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      Tragedia a Verzino: Litiga col genero e lo uccide. Ferito anche il nipote

       

       

      Tragedia a Verzino: Litiga col genero e lo uccide. Ferito anche il nipote

      26 mar 22 Un uomo, Luigi Greco, 43 anni, che faceva il boscaiolo, è stato ucciso stamane, poco dopo le 11:30 a Verzino, in provincia di Crotone, al culmine di una lite familiare che sarebbe scoppiata per futili motivi. L'omicidio sarebbe avvenuto nelle vicinanze di un bar dove i due si trovavano. A sparare, con un fucile, sarebbe stato il suocero che ha anche ferito in modo grave il figlio diciottenne della vittima poi trasferito in elisoccorso nell'ospedale di Catanzaro. I carabinieri della Compagnia di Cirò Marina hanno fermato il presunto assassino: si tratterebbe del suocero della vittima. I due abitavano nello stesso edificio, su piani diversi. L''omicidio è avvenuto all'interno della palazzina nella quale abitavano su piani diversi sia chi ha sparato sia la vittima e non, come riferito in precedenza, nei pressi del bar. All'origine dell'omicidio ci sarebbero vecchie ruggini intercorse tra i due e le rispettive famiglie. Sul posto sono giunti in forze i militari della Compagnia di Cirò Marina che hanno dovuto anche separare i componenti delle due famiglie, quella della vittima che era originario di un comune limitrofo Umbriatico da dove, appena appresa la notizia, sono arrivate i parenti. I militari hanno dovuto calmare gli animi per evitare che la situazione possa degenerare.

      Tentato agguato prima omicidio

      Potrebbe essere stato preceduto da un tentativo di agguato l'omicidio di Luigi Greco, il boscaiolo ucciso a Verzino nella Presila crotonese. E' quanto emerge dalle prime indagini dei carabinieri della Compagnia di Cirò Marina e del Nucleo investigativo di Crotone che hanno condotto in caserma Vito Avenoso, 64 anni suocero della vittima. Sarebbe stato lui a sparare nell'appartamento della vittima. Un omicidio che, dalla ricostruzione effettuata dai carabinieri, sarebbe stato preceduto, alle prime ore del mattino, da un tentativo di agguato avvenuto nelle campagne tra Caccuri e Cerenzia (comuni del crotonese confinanti con Verzino) dove la vittima si era recata a raccogliere della legna. Greco, che dalle indagini risulta noto alle forze dell'ordine, è stato ucciso da colpi di fucile caricato a pallettoni ed è morto sulla veranda dell'appartamento. Sulla porta di casa è stato ferito anche il figlio Francesco 18 anni, mentre un altro figlio dell'ucciso è riuscito a mettersi in salvo. Il fucile da caccia utilizzato per compiere l'omicidio è stato trovato nell'abitazione della vittima. Tra la vittima e il suocero, secondo quanto emerso dalle prime risultanze investigative condotte con il coordinamento del sostituto procuratore, Pasquale Festa, c'erano stati pregressi dissidi familiari scaturiti anche in una vicenda giudiziaria per presunti maltrattamenti in famiglia che la vittima avrebbe esercitato nei confronti della moglie, figlia di Avenoso. Greco è stato raggiunto dai colpi di fucile al torace, mentre il figlio alla testa.

      Autore in stato di fermo in caserma

      E' da alcune ore in caserma dove i carabinieri della Compagnia di Cirò Marina lo stanno sentendo, Vito Avenoso, di 64 anni, ritenuto l'autore dell'omicidio del genero Luigi Greco di 43, ucciso a colpi di fucile poco dopo le 11.30 di stamane a Verzino, nella Presila crotonese. Non ci sono ancora provvedimenti emessi dall'autorità giudiziaria a carico dell'uomo. Sarebbe stato lui, secondo chi indaga, ad avere sparato al genero nell'appartamento posto al piano terra di un edificio di via Lenin dove al primo piano abitava il presunto assassino. Avenoso avrebbe fatto fuoco su Greco con un fucile (non è ancora chiaro se legalmente detenuto) per poi puntare l'arma verso i due nipoti colpendone uno, Francesco, di 18 anni, che si trova ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Catanzaro dove è giunto con l'elisoccorso. Il corpo senza vita della vittima si trovava all'interno dell'abitazione, mentre sulla strada c'era il ragazzo ferito; l'altro nipote, invece, è riuscito a sfuggire alla furia del nonno. Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Cirò Marina insieme a quelli del Nucleo investigativo di Crotone, coordinate dal sostituto procuratore Pasquale Festa, stanno cercando di fare luce anche sulle motivazioni del gesto. Tra le due famiglie, nonostante vivessero nello stesso edificio, pare non ci fossero buoni rapporti e il dato risulterebbero anche da una serie di querele intercorse tra i due nuclei familiari.

      Sindaco: tragedia ci ha scosso "Famiglie coinvolte sono normali e dedite al lavoro"

      "E' una tragedia che ha scosso tutta la comunità non abituata ad eventi del genere - dice il sindaco di Verzino, Giuseppe Cozza -. Non ci sono parole". E' visibilmente sconvolto il sindaco di Verzino Giuseppe Cozza sentito dall'ANSA sul grave fatto di sangue avvenuto nel suo comune. "La vicenda coinvolge famiglie normali - aggiunge Cozza - dedite al lavoro di boscaiolo: non era pensabile una cosa del genere". Il primo cittadino del comune della presila crotonese è stato tra i primi ad accorrere sul luogo del delitto ed a fronteggiare, con i carabinieri di Verzino prima che arrivassero i rinforzi da Cirò Marina, le violente reazioni delle famiglie (a Verzino erano giunti nell'immediatezza alcuni parenti della vittima dal vicino comune di Umbriatico) evitando che la situazione potesse degenerare.

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