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      Condanne passate in giudicato, 5 arresti a Taurianova

       

       

      Condanne passate in giudicato, 5 arresti a Taurianova

      18 nov 21 I carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno dato esecuzione all'ordine per la carcerazione disposto dalla Procura generale di Reggio Calabria nei confronti di 5 imputati dell'operazione "Saggio Compagno", indagine che, fra il dicembre del 2014 ed il gennaio del 2015, aveva portato all'esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare - nei confronti, rispettivamente, di 36, 29 e 19 persone - finalizzate alla disarticolazione della "locale" di Cinquefrondi, cosca operante in tutta la piana di Gioia Tauro ed attiva nel traffico di sostanze stupefacenti e nel contrabbando di armi da sparo. L'indagine, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, aveva permesso di documentare come i vertici delle famiglie "Forigilio" "Petullà" e "Ladini" erano nel tempo riuscite ad imporre il loro volere sul territorio dei comuni di Cinquefrondi e di Anoia, assicurandosi anche il controllo del fiorente settore degli appalti boschivi e di ogni attività ad esso strumentale. A far luce sulle dinamiche della cosca erano state le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, che aveva permesso di documentare la strategia e gli obiettivi di colui che viene indicato quale boss di Cinquefrondi. L'operazione aveva anche portato al sequestro di beni mobili, immobili, attività commerciali e rapporti bancari per un valore di circa 500.000 euro. I cinque sono stati arrestati adesso in quanto la loro condanna è divenuta definitiva dopo la pronuncia della Corte di Cassazione e dovranno scontare pene variabili ai 3 ai 9 anni. In particolare, Costantino Tripodi, di 76 anni, arrestato perché ritenuto il capo locale che G.L. voleva scalzare, è stato confermato nel ruolo di direzione dell'associazione. A lui è stato imputato l'essere talmente intraneo ai segreti della 'ndrangheta da averne preso parte ai riti di affiliazione che sancivano l'ingresso dei nuovi picciotti e che servivano a regolamentare i rapporti interni ed esterni alle 'ndrine. Proprio in questa veste, aveva riconosciuto un posto di spicco nelle tradizionali riunioni della Provincia a Polsi. Adesso deve scontare 9 anni e 8 mesi di reclusione. Antonio Zangari, di 71 anni, deve scontare 7 anni e 6 mesi, perché ritenuto capo società e contabile della locale di Cinquefrondi. Eoore Crea, di 49 anni, ritenuto il custode delle armi da guerra, dovrà scontare 4 anni e 4 mesi di reclusione. Il primo marzo 2014 fu arrestato perché trovato in possesso di un fucile mitragliatore di provenienza illecita. Francesco Longobardo, di 42 anni, ritenuto colpevole del favoreggiamento personale del boss in ascesa, deve scontare 6 mesi, avendo già scontato, fra custodia cautelare in carcere e arresti domiciliari, 4 anni e 5 mesi. Antonio Raco, di 35 anni, l'unico dei cinque già in carcere, dovrà scontare 6 anni di reclusione essendo stato ritenuto responsabile di avere movimentao le armi del sodalizio. Per 3 dei 5 arresati, è stata anche disposta la libertà vigilata per 3 anni a partire dalla fine della detenzione e per tutti l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e la revoca delle prestazioni previdenziali.

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