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      Blitz PS, colpiti capi e gregari cosca Molé, 36 misure cautelari

       

       

      Blitz PS, colpiti capi e gregari cosca Molé, 36 misure cautelari

      16 nov 21 Trentasei misure cautelari, 31 delle quali in carcere, sono state eseguite dalla Squadra mobile di Reggio Calabria in esecuzione di un'ordinanza del gip su richiesta della Dda reggina, nell'ambito del blitz della polizia scattato all'alba tra Calabria, Lombardia e Toscana contro la cosca Molè di Gioia Tauro, una delle più potenti nel panorama criminale 'ndranghetistico. In carcere sono finiti capi e gregari della cosca. Nell'ambito della maxi-operazione antidroga sono in corso anche sequestri preventivi di aziende, beni immobili, terreni e rapporti finanziari. Le indagini, coordinate dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, hanno interessato le cosche di 'ndrangheta del versante tirrenico reggino. Investigatori della squadra mobile e del Servizio centrale operativo stanno eseguendo il provvedimento cautelare emesso dal gip Tommasina Cotroneo in diverse regioni d'Italia e all'estero. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, detenzione e porto illegale di armi, estorsione, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, traffico internazionale di stupefacenti.

      Molè nel programma Liberi di ricominciare

      Alcuni anni fa aveva aderito al programma "Liberi di ricominciare" che ha l'obiettivo di strappare i ragazzi alle famiglie mafiose di appartenenza. Rocco Molé, figlio del boss Girolamo 'Mommo" Molè, però non ce l'ha fatta, è ritornato a Gioia Tauro e, a soli 26 anni, è il nuovo boss dell'omonima cosca e dell'organizzazione di narcotrafficanti. È quanto emerge dall'inchiesta "Nuova Narcos Europea", coordinata dalla Dda di Reggio Calabria. È proprio Rocco Molé uno dei principali indagati arrestati stamattina dalla squadra mobile e dallo Sco nell'ambito della maxi operazione coordinata, oltre che dalla Dda di Reggio, da quelle di Firenze e Milano. Il rampollo della 'ndrangheta è stato raggiunto dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Tommasina Cotroneo su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri, dell'aggiunto Gaetano Paci e del pm Paola D'Ambrosio. Rientrato in Calabria, Molé era stato già arrestato nel marzo 2020, in pieno lockdown, perché trovato in possesso di mezza tonnellata di cocaina. La droga era nascosta in una masseria di Gioia Tauro, oggi sequestrata, dove erano stati rinvenuti cinquecento panetti da un chilo alcuni dei quali marchiati con il logo "Real Madrid", giunti nei giorni precedenti al porto di Gioia Tauro, occultati all'interno di un container commerciale. Molé non è l'unico rampollo della 'ndrangheta. Tra i gli arrestati compare anche Teodoro Crea, detto "Teodorino", di 20 anni. È il nipote omonimo dell'anziano boss di Rizziconi conosciuto con il soprannome di "Toro" Crea.

      palombari ex militari Perù per recupero droga

      Palombari e sommozzatori che in passato avevano fatto parte della marina militare peruviana utilizzati dalla cosca Crea per recuperare la droga lanciata in mare per evitare il rischio che la sostanza venisse intercettata nel porto di Gioia Tauro. E' quanto emerge dall'inchiesta "Nuova Narcos Europea", coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, nell'ambito di una più vasta operazione contro la 'ndrangheta condotta oggi. Nel 2019, la Squadra mobile reggina e lo Sco sono riusciti a registrare in Calabria la presenza di soggetti sudamericani. Si tratta, in particolare, di quattro peruviani ed un colombiano, anch'essi destinatari della misura cautelare in carcere. Stando alle indagini, la 'ndrangheta aveva assoldato "chimici e militari appartenenti alla Marina militare peruviana, impiegati, rispettivamente, per la preparazione e il confezionamento delle partite di cocaina e per il recupero in alto mare dei carichi di cocaina giunti dal Sud America a bordo di navi cargo". Durante la fase delle indagini, nel corso di un controllo, i sudamericani hanno esibito alcune tessere militari. In particolare si trattava di carte d'identità navale rilasciata dalla Marina militare del Perù e patenti di guida rilasciate dall'esercito dello stesso paese del Sud America.

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