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      Celebrati in Calabria i 171 anni della Polizia di Stato

       

       

      Celebrati in Calabria i 171 anni della Polizia di Stato

      12 apr 23 "Anche oggi la Polizia reitera il suo giuramento allo Stato. Nella sua storia la Polizia è stata sempre al servizio della difesa dello Stato soprattutto in questa provincia dove la 'ndrangheta è sempre più potente. Con i proventi dei reati e il traffico degli stupefacenti e dell'usura, la criminalità organizzata realizza un reale controllo del territorio". Lo ha detto il questore di Catanzaro, Maurizio Agricola intervenendo a Lamezia Terme alla cerimonia per il 171esimo anniversario della nascita della Polizia di Stato. Il Questore ha poi fatto riferimento al rapporto tra "ndrangheta e massoneria deviata con accordi illeciti che stanno minando lo sviluppo del territorio". Ma la risposta dello Stato c'è con "un'azione costante preventiva e repressiva. Serve, però, anche una presa di coscienza della comunità. La risposta della polizia è puntuale a livello di intelligence e di prevenzione". Il Questore di Catanzaro ha poi evidenziato l'attività pianificata sul territorio che ha fruttato "arresti in materia di droga" sottolineando tuttavia "l'aumentato numero di minorenni che fanno uso di cannabis, di eroina e cocaina". Di grande valenza il "rapporto tra Polizia e Procure in particolare nel territorio della provincia". Agricola ha ringraziato gli uomini della Polizia di Stato per la "lotta al cyberbullismo, al controllo del fenomeno dell'immigrazione", le altre forze dell'ordine e, in particolare, il procuratore Nicola Gratteri. Ringraziamento alle forze politiche "al prefetto di Catanzaro, Enrico Ricci, al sindaco di Lamezia Paolo Mascaro al sottosegretario all'Interno, Wanda Ferro". Presenti anche Gabriella Reillo, presidente della Corte d'appello di Catanzaro, il vescovo di Lamezia, Serafino Parisi. Nel corso del 2022, secondo i dati messi in evidenza, ci sono stati sul territorio 162.119 controlli con 215.853 soggetti controllati; i veicoli passati al setaccio sono stati 61.043. Persone denunciate in stato di arresto: 154; in stato di libertà 968; stupefacenti sequestrati 23,074 chilogrammi; ordinanze di ordine pubblico emesse dal questore: 1699; permessi di soggiorno rinnovati/rilasciati 4884.

      - Celebrati a Cosenza i 171 anni della Polizia di Stato (VIDEO)

      Reggio: 11mila migranti in 15 mesi

      "Nel corso degli ultimi 15 mesi il fenomeno migratorio relativo alla provincia di Reggio Calabria ha assunto dimensioni e dinamiche in precedenza mai registrate con 118 sbarchi e quasi 11mila persone approdate". Sono alcuni dei numeri citati dal questore di Reggio Calabria Bruno Megale nel corso del suo intervento alla festa della Polizia di Stato, organizzata al Teatro Cilea per il 171mo anniversario della fondazione del corpo. "Nel 2021 - ha aggiunto Megali - vi erano stati 65 sbarchi, per un totale di oltre 6000 migranti giunti. Erano 114 nel corso del 2022 con l'arrivo di 9541 persone". Per il questore si tratta di "un impatto importante per le piccole comunità e per i comuni del versante ionico reggino. In media - ha aggiunto - c'è uno sbarco ogni tre giorni. La Questura di Reggio Calabria, competente in via esclusiva in materia di immigrazione, ha profuso un incessante e costante impegno, tanto nelle attività di soccorso e di accoglienza, quanto nel controllo nel contrasto ai trafficanti di uomini. Un rapporto non soltanto operativo, ma anche emotivo, perché durante lo sbarco dobbiamo confrontarci con dolore, sofferenza e paura, diventando portatori di speranza e salvezza, concretizzando così una parte del nostro esserci sempre nella sicurezza e nell'accoglienza". Tornando ai numeri, Megale ha ricordato che il "commissariato di Siderno, operando congiuntamente alla Squadra mobile e alla Guardia di finanza, ha eseguito quasi un centinaio di fermi di scafisti. Diciassette fermi stati eseguiti solo negli ultimi giorni con la prima applicazione a livello nazionale della nuova normativa introdotta dal cosiddetto decreto Cutro". A proposito della tragedia consumata a Cutro, Megale ha sottolineato che "se da un lato ha riproposto il fenomeno migratorio nella sua tragica attualità, dall'altro ha evidenziato i limiti di un'efficace politica di accoglienza, frutto anche di un'univoca ondivaga politica europea, finora più sensibile alle istanze di singole comunità statuali, che attenta ad affrontare in maniera organica questo problema. Occorre superare le logiche desuete della Convenzione di Dublino e riflettere su una più equa ricollocazione dei migranti sul territorio europeo, ma anche ritrovare l'unità politica nazionale nel destinare maggiori risorse per le regioni più interessate, attrezzare adeguati e dignitosi luoghi di ricovero temporaneo, aumentare i flussi di migranti regolari attraverso percorsi più snelli e accelerare la tempistica di accoglienza per quanto concerne le domande di protezione internazionale per garantire un dignitoso percorso di inclusione". Per quanto riguarda l'analisi delle dinamiche criminali, il questore ha spiegato che "nel corso del 2022 fino ad oggi, la Città Metropolitana ha registrato un generale decremento del tasso complessivo di criminalità, con 311 delitti in meno rispetto al 2021. Ciò nonostante, si osserva un significativo aumento di alcuni reati come quelli predatori, rapine, furti e soprattutto i maltrattamenti in famiglia. Gli omicidi sono diminuiti del 42% e i reati spia, come i danneggiamenti seguiti da un incendio, del 12%. Ma le sfide sono sempre tante, nuove, soprattutto sul fronte della lotta alla criminalità organizzata. Nel nostro territorio - ha detto Megale - la 'ndrangheta risulta ancora oggi l'associazione mafiosa più pericolosa, caratterizzata da un profondo radicamento dal potere finanziario e dalla capacità di essere anti-Stato senza sfidarlo apertamente, ma infiltrandosi nei gangli vitali".

