembre 2009 il Comune di Cosenza si premurò di stipulare in tutta fretta un contratto di gestione che poteva certamente attendere, sostenemmo ciò che il TAR di Catanzaro espresse successivamente con parole inequivocabili: “sussiste il requisito dell’illiceità della condotta, perché la PA, dopo aver aggiudicato illegittimamente il servizio, pur essendo venuta a conoscenza di un ricorso, notificato il 30.10.2009, si è affrettata a stipulare il contratto in data 25.11.2009, senza neppure attendere la decisione del TAR sull’istanza cautelare di sospensione dell’aggiudicazione, adottata nella prima camera di consiglio utile, tenuto conto dei termini a difesa, successiva al deposito del ricorso. Inoltre, la colpevolezza della condotta comunale si è palesata, in termini oggettivi, quale inosservanza delle normali regole di prudenza, perizia e diligenza…”. Oggi, di fatto, tutto ciò che il TAR definisce in termini di “Illiceità di condotta” viene pagato dall’intera città, da centinaia di famiglie e da decine di operatori che vivono il dramma della disoccupazione. Riteniamo che di questa grave situazione, determinata da una politica disattenta all’ascolto e propensa a non tenere in conto le conseguenze di atti irresponsabili, debba farsi carico l’Amministrazione Comunale di Cosenza, cercando, nel più breve tempo possibile, di individuare, fino a firma del nuovo contratto di gestione, soluzioni in grado di consentire l’immediato ripristino di tutti i servizi sospesi. Per questo, quindi, chiediamo di concerto con i sindacati, un incontro immediato con il Sindaco di Cosenza entro e non oltre il 23 aprile 2010.. Chiediamo che l’intera classe politica si pronunci rispetto ad una questione che riguarda gli interessi dell’intera collettività, e che, sulla vicenda, diventi propositiva e assuma un atteggiamento di vicinanza e prossimità con le istanze della comunità”.

     

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