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      Violenze sessuali a danno di due minori, 4 arresti PS

       

       

      Violenze sessuali a danno di due minori, 4 arresti PS

      15 nov 23 La Polizia di Stato di Palmi, alle prime ore di oggi, a Seminara (RC) ed in altre città del nord Italia, ha dato esecuzione all'ordinanza della misura della custodia cautelare in carcere per 3 persone e della misura degli arresti domiciliari per una al momento irreperibile, indiziate di violenza sessuale aggravata ai danni di due minorenni originarie della Piana di Gioia Tauro. Contestualmente sono stati eseguiti 18 decreti di perquisizione personale e domiciliare a carico di 16 indagati per lo stesso reato in concorso tra loro, di cui 4 minorenni. Sono stati sequestrati molti dispositivi informatici e di telefonia. La misura cautelare è stata emessa lo scorso 31 ottobre dal GIP presso il Tribunale di Palmi, su richiesta della Procura della Repubblica di Palmi - diretta dal Procuratore Emanuele Crescenti. I 18 decreti di perquisizione sono stati eseguiti con l'ausilio del personale della Squadra Mobile di Reggio Calabria, dei Commissariati Distaccati di Gioia Tauro, Villa San Giovanni, Polistena, Cittanova e Taurianova, delle Squadre Mobili di Treviso, Varese e Monza Brianza, e con il supporto degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno, Rende e Vibo Valentia. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati diversi dispositivi elettronici, informatici e di telefonia mobile.

      Immagini postate in rete

      Avrebbero messo in rete filmati degli abusi su due ragazze minorenni, i giovani arrestati stamattina dalla Polizia di Stato a Seminara, nel Reggino, ed in alcuni centri del nord Italia. Le ordinanze di custodia cautelare, tre in carcere ed una ai domiciliari, sono state emesse su richiesta della Procura della Repubblica di Palmi diretta da Emanuele Crescenti, ed eseguite, oltre che a Seminara, a Preganziol (Treviso), Cislago (Varese) e Desio (Monza Brianza). Le violenze avrebbero avuto inizio nell'estate dello scorso anno. Nell'inchiesta condotta dalla Procura di Palmi ci sono, inoltre, 16 indagati, quattro dei quali minorenni. Si tratta di persone, secondo quanto si é appreso, che sono state trovate in possesso, sui loro computer e sui loro cellulari, delle immagini. Tre degli arrestati, tra l'altro, sono legati da rapporti di parentela con esponenti di 'ndrangheta, mentre il quarto irreperibile è il familiare di un amministratore locale. "È stata un'indagine - ha detto, incontrando i giornalisti, il procuratore Crescenti - che abbiamo condotto con dolore perché riguarda condotte che sono obiettivamente raccapriccianti. Le violenze del 'branco', a causa dei legami familiari degli indagati, hanno le stimmate della criminalità organizzata. Lavoreremo inoltre per verificare se, oltre alle due che abbiamo individuato, ci altre vittime di violenze. Stiamo verificando anche l'ipotesi che gli indagati fossero alla ricerca di altre vittime".

      I rampolli della ndrangheta

      Tre "rampolli" della 'ndrangheta, due dei quali figli di un boss detenuto da molti anni, sono stati arrestati con l'accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di due ragazze minorenni. È accaduto a Seminara, nella Piana di Gioia Tauro, dove la polizia di stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Palmi su richiesta del procuratore della Repubblica, Emanuele Crescenti. Destinatario di un altro provvedimento restrittivo è anche un quarto giovane, figlio di un amministratore locale, per il quale erano stati chiesti gli arresti domiciliari ma che, al momento, risulta irreperibile. Gli arrestati avrebbero anche ripreso le violenze sessuali e le avrebbero poi postate in rete. L'operazione che ha portato ai tre arresti é stata effettuata, oltre che a Seminara, in tre centri del nord Italia, Preganziol, in provincia di Treviso, Cislago (Varese) e Desio (Monza Brianza). È in queste località, in particolare, che risiederebbero gli indagati, nei confronti dei quali sono state effettuate perquisizioni che hanno portato al sequestro di alcuni computer, tablet e cellulari. Gli inquirenti vogliono accertare, in particolare, se nei dispositivi informatici e di telefonia degli indagati siano contenuti le riprese delle violenze a cui il "branco" sottoponeva, sin dal 2022, le due vittime. In tal caso ci sarebbe anche la dimostrazione di uno scambio delle immagini. Stamattina la polizia, con il supporto degli psicologi, ha sentito le due vittime. Una è maggiorenne da poco, mentre l'altra compirà 18 anni a breve. Per una delle due ragazze le violenze sarebbero state ripetute, mentre l'altra sarebbe stata vittima di un solo episodio. Nessuna delle due, però, ha mai sporto denuncia. La Procura di Palmi sta proseguendo, comunque, gli accertamenti ipotizzando che gli arrestati fossero alla ricerca di altre ragazze da sottoporre a violenze. "È stata un'indagine - ha detto, incontrando i giornalisti, il procuratore Crescenti - che abbiamo condotto con dolore perché riguarda condotte che sono obiettivamente raccapriccianti. Le violenze del 'branco', a causa dei legami familiari degli indagati, hanno chiaramente le stimmate della criminalità organizzata. Lavoreremo inoltre per verificare se, oltre alle due che abbiamo individuato, ci siano state altre vittime di violenze".

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