      Crotone: Cittadini denunciate malaffare

      "In questo territorio serve una presa di coscienza collettiva, i buoni propositi non bastano più. Servono fatti concreti: chi subisce l'arroganza della 'ndrangheta abbandoni atteggiamenti di apatia, indifferenza e rassegnazione e, come avvenuto in Sicilia, si ribelli con atti concreti denunciando il malaffare e le vessazioni che subisce. Cittadini non voltatevi dall'altra parte". A dirlo il questore di Crotone Marco Giambra, nel corso della cerimonia per il 171mo anniversario della Polizia di Stato. Giambra ha evidenziato una "generale riduzione dei reati predatori", "l'ottimo lavoro della Squadra mobile nel contrasto alla criminalità organizzata" e le "costanti attività di controllo svolte dalla Squadra Volanti", quindi ha posto l'accento sulla necessità di avere maggiore collaborazione dalla popolazione. "Denunciate alle autorità - ha detto - ogni forma di illegalità o prevaricazione proveniente sia dalla criminalità organizzata che da quella comune. Il nostro 'Esserci sempre' non è solo uno slogan, ma un impulso per rendere partecipi i cittadini. Prendete esempio dalla Sicilia che si è ribellata a racket e prepotenza mafiosa. Qui la criminalità organizzata prospera attraverso il traffico di droga, le estorsioni e l'usura. C'è molto da fare, la magistratura, le forze di polizia, le istituzioni fanno grandi sforzi, profondono attività di contrasto alla 'ndrangheta con azioni concrete ma è necessario che scenda in campo anche la società civile. Auspicio che questa riflessione possa permettere al territorio di trovare la forza per ribellarsi alla criminalità organizzata affinché si possa dare svolta alla lotta alla ndrangheta". "La realizzazione della nuova sede della Questura procede speditamente - ha detto il Questore - la gara per il progetto esecutivo è stata espletata ed entro l'anno lo avremo. Inoltre, il progetto del primo commissariato, a Cirò Marina, assume sempre più concretezza". Cerimonia in tono minore, ha spiegato il Giambra, "per rispetto delle vittime del naufragio di Cutro". Anche per questo ha voluto ringraziare "la polizia scientifica e l'ufficio immigrazione che hanno svolto un'attività ad alto impatto emotivo che hanno condotto con estrema professionalità".

      Vibo, festa al castello Normanno

      La festa della Polizia, in provincia di Vibo Valentia, si è svolta nella suggestiva cornice del castello normanno-svevo, davanti alle massime cariche militari, politiche, istituzionali e religiose del territorio nonché degli studenti di alcune scuole della città capoluogo. Nel suo discorso, il questore Cristiano Tatarelli si è soffermato proprio sulla location: "Abbiamo scelto questo luogo per celebrare la bellezza e ricchezza di questo territorio, che non possiamo lasciare nelle mani di 4 vili, di soggetti che non hanno nessun senso dell'onore né coraggio". Il questore ha poi tracciato il bilancio dell'attività svolta in questo ultimo anno: "Grazie alla collaborazione con la Procure di Catanzaro e Vibo, con tutti gli uffici della Prefettura, con le amministrazioni comunali sane e con le altre forze di polizia, sono stati raggiunti ottimi risultati sul piano della prevenzione dei reati, del controllo del territorio e della repressione di illeciti penali e amministrativi". "In particolare - ha detto Tatarelli - dal primo aprile 2022 ad oggi sono state controllate dalla polizia di Stato in tutta la provincia 174.798 persone e 104.643 veicoli, sono state applicate 103 misure di prevenzione personali, sono stati tratti in arresto 118 soggetti, di cui 61 per associazione a delinquere di stampo mafioso e sequestrati e sottratti alla criminalità beni per un totale complessivo di oltre 250 milioni di euro". Particolare attenzione, ha rilevato ancora il questore, "è stata rivolta a prevenire e reprimere gli odiosi episodi di violenza domestica e nei confronti delle fasce deboli. In tale ambito sono stati emessi 23 ammonimenti, proposte 7 sorveglianze speciali e eseguite 14 misure cautelari personali".

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