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      Incendio portone palazzo a Vibo, minore presunto autore si autodenuncia

       

       

      Incendio portone palazzo a Vibo, minore presunto autore si autodenuncia

      14 nov 22 - Sarebbe stato individuato il presunto autore dell'incendio che ha danneggiato, sabato sera, uno dei portoni del settecentesco Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia. Si tratta di un minore che, nella giornata di ieri, si è presentato nella caserma dei carabinieri accompagnato dal padre. Il clamore mediatico e le immagini delle telecamere, secondo quanto si è potuto apprendere, avrebbero fatto prendere coscienza sulla gravità dell'accaduto al giovanissimo studente inducendolo a raccontare tutta la vicenda dapprima al genitore e successivamente al personale dell'Arma. Sempre secondo quanto è stato possibile apprendere, non vi sarebbero motivazioni particolari dietro al gesto ma lo stesso minore avrebbe ricondotto tutto ad una bravata, circostanza che col passare delle ore aveva preso sempre più credibilità. Molto probabilmente, nei confronti del ragazzo, sarà stata inoltrata una segnalazione al Tribunale dei minorenni.

      Sindaco: Città videosorvegliata

      "Sono stata informata dal comandante dei carabinieri che l'autore del gesto è un ragazzo poco più che quindicenne. Il giovane vedendo una scheggia fuoriuscire dal portone, giocherellando con l'accendino l'ha incendiata. Subito dopo si è preoccupato di spegnerla ed è andato via convinto che ciò fosse accaduto. In realtà la miccia era già innescata ed il fuoco è andato avanti. Il resto lo conosciamo". E' quanto afferma, in una nota, il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo in relazione al danneggiamento del portone di Palazzo Gagliardi, nel centro storico della città. "Al di là dei risvolti giudiziari - aggiunge Limardo - oggi mi preme far sapere che sia il ragazzo che il papà, che mi ha subito telefonato ed insieme a loro tutta la famiglia, sono assolutamente mortificati per quanto accaduto. Il papà ha chiesto scusa a me in qualità di sindaco ed a tutta la città, offrendosi di risarcire il danno. Il giovane ha preso contezza di quanto commesso, non pensando alle conseguenze. Da genitore non posso che accogliere favorevolmente il sentimento di sincerità totale e di resipiscenza da parte del ragazzo. Ad ogni modo, sono certa che quanto avvenuto servirà da monito a chiunque pensa, con intenzioni ben peggiori, di poter arrecare danno al patrimonio pubblico della nostra città, che ormai è capillarmente controllata dai sistemi di videosorveglianza".

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