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      Al via udienza GUP su caso Bergamini, assente la Internò

       

       

      Al via udienza GUP su caso Bergamini, assente la Internò

      02 set 21 E' iniziata da pochi minuti, nel tribunale di Castrovillari, l'udienza preliminare davanti al gup che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura nei confronti di Isabella Internò, accusata dell'omicidio dell'allora ex fidanzato, il calciatore del Cosenza Donato "Denis" Bergamini, morto il 18 novembre 1989 sulla statale 106 all'altezza di Roseto Capo Spulico. La Internò è accusata di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e dai motivi abietti e futili. Secondo la ricostruzione dell'accusa, la donna avrebbe, "in concorso con altre persone rimaste ignote", narcotizzato Bergamini poi asfissiato meccanicamente con uno strumento soft e quindi adagiato, già morto, sulla statale allo scopo di farlo investire da uno dei mezzi in transito come in effetti avvenne. Il corpo di Bergamini infatti fu travolto da un autocarro condotto da Raffaele Pisano, giudicato, e assolto, in passato dall'accusa di omicidio colposo quando la morte di Bergamini fu attribuita ad un suicidio. "E' un' udienza - ha detto arrivando in tribunale l'avv. Fabio Anselmo, legale della famiglia di Bergamini - per noi estremamente importante. Un'udienza chiaramente di conoscenza, di studio, dalla quale ci aspettiamo alcune cose che in questo momento non mi sento di dire. La cautela per noi è massima. Osserveremo ciò che accadrà in udienza e poi la commenteremo successivamente. Un abbraccio forte a Donata che oggi non è qui" ha concluso il legale, riferendosi a Donata Bergamini, la sorella di Denis, che non ha mai creduto alla tesi del suicidio e si è sempre impegnata, con l'aiuto di Anselmo, per cercare di fare riaprire le indagini. In aula non c'è neanche Isabella Internò.

      aggiornata udienza al 17 e 20 settembre

      E' stata aggiornata, dopo poco più di un'ora, l'udienza davanti al gup di Castrovillari Fabio Lelio Festa che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura - rappresentata in aula dal pm Luca Primicerio - nei confronti di Isabella Internò, accusata dell'omicidio dell'allora ex fidanzato, il calciatore del Cosenza Donato "Denis" Bergamini, morto il 18 novembre 1989 sulla statale 106 all'altezza di Roseto Capo Spulico. "E' stata un'udienza apparentemente tecnica e si tornerà in aula il 17 e il 20 settembre prossimi" ha spiegato all'uscita il legale della famiglia Bergamini, l'avvocato Fabio Anselmo. "La cautela che avevamo - ha aggiunto - credo che possa essere dissipata. Siamo fiduciosi. Le eccezioni proposte dal collega della difesa, a nostro avviso, sono assolutamente infondate. C'è una questione sulla nullità delle indagini per quanto riguarda la tematica della pre-consulenza chiesta in sede della riapertura delle indagini che era stata già sollevata ed era stata già superata ampiamente dal giudice dell'incidente probatorio. E poi c'è una questione sulle intercettazioni che, a nostro avviso, è infondata rispetto, in particolare, a un'intercettazione che inchioda la consulente della difesa stessa e rende superfluo, ammesso che fosse necessario, qualsiasi supplemento. Questa intercettazione è una spina nel fianco rispetto alla difesa. Questa è una mia idea, non è stata detta ancora in udienza. Avevo detto che per noi era importante capire alcune cose. Credo che le abbiamo comprese. Allo stato dell'arte possiamo essere sicuramente più sollevati e possiamo essere fiduciosi per il futuro". All'udienza hanno assistito anche i tre figli della sorella di Denis, Donata Bergamini, la quale, "fortemente provata, anche da un punto di vista emotivo per una vicenda che va avanti da ben 32 anni e che la vede impegnata, ha preferito, non essendo fondamentale la sua presenza oggi, riposarsi e stare a casa" ha spiegato Anselmo. Alla domanda se a sua impressione si andrà a processo, il legale ha detto che "l'impressione è positiva. Dopo tante polemiche, dopo tante illusioni e poi delusioni di questi decenni, è chiaro che era d'obbligo un momento di cautela di fronte a una situazione processuale come questa. Io credo che ci siano tutti i presupposti perché, nell'ambito del processo si possa arrivare a riconoscere giudiziariamente ciò che la famiglia Bergamini sa da trent'anni e cioè che Denis Bergamini non ha avuto un incidente, non si è suicidato, ma è stato barbaramente ucciso". Nessun commento, invece, dal legale di Isabella Internò, l'avv. Angelo Pugliese che, all'uscita, si è limitato a dire "i processi si fanno in aula".

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