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Freschi di stampa

 

Enrico Basile

 

 

Il nome un presagio

 

personaggi famosi
in satira anagrammatica

 

 

 

ISBN 88-8101-199-9 - € 10,00 pp..176

 

E' in distribuzione presso le librerie il volume "Il nome un presagio" di Enrico Basile edito dalla Pellegrini Editore che inaugura una coedizione tra la casa editrice e la Rai-Eri. Giornalista parlamentare, già redattore capo del "Corriere Lombardo" e del "Giornale di Sicilia", Basile da molti anni collabora con la Rai e attualmente lavora, in qualità di autore, alla trasmissione Porta a Porta. "Il nome un presagio" è un'antologia anagrammata dei personaggi politici, dello spettacolo e delle locuzioni politiche la cui originalità sta nel fatto che tutti gli anagrammi sono analizzati, interpretati e spiegati con rigore.Ad accomunarli c'è un sottile filo satirico a volte sotterraneo, a volte più esplicito e graffiante, ma sempre godibile..<<C’e un notissimo motto latino-spiega l’autore nella introduzione- che con la concisione tipica di quell’idioma sentenzia “nome omen”…Tradotto in volgare equivale a proclamare “il nome è un presagio”. Come dire che il nostro destino è scritto nel nome.Naturalmente il presagio può essere buono o cattivo e bisogna farsene una ragione. I latini intravedevano una stretta correlazione fra la cosa e la parola che la designava; proprio per questo imponevano spesso ai loro figli nomi beneauguranti e significativi. L’antologia di anagrammi quindi affonda le sue radici in antiche credenze popolari e tanto basta per accreditarne la validità>>.Non si tratta quindi di un gioco nominalistico ma di un vero e proprio scavo interpretativo e l’autore tiene a sottolineare la “scientificità” dell’anagrammatica, che è l’analisi ragionata del messaggio pari alla grafologia, alla chiromanzia, all’astrologia.Anagrammare poi impone-ricorda Basile-una forma di “travaglio ed estasi” inimmaginabile, si tratta di una ricerca di laboratorio che consiste nel “mescolare, intrecciare, impastare le lettere come un pasticcere lavora la farina, rendendo flessibili e obbedienti le vocali e le consonanti riottose, individuando per ciascuno di essi la giusta collocazione”.Un lavoro da alchimista perché “i nomi e cognomi, quando impongono resistenza, vanno spiati, indagati, inquisiti, sottoposti ad interrogatori di terzo grado, insultati anche per carpire le loro verità nascoste, per estrarre il loro codice genetico, identificare il loro dna”. Come un detective che, alla fine, prova l’estasi della scoperta e viene colto da una scarica di adrenalina.Un libro, quello di Basile, che è tutto un viaggio nel mondo dei nomi che, smembrati, vengono ricomposti sotto nuove vesti.Importante in questo lavoro è una forma di deontologia che il giornalista affigge a mò di decalogo nelle pagine di presentazione. Sono i “dieci comandamenti” dell’anagrammatico definito “semplice operatore della semantica” in cui spicca la necessità di non forzare mai il messaggio e di non celare la doppia interpretazione nel caso esista, di rispettare la realtà dei messaggi senza esagerarla, di non essere un giudice che emette sentenze, di rifiutare gli anagrammi insultanti e volgari, di non lasciarsi guidare mai da antipatie e simpatie perché l’anagrammatica è un “gioco di società e non un gioco al massacro”. Lo stesso anagramma di Enrico Basile è “Abile.Sincero”.Nel nome un presagio.

-Via De Rada,67/c - 87100 COSENZA

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