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      Forte sequenza sismica lungo tirreno calabrese, paura per 3 scossse oltre 3.4

       

       

      Forte sequenza sismica lungo tirreno calabrese, paura per 3 scossse oltre 3.4

      17 mar 20 Una importante sequenza sismica è avvenuta lungo la costa tirrenica calabrese tra Nocera Terinese e Serra d'Aiello tra le 1:47 e le 2:18. La sequenza con tre scosse molto forti tra il 3.9 e il 3.4 e altre 12 scosse tra l'1.2 e il 2.5 ha creato molta apprensione in tutto il territorio calabrese ed è stata avvertita nitidamente nei 5 capoluoghi di provincia. Molta gente, soprattutto nella zona tra Amantea e Gizzeria, è scesa per strada. Il terremoto più forte ha avuto, dunque, una magnitudo del 3.9 con epicentro a 7 km da Nocera Terinese e Serra d'Aiello ed è stato registrato alle 1:52 con profondità a 32.9 km. Repliche di magnitudo 3.4 e 3.5 rispettivamente all'1:55 e alle 2:02. Non si segnalano al momento danni a persone o cose. La sequenza è iniziata alle 1:47 con una scossa di magnitudo del 2.5 con profondità 26.2 km. Poi la prima forte scossa del 3.9 dell'1:52. Due minuti dopo scossa del 2.5 alle 1:54 (27.5 km); dopo un minuto alle 1:55 la seconda forte scossa di magnitudo 3.4 a cui ha fatto seguito alle 1:58 una di magnitudo 2.3. Alle 2:02 è arrivata la terza forte scossa del 3.5 dopo la quale ci sono state nove scosse di assestamento (1.3 alle 2:04; 1,6 alle 2:05; 1.1 alle 2:12; 1.7 alle 2:14; 1.4 alle 2:16; 1.2 alle 2:17; 1.2 alle 2:18; 0.7 alle 2:40; 1.7 alle 2:41).

      Dalla Protezione civile regionale che, da subito, è stata in contatto con tutti i sindaci dei comuni nel raggio di venti chilometri dall'epicentro, tra Lamezia Terme e Amantea, non sono stati segnalati danni a persone o cose. A Nocera Terinese, Falerna, nel catanzarese, Serra d'Aiello e Cetraro nel cosentino la gente è scesa in strada ma tenendosi a debita distanza per le prescrizioni legate al contrasto all'emergenza coronavirus e, qualcuno, ha deciso di trascorrere la notte in auto. Dove le scosse si sono fatte sentire maggiormente, le persone sono scese in strada sempre però tenendosi a debita distanza l'una dall'altra nel rispetto delle prescrizioni da seguire per evitare assembramenti e, qualcuno, ha deciso di trascorrere la notte in auto o in spiaggia. Tante le telefonate ai centralini dei vigili del fuoco e della Protezione civile regionale per avere ulteriori informazioni mentre è partito il tam tam sui social che hanno raccolto lo sfogo di quanti sono stati svegliati di soprassalto. Il sisma è stato comunque sentito anche in altre zone più distanti della Calabria, in particolare a Vibo Valentia e perfino a Reggio Calabria.

      Dall'inizio dell'anno la regione è stata interessata da altri movimenti tellurici. Un primo sciame sismico iniziato il 17 gennaio si è verificato nel catanzarese, con epicentro nel territorio di Albi, magnitudo massima di 3,8 gradi, che è andato avanti per qualche settimana. Altri episodi legati a sequenze per alcuni giorni sono state registrate sulla costa jonica settentrionale del capoluogo e nel crotonese. Il 24 febbraio, invece, è stata la volta dell'area urbana di Cosenza dove si è verificata una scossa di magnitudo 4.4, con epicentro localizzato a Rende, sentita fino a Napoli.

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