NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Cantante folk replica a polemiche su concerto a Casali del Manco: non inneggio a cosche

       

       

      Cantante folk replica a polemiche su concerto a Casali del Manco: non inneggio a cosche

      16 apr 22 "Voglio premettere che non ho alcuna intenzione di entrare nella contesa politica in atto in quel territorio, rispettando l'opinione di tutti, ma credo con tutta franchezza che pari rispetto debba essere rivolto anche alla mia persona, ancora una volta etichettata come portatrice di disvalori ed istigatrice di violenza". A sostenerlo è la cantante folk Teresa Merante in relazione alle polemiche nate per la sua partecipazione ad una serata organizzata per domani dal comune di Casali del Manco in quanto i suoi testi, secondo chi ne contesta la presenza, "paiono strizzare l'occhio agli ambienti della criminalità organizzata calabrese". "Ho pagato sulla mia pelle e a caro prezzo - prosegue Teresa Merante - la rivisitazione di quei brani di malavita a cui si fa riferimento, ricevendo un avviso orale da parte della Questura e non una denuncia come è stato erroneamente riportato. Da quell'ammonimento è trascorso più di un anno e, da allora, ho sempre rispettato ossequiosamente le esortazioni che mi sono state rivolte, escludendo quei brani dal mio repertorio, rimuovendoli dai miei canali ufficiali sui social network, incidendo nuove canzoni di tutt'altro genere e tenore. Eppure, ogni qualvolta che vengo invitata per un concerto, si sollevano esattamente i medesimi polveroni mediatici sulla mia persona, sbattuta ancora una volta in prima pagina per dei brani che rappresentano solo una piccola parte del mio repertorio musicale. A nulla sono valsi i numerosi tentativi di chiarimento per la riproduzione di quei pezzi che rientrano nel filone musicale del canto di malavita, nato sin dagli anni '70 e non certo dalla mia riedizione musicale. A nulla è servito spiegare, e non credevo nemmeno ce ne fosse bisogno, che per tutte le rappresentazioni artistiche, musicali, cinematografiche, teatrali, televisive, raccontare una storia, anche la più terribile, non significa certo condividerla, ma al contrario denunciarla". "Non voglio sollevare ulteriori polemiche - conclude Teresa Merante - sono e resto semplicemente una cantante innamorata della musica tradizionale calabrese, ma vorrei essere giudicata, nel bene e nel male, per le mie capacità artistiche e non certamente per intenzioni oltraggiose o addirittura inneggianti la criminalità che non ho mai avuto e che rifiuto con sdegno".

      Coop Sam: arida polemica

      "Rimaniamo sconcertati e rammaricati dall'ingiustificato protrarsi di quest'arida e circoscritta polemica riguardante la Festa civile che si terrà in località Santa Maria dell'ex comune di Pedace. Precisiamo ancora una volta che il Comune di Casali del Manco é del tutto estraneo all'organizzazione dell'evento che invece é stato voluto dalla Cooperativa Sam". Lo afferma in una nota il presidente della stessa cooperativa Gianbattista Caferro. "É ampiamente noto - prosegue - che la cantante Teresa Merante, abbia da anni escluso dal proprio repertorio i testi oggetto di polemica avviando un percorso artistico del tutto differente. Infatti é minimo il numero di chi, nella comunità di Casali del Manco, continua ad accanirsi in un contenzioso che non ha motivo di essere, puntando probabilmente ad avere un'effimera visibilità. Speriamo di non dover più tornare sulla vicenda e poter finalmente godere di quello che é e rimane un evento artistico da condividere a difesa di una tradizione".

      Ferro: canti malavita diffondono mentalità 'ndrangheta

      "Spero davvero non si concretizzi l'ipotesi che a Casali del Manco possa salire sul palco, con il patrocinio dell'Amministrazione comunale, la cantante Teresa Merante con il suo repertorio ricco di canzoni che inneggiano alla malavita e alle storie di latitanti e di boss mafiosi". E' quanto afferma il segretario della Commissione antimafia Wanda Ferro, che già in passato aveva portato il caso all'attenzione del Parlamento. "Le istituzioni - prosegue - devono dimostrare nelle scelte di ogni giorno da quale parte stare, senza ambiguità o distrazioni. Il lavoro di chi si impegna ogni giorno per diffondere soprattutto tra i giovani la cultura della legalità e del contrasto alla mafia non può essere vanificato da atteggiamenti anche di sola tolleranza verso chi, strumentalizzando le tradizioni popolari, taccia di infamia i servitori dello Stato e cerca invece di conferire un'aura di fascino alla realtà criminale che uccide la nostra terra. Il tema dei canti di malavita è stato affrontato anche dalla Commissione antimafia con apposite audizioni, dalle quali è emerso che quello della musica popolare è uno dei fenomeni più diffusi per diffondere i valori, la mentalità e anche il potere territoriale della 'ndrangheta". "E' molto rischioso - conclude Wanda Ferro - mitizzare la cultura mafiosa, trasformare in eroi boss e latitanti, perché è così che spesso molti giovani finiscono per essere attirati dall'anti-Stato, diventando manovalanza della criminalità".

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca"

     

     
Pubblicità


news Oggi in Italia e nel mondo

news Oggi in Calabria

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito