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      Spaccio in diretta: 4 arresti CC a Cosenza, Castrolibero, Mendicino e Fuscaldo

       

       

      Spaccio in diretta telefonica: 4 arresti CC a Cosenza, Castrolibero, Mendicino e Fuscaldo

      06 nov 23 Quattro persone sono finite in manette al termine dell'operazione della Compagnia Carabinieri di Rende denominata "Romeo e Giulietta". I militari, coadiuvati dai colleghi del Nucleo cinofili di Vibo Valentia, hanno eseguito il provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Cosenza in accoglimento alla richiesta formulata dalla Procura della Repubblica Bruzia, diretta da Mario Spagnuolo, a carico di quattro soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti nel centro abitato di Cosenza e nei comuni dell’hinterland bruzio.

      Gli arresti

      In carcere sono finiti i cosentini M.S. di 54 anni ed E.M. di 29 anni, con precedenti specifici in materia di sostanze stupefacenti -il primo già detenuto presso la locale casa circondariale “Sergio Cosmai”, il secondo al regime degli arresti domiciliari in Fuscaldo; a Castrolibero, invece, il 34enne S.F. è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza, mentre l’obbligo di presentazione alla P.G. è stato applicato al 51enne B.M. di Mendicino.

      Al centro una coppia di cocainomani

      In particolare, nel corso delle indagini sviluppate per un altro grave delitto ed incentrate su una serie di intercettazioni telefoniche ed ambientali disposte dalla Procura della Repubblica di Cosenza, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Rende – grazie alle captazioni sul conto di una persona rivelatasi assiduo consumatore di cocaina, assieme alla compagna di quel periodo – hanno ricostruito più episodi di spaccio di cocaina e marijuana di cui gli odierni arrestati si sarebbero resi protagonisti, a vario titolo, tra febbraio 2020 e maggio 2021.

      Lo spaccio in diretta

      Nella maggior parte dei ricostruiti episodi, l’uomo incaricava la compagna per recarsi dai pushers ad acquistare le dosi di cocaina necessarie a soddisfare il loro fabbisogno personale; durante il tragitto compiuto per raggiungere l’abitazione dello spacciatore di circostanza, la donna teneva acceso il cellulare affinché il compagno – essendo diffidente – potesse ascoltare in diretta le fasi dell’illecita compravendita e sincerarsi così della corrispondenza tra il denaro pagato e peso della sostanza ordinata. Talvolta la donna era costretta ad una maggiore attesa per acquistare la sostanza stupefacente, perché presso l’abitazione dei pushers cosentini – trasformate in supermarket della droga – vi erano altri assuntori giunti prima; una volta giunto il proprio turno, sulla porta d’ingresso dell’abitazione di E.M. (che all’epoca si trovava agli arresti domiciliari) la donna corrispondeva il denaro e poi, voltato l’angolo, aspettava la consegna della cocaina ordinata, aggiornando il compagno in ascolto di essere in attesa sotto la finestra come “Romeo e Giulietta” (da qui il nome convenzionale dell’operazione).

      In altri ripetuti casi, l’uomo procacciava personalmente da altri spacciatori la marijuana che poi, a sua volta, avrebbe ceduto al figlio (all’epoca dei fatti minorenne) utilizzando la buca delle lettere come luogo di deposito ed abile stratagemma di consegna per non destare sospetti alle Forze dell’Ordine; tuttavia, nell’agosto del 2020, gli investigatori della Compagnia dell’Oltrecampagnano riuscirono ad ascoltare in diretta le fasi di acquisto della marijuana da parte del genitore, pervenendo – subito dopo la consegna al figlio – al sequestro della marijuana ceduta, rinvenuta nello zaino del ragazzo. Per tali fatti, l’uomo in questione venne già colpito da misura cautelare nell’ottobre dello scorso anno.

      Otto gli indagati

      In totale sono otto le persone sottoposte alle indagini nell’odierno procedimento, per complessivi 64 episodi di spaccio: nel corso dell’operazione, infatti, sono state anche eseguite le decretate perquisizioni personali e locali a carico di altri 4 indagati, tutti residenti tra Cosenza e Castrolibero.

      Gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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