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      La zampata di Ganna, vero Lupo della Sila, il Giro attraversa Cosenza e Calabria

       

       

      La zampata di Ganna, vero Lupo della Sila, il Giro attraversa Cosenza e Calabria

      07 ott 20 Con lo scirocco o con la pioggia gelata che lo bagna in tutti i suoi 195 centimetri d'altezza, Filippo Ganna non conosce ostacoli. Continua a mietere successi nel Giro d'Italia delle foglie morte e dei ritiri clamorosi (Miguel Angel Lopez e Geraint Thomas su tutti). 'Top Ganna' vince anche quando non c'è il cronometro a scandire le sue pedalate e anche se la strada s'impenna diabolicamente, come nella tappa da Mileto (Vibo Valentia) a Camitagliello Silano (Cosenza). Nella prima frazione non disputata in Sicilia, l'Isola che gli ha regalato le prime due maglie rosa di una carriera che finora aveva abbracciato i colori dell'iride (su pista come su strada), il 'ragazzo di lago' (Maggiore), oggi un Lupo, è riuscito a domare perfino il Valico di Montescuro, con una fughetta che ha messo alle corde i compagni di scorribande attraverso i boschi della Sila. La salita era pedalabile, sebbene portasse fino a oltre 1.600, e Ganna ne ha approfittato, innestando il 53 e pedalando di potenza, come gli riesce meglio. "Anche perché - ha confessato dopo l'impresa odierna - me l'aveva chiesto Thomas, con un messaggio: non potevo dire di no al mio capitano", le sue parole. Ganna è arrivato solo al traguardo, dopo oltre 100 km in avanscoperta e confermando un invidiabile stato di forma. Ed è un peccato che non sia riuscito a riprendersi la maglia rosa, persa su un'altra salita: quella dell'Etna, costretto com'era a 'trainare' il proprio capitano della Ineos, Thomas, che aveva già il bacino incrinato dopo la brutta caduta nella discesa di Enna. La maglia del primato è rimasta incollata sulle spalle del portoghese Joao Almeida, secondo dietro Ganna a Palermo e oggi terzo al traguardo, che si è difeso con ammirevole determinazione, faticando forse più del dovuto e condividendo gli straordinari con Ganna. Quest'ultimo si è messo addosso anche la maglia azzurra di miglior scalatore, l'unica che non aveva indossato ancora. Si è difeso bene anche Vincenzo Nibali, che è a un 1' dal tetto del Giro e che, sull'ultima discesa di oggi, ha preferito fare l'andatura, trainando con un pizzico di prudenza, ma grandissima esperienza, tutto il gruppo e togliendo l'iniziativa all'incerto Domenico Pozzovivo. La strada viscida per la pioggia ha consigliato il vecchio 'Squalo' (36 anni il mese prossimo) a non aumentare la frequenza delle pedalate, com'è sua abitudine. Era importante arrivare senza farsi male e anche lo stesso Pozzovivo - che alle cadute è abbonato - c'è riuscito a pochi chilometri dalla sua casa in Basilicata. Domani un'altra tappa nervosa, e pronta a regalare altre sorprese, attende il Giro: da Castrovillari (Cosenza) l'approdo fra i sassi di Matera, dopo un suggestivo passaggio nel Parco de Pollino. I corridori dovranno percorrere 188 chilometri, con diversi saliscendi nel finale. E' una tappa da imboscate, ma con possibile arrivo allo sprint. Peter Sagan aspetta il riscatto, ma soprattutto la prima vittoria della carriera in un Giro d'Italia, dopo i due secondi posti di Agrigento e Villafranca Tirrena.

      Santelli: Così vogliamo pronuovere la Calabria

      "I colori della Calabria, il rosa del Giro d'Italia, le famiglie festanti, i suggestivi panorami della nostra terra in diretta nazionale. Quante emozioni sulla strada che unisce Mileto a Camigliatello. Una tappa che ha infiammato gli appassionati per la grande fuga in solitaria del vincitore Filippo Ganna. Una giornata Pop, come il Giro, come lo sport, come la Calabria che vogliamo promuovere". Così la Governatrice della Calabria, Jole Santelli ha commentato la vittoria di Ganna sui social.

      Nibali: Tappa pericolosa

      "E' stata una tappa molto particolare e insidiosa, secondo le aspettative. Non semplice da interpretare, esigente, anche dal punto di vista della concentrazione. Soprattutto nel finale". E' la foto della 5/a frazione del 103/o Giro d'Italia di ciclismo, fatta da Vincenzo Nibali, dopo l'arrivo a Camigliatello Silano (Cosenza). Il messinese è 5/o nella classifica generale, a circa 1' dalla maglia rosa di Joao Almeida. "Come squadra abbiamo deciso di provare ad alzare il ritmo sull'ultima salita, poi abbiamo visto che non c'era terreno per una vera selezione - aggiunge -. Ho preferito fare la discesa in testa per precauzione, non sapevo quanto poteva essere pericoloso l'asfalto viscido e ho voluto evitare rischi". "E' positivo che ci siamo messi alle spalle senza intoppi una tappa potenzialmente pericolosa, anche se la caduta di ieri, e il successivo ritiro di Pieter Weening, proprio non ci volevano".

      Ordine d'arrivo della 5/a tappa del 103/o Giro d'Italia di ciclismo, da Mileto (Vibo Valentia) a Camigliatello Silano (Cosenza), lunga 225 chilometri.

      1. Filippo Ganna (Ita) in 05'59'17"
      2. Patrick Konrad (Aut) a 00'34"
      3. Joao Almeida (Por) s.t.
      4. Wilco Kerlderman (Ola) s.t.
      5. Lucas Hamilton (Aus) s.t.
      6. Jai Hindley (Aus) s.t.
      7. Harm Vanhoucke (Bel) s.t.
      8. Pello Bilbao (Spa) s.t.
      9. Jakob Fuglsang (Dan) s.t.
      10. Fausto Masnada (Ita) s.t.
      11. Rafal Majka (Pol) s.t.
      12. Vincenzo Nibali (Ita) s.t.
      15. Steven Kruijswijk (Ola) s.t.
      18. Ilnur Zakarin (Rus) s.t.
      20. Simon Yates (Gbr) s.t.

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