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      Smantellata dai Cc a Taurianova filiera produzione e spaccio di marijuana

       

       

      Smantellata dai Cc a Taurianova filiera produzione e spaccio di marijuana

      21 apr 21 Una vera e propria filiera di produzione, coltivazione, lavorazione e commercio di marijuana è stata scoperta e smantellata dai carabinieri della compagnia di Taurianova e del comando provinciale di Reggio Calabria con l'operazione "Dionisio" coordinata dalla Procura di Palmi. Sette persone sono state raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta del pm Davide Lucisano. In carcere sono finiti Fabio Bono e Giuseppe Sicari, entrambi di Taurianova, Giuseppe Bianco, Bruno Criaco e Bruno Stelitano, tutti e tre di Africo. Sono stati disposti gli arresti domiciliari, inoltre, per Fabio Messina di Brancaleone, mentre è stato sottoposto all'obbligo di presentazione alla pg l'indagato Angelo Ferraro di Palizzi. Per tutti l'accusa, a vario titolo e in concorso tra loro, è di coltivazione, detenzione e acquisto di ingenti quantitativi di droga. L'operazione "Dioniso" è iniziata con il sequestro di 118 chili di marijuana nel gennaio 2019 trovati in una abitazione a Taurianova e nella disponibilità di Antonino Sorrenti, arrestato, allora, in flagranza di reato. Le indagini hanno consentito agli investigatori di appurare che il carico sequestrato all'epoca fosse stato commissionato e gestito anche dallo zio dell'arrestato, Giuseppe Sorrenti, nel frattempo deceduto, e destinato, principalmente, a Giuseppe Bianco di Africo che stamattina è finito in carcere. Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno ricostruito il gruppo criminale, composto da soggetti gran parte pregiudicati operanti nel reggino. La base operativa era un capannone industriale a Rizziconi che ha rappresentato un importante luogo di incontro e di accordi illeciti del gruppo. In sostanza, gli indagati hanno utilizzato terreni in disuso nella Piana di Gioia Tauro per la coltivazione di estese piantagioni di marijuana. Uno di questi terreni, in una zona rurale di Cittanova, è stato trovato e sequestrato dai carabinieri nel luglio 2019, quando furono arrestati in flagranza quattro giovani di Taurianova sorpresi a curare circa 3200 piante di marijuana dalle quali sarebbero state ricavate oltre 541.000 dosi medie singole di stupefacente. Già allora era emerso che i dominus degli affari erano Giuseppe Sicari e Giuseppe Sorrenti, a loro volta importanti intermediari in un ampio mercato illegale di droga con la partecipazione e collaborazione degli arrestati di oggi nell'operazione "Dionisio". Gli investigatori hanno documentato gli accordi illeciti di compravendita. La marijuana veniva venduta anche a partite di 150 chili che poi finivano nel mercato nazionale. Prima di concordare la cessione di droga da un gruppo all'altro, gli indagati consegnavano campioni di sostanza stupefacente presso il capannone industriale di Rizziconi. Consegne che avvenivano persino attraverso soggetti minorenni. Alcuni degli arrestati di Africo sono ritenuti contigui per vincoli di parentela e frequentazioni con soggetti appartenenti alla cosca "Morabito-Bruzzaniti-Palamara".

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