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      Presunte moiestie al Liceo di Castrolibero, professore è indagato

       

       

      Presunte moiestie al Liceo di Castrolibero, professore è indagato

      11 feb 22 E' indagato il professore di matematica e fisica dell'istituto di istruzione superiore “Valentini-Majorana” di Castrolibero che si sarebbe reso responsabile di molestie nei confronti di alcune studentesse. La Procura della Repubblica di Cosenza sta conducendo un'inchiesta sui presunti fatti accaduti nell'istituto. Intanto c'è una seconda denuncia contro il professore di matematica e fisica che avrebbe commesso molestie nei confronti di studentesse. A presentarla alla Polizia é stata un'ex studentessa dell'istituto, oggi maggiorenne. Secondo quanto si é appreso, la giovane si troverebbe ancora negli uffici della Questura di Cosenza per illustrare agli investigatori i fatti oggetto della sua denuncia.

      La stessa Procura, interpellata dall'ANSA, non ha smentito e né confermato l'iscrizione nel registro degli indagati del professore presunto responsabile delle molestie, appellandosi, in questo senso, al "massimo riserbo". Nei confronti del docente sono state due le denunce presentate da altrettante studentesse che avrebbero subito le molestie, una ai carabinieri nei giorni scorsi e l'altra oggi alla Polizia.

      Ispettori più solidali

      "Ho notato un cambio di atteggiamento da parte degli ispettori ministeriali". Lo ha detto, parlando con i giornalisti, Fausto Cirillo, uno dei tre studenti del Liceo scientifico di Castrolibero che hanno partecipato all'incontro tra gli inviati del Ministero dell'Istruzione e la giovane che ha presentato una denuncia ai carabinieri riferendo di molestie subite ad opera di una professore dell'istituto. "Gli ispettori - ha aggiunto Cirillo - mi sono sembrati più solidali con la nostra compagna e, più in generale, con noi studenti. Ed anche, devo dire, meno distanti rispetto alle motivazioni che ci hanno indotto ad occupare la scuola, protesta che, al momento, siamo intenzionati a continuare". Si é appreso, intanto, che gli ispettori proseguiranno i loro accertamenti incontrando nella giornata odierna alcuni docenti del liceo scientifico.

      Morra: Preside in servizio oltre limiti legge

      "Sono qui per ascoltare i ragazzi sulla vicenda delle presunte molestie, in merito alla quale è in corso un'inchiesta della magistratura. Sicuramente, però, c'è un problema di contesto che i ragazzi hanno fatto emergere pubblicamente perché non sono stati ascoltati dalla dirigente". Lo ha detto il senatore Nicola Morra, del Movimento 5 Stelle, presidente della Commissione antimafia, parlando con i giornalisti prima di incontrare gli studenti, ai quali ha espresso la sua solidarietà, del liceo scientifico di Castrolibero, dove una ragazza avrebbe subito molestie da parte di un professore che sono state oggetto di una specifica denuncia presentata ai carabinieri. Morra, che é di Cosenza, città limitrofa a Castrolibero, ed è professore di storia e filosofia nelle scuole superiori, ha anche partecipato, su invito dei ragazzi, ad un'assemblea studentesca. "Di questa scuola si era già parlato in passato - ha aggiunto Morra - anche per il pestaggio di uno studente. Vicenda pure quella, a mio avviso, gestita male dalle istituzioni perché l'assenza di solidarietà da parte della scuola nei confronti del ragazzo picchiato esigeva giustizia. In questa realtà, dunque, c'è un clima non pacifico del quale sono responsabili gli operatori scolastici, per prima la dirigenza, che deve assumersi le sue responsabilità. Ci saranno sicuramente, poi, tante chiavi di lettura di questa vicenda, ma intanto bisogna procedere ad un'istruttoria. Tra l'altro, se non ricordo male, la legge prevede che i dirigenti debbano stare non meno di due anni e non più di otto a capo della stessa struttura scolastica. La dottoressa Maletta è qui da 17 anni. C'é, quindi. qualcosa che non va perché intanto non viene rispettata la legge su questo specifico punto". "Credo che chi di dovere - ha detto ancora il senatore Morra - debba avere, in questi casi, il coraggio di intervenire. Devono essere coinvolti l'Ufficio scolastico regionale e quello territoriale di Cosenza per capire perché le segnalazioni che arrivano, restano inevase. Ci sono state ispezioni nell'Ufficio scolastico territoriale di Cosenza e bisognerebbe parlare con l'ex ministro Valeria Fedeli perché con lei abbiamo discusso molte volte di queste cose. Le persone vanno rispettate, ma al contempo occorre approfondire le questioni che presentano profili di rilevanza penale".

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