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      Morto il docente che si diede fuoco davanti la caserma dei Cc di Rende

       

       

      Morto il docente che si diede fuoco davanti la caserma dei Cc di Rende

      16 feb 22 È morto Francesco Chiarello, il docente di 33 anni che il 31 gennaio scorso a Rende (Cosenza) si era dato fuoco davanti la caserma della Compagnia dei carabinieri. Chiarello era ricoverato nel Centro grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli di Napoli. Il docente era stato sottoposto ad alcuni interventi chirurgici a causa delle lesioni riportate, ma le sue condizioni erano rimaste sempre gravi. L'uomo era stato ricoverato dapprima nell'ospedale dell'Annunziata di Cosenza e poi trasferito a Napoli a causa della gravità delle ustioni riportate. I motivi del gesto compiuto da Chiarello non sono mai stati chiariti. In particolare é stato escluso, in relazione al luogo scelto da Chiarello per darsi fuoco, che il docente intendesse lanciare un messaggio ai carabinieri, che non avevano mai svolto indagini sul suo conto ed ai quali non aveva mai presentato denunce di alcun genere. Chiarello era rientrato a Rende, dove risiedeva, dopo avere chiesto un periodo di ferie al dirigente della scuola in Lombardia in cui insegnava sulla base, secondo quanto si é appreso, di un incarico che gli veniva rinnovato annualmente.

      Non era no-vax, si era vaccinato con 2 dosi

      I familiari di Chiarello, il giorno dopo il tentativo di suicidio compiuto dal docente, avevano escluso in una nota, riferendosi a notizie di stampa, che il docente fosse un no vax e che il suo gesto fosse "in alcun modo riconducibile" ad una protesta contro l'obbligo di vaccinazione e contro il Green pass. "Al nostro parente, infatti - avevano aggiunto i familiari di Chiarello - erano già state inoculate le prime due dosi di vaccino e si era in attesa della terza".

      Il cordoglio del presidente Occhiuto

      “È deceduto Francesco Chiarello, il giovane professore che lo scorso 31 gennaio si era dato fuoco davanti ad una caserma dei carabinieri, a Rende. Sono rimasti ignoti i motivi di quel tragico gesto. La Regione Calabria esprime sincero cordoglio e la sua vicinanza alla famiglia”. Lo scrive su Twitter Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

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