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      In migliaia per l'ultimo saluto al presidente Santelli nella cittadella regionale

       

       

      In migliaia per l'ultimo saluto al presidente Santelli nella cittadella regionale

      17 ott 20 Migliaia di cittadini, autorità politiche, civili e militari, centinaia di sindaci con le fasce tricolori, organizzazioni di categoria hanno dato l'ultimo saluto a Jole Santelli, alla camera ardente allestita nella piazza San Francesco di Paola della Cittadella regionale. Accanto al feretro le sorelle Paola e Roberta, i parenti e gli amici del presidente, mentre migliaia di persone - nel rispetto delle norme anti-Covid - hanno sfilato distanzaiate davanti al feretro per l'ultimo saluto. Presenti anche centinaia di sindaci in fascia tricolore, che - con il coordinamento dell'Anci - hanno dato vita a un lungo corteo. Sulla piazza i gonfaloni del Consiglio regionale della Calabria, delle cinque Province, della Città metropolitana di Reggio Calabria e della Regione Campania. Tra gli altri hanno portato il loro saluto anche gli ex presidenti della Regione Mario Oliverio, Agazio Loiero, Giuseppe Chiaravalloti e Guido Rhodio, il sottosegretario di Stato Anna Laura Orrico, i prefetti, i parlamentari, i presidenti delle Province della Calabria e il governatore della Puglia Michele Emiliano. La camera ardente è stata chiusa dalla parole del presidente della Cec e arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, che ha benedetto la salma del presidente Santelli. "Jole - ha detto il presule - è stata strappata precocemente a questa vita da una malattia che non perdona, ma di fronte a questa morte inaspettata ci sentiamo ancora più uniti. La Calabria, in questi giorni commossa e in lacrime, trovi la forza di unirsi per apporre un argine a chi vuole farne una terra di facili conquiste e di divisioni. Jole ha scelto prima la Calabria, prima i calabresi, poi la salute". Poco prima delle 14, il feretro di Jole Santelli ha lasciato la Cittadella per raggiungere Cosenza. Dopo la cremazione del corpo, la governatrice riposerà accanto ai genitori nella cappella di famiglia nel cimitero di Malito, in provincia di Cosenza.

      Il "silenzio" ha aperto la camera ardente

      Le note del "Silenzio", intonate dal maestro Alessandro Silvestro dell'Orchestra sinfonica della Provincia di Catanzaro, hanno accolto, questa mattina, il feretro della presidente della Regione Calabria Jole Santelli nella piazza San Francesco di Paola alla Cittadella regionale a Catanzaro dove è stata allestita la camera ardente. A fare da cornice al feretro un picchetto d'onore in alta uniforme dei carabinieri, i Gonfaloni del Consiglio regionale, delle cinque Province della Calabria e della Città metropolitana di Reggio Calabria. All'arrivo del feretro erano presenti il presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini e l'assessore regionale all'Ambiente, Sergio De Caprio. Accanto alla bara le sorelle della presidente, Paola e Roberta, assessori consiglieri regionali. Amministratori, dipendenti e anche semplici cittadini sono in fila per porgere un ultimo saluto alla governatrice. Il servizio d'ordine è stato garantito dalla Protezione civile regionale e dalla Croce Rossa.

      Abramo: ci ha insegnato cosa è il coraggio

      Il sindaco di Catanzaro e presidente della provincia capoluogo, Sergio Abramo, è intervenuto in ricordo del presidente Santelli nel corso della camera ardente alla Cittadella regionale, "tracciandone, con toni commossi, i principali tratti politici e umani". Lo riferisce un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta regionale. "Con il suo sorriso, la sua grinta e la sua determinazione - ha detto Abramo - è riuscita a conquistare il cuore di tutti calabresi. Grazie a Jole per averci insegnato che cos'è il coraggio, il vero coraggio e grazie per averci regalato sempre un sorriso, anche quando non c'era motivo di sorridere. E com'era bello quel sorriso quando le parlavi di un bel progetto sulla Calabria". "In tanti anni da sindaco - ha aggiunto Abramo - mai avevo conosciuto un presidente che sapeva ascoltare il parere degli altri»

      Tallini: ha cancellato divisioni e lacerazioni

      "Da oggi, nel nome tuo, Jole Santelli, questo grande palazzo è davvero e per sempre la casa di tutti calabresi". Così, nel giorno della camera ardente allestita in Cittadella, il presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, ha ricordato il presidente della Regione, Jole Santelli. Tallini ha sottolineato le capacità diplomatiche della prima donna alla guida della Calabria- "Jole - ha detto - hai compiuto un vero e proprio miracolo, la tua più grande opera: quella di unire tutto il nostro popolo, cancellando d'un colpo divisioni e lacerazioni, contrapposizioni e conflitti". Il presidente Tallini ha proseguito descrivendo lo stato d'animo di una comunità intera: «Il dolore acuto e composto della nostra gente, dalle cime del Pollino al mare dello Stretto, è stato in grado di dare il senso dell'unità e dell'identità, quel senso che purtroppo troppo spesso è mancato, segnando negativamente la storia della Calabria. Non ci sono cosentini o catanzaresi, reggini, crotonesi e vibonesi a piangerti, amata presidente. Ci sono solo i calabresi, addolorati e uniti. Jole ci hai lasciato anche un altro messaggio, oltre a quello dell'unità e dell'orgoglio. Il tuo messaggio più alto è quello dell'amore per la nostra terra, che deve orientare le nostre vite e le nostre azioni sociali e politiche. Solo uno smisurato amore per la Calabria poteva consentirti di affrontare la difficilissima sfida del cambiamento della nostra regione, una sfida appena iniziata e spezzata da un destino crudele". In chiusura, da parte del presidente dell'Assemblea calabrese, un elogio all'alto senso delle istituzioni del presidente Santelli e il saluto in suo onore. "In questi due giorni drammatici . ha detto Tallini - in tanti in Calabria e in Italia hanno tessuto le tue lodi, Jole. Avevi un rispetto straordinario per le istituzioni. Mi avevi chiesto, non molto tempo fa, di spostare al nono piano di questo palazzo i gruppi consiliari, perché volevi avere un contatto più diretto con tutti consiglieri regionali, anche con quelli dell'opposizione. Avevi il senso della squadra, anche se sapevi che le decisioni più importanti andavano assunte in solitudine, la solitudine che accompagna tutti coloro che hanno grandi responsabilità. Nel darti, Jole, l'ultimo saluto, a nome del Consiglio regionale, sento di dirti che questi otto mesi della tua presidenza valgono quanto una legislatura, perché il tuo coraggio straordinario è servito a dimostrare che la Calabria può cambiare, che la Calabria non è quella delle cronache nere, che la Calabria è una perla del Mediterraneo, una terra piena di colori che può guardare con speranza al futuro. Ciao Jole, non ti dimenticheremo".

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