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      Brasile conferma estradizione boss Morabito

       

       

      Brasile conferma estradizione boss Morabito

      25 mag 22 Sarà estradato in Italia il boss della 'ndrangheta Rocco Morabito, 56 anni, considerato uno dei più importanti trafficanti internazionali di droga al mondo. Lo ha stabilito la prima sezione della Corte suprema federale del Brasile, che ha accolto la richiesta di autorizzazione all'estradizione fatta dal Ministro della Giustizia italiano e basata su un mandato di cattura emesso dalla Procura generale di Reggio Calabria, responsabile dell'esecuzione delle condanne comminate al narcotrafficante. La decisione della Corte suprema federale è stata resa nota dall'Agência Brasil, l'agenzia di stampa pubblica nazionale gestita dal Governo brasiliano. Nel marzo scorso lo stesso massimo organo giudiziario brasiliano aveva già concesso l'approvazione all'estradizione ed adesso ha ribadito la sua decisione, respingendo il ricorso presentato dai difensori di Morabito, che avevano sostenuto l'illegittimità delle procedure seguite per riportare in Italia il narcotrafficante. I giudici hanno votato all'unanimità il rigetto dell'istanza dei legali di Morabito e sancito, così, la conclusione del processo di estradizione. Sarà il Governo federale a consegnare Morabito all'autorità giudiziaria italiana. Consegna che diventerà esecutiva dopo che il Presidente della Repubblica federale del Brasile, Jair Bolsonaro, emetterà il decreto necessario per completare la procedura di estradizione. Catturato in Uruguay nel 2017, dopo 23 anni di latitanza, Morabito, nel 2019, aveva messo in atto una fuga rocambolesca dal carcere di Montevideo e si era reso nuovamente irreperibile. Due anni più tardi era stato nuovamente arrestato, questa volta a San Paolo, in Brasile, e trasferito nel penitenziario federale di Brasilia, dove da allora era in attesa di essere estradato. La sua cattura a San Paolo era stata possibile grazie alle indagini dei carabinieri del Ros, in collaborazione con la polizia brasiliana e con il coordinamento del Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, e dell'aggiunto Giuseppe Lombardo. Originario di Africo, in provincia di Reggio Calabria, Morabito è cugino del boss Giuseppe Morabito detto il "Tiraddritto", capo storico dell'omonima cosca. In Italia Giuseppe Morabito dovrà scontare un cumulo di 30 anni di reclusione in base alle condanne comminategli dalle Corti d'appello di Palermo, Milano e Reggio Calabria e rese tutte definitive dalla conferma da parte della Corte di cassazione.

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