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      Badante si barrica in casa con 85enne minaciandolo con fucile a S.Maria del Cedro

       

       

      Badante si barrica in casa con 85enne minaciandolo con fucile a S.Maria del Cedro

      29 mag 20 Una donna di origine moldava si è barricata ieri sera in una casa a Santa Maria del Cedro, nel cosentino, armata di un fucile ed un coltello, tenendo in ostaggio un 85enne per il quale lavora come badante e minacciando di suicidarsi Solo stamani la situazione si è risolta con l'intervento dei carabinieri. Sia la donna che l'anziano stanno bene. Ignote, al momento, le motivazioni che hanno indotto la donna al gesto. L'abitazione si trova a poca distanza dalla stazione dei carabinieri. I militari per ore hanno tentato di mediare e farla ragionare. Testimoni raccontano di aver visto la donna entrare e uscire dal balcone con in mano il fucile e il coltello. I carabinieri hanno circoscritto l'area e sul posto è arrivata anche un'ambulanza. Solo verso le 8.30 di questa mattina la situazione si è risolta.

      --- Badante col fucile (VIDEO)

      Uno stato di forte stress psico-fisico, accentuato dalla situazione di emergenza epidemiologica in atto conseguente alla diffusione del Covid-19. Potrebbe essere questo, secondo le prime indagini dei carabinieri, il motivo all'origine del gesto della badante romena di 50 anni, che ieri sera si è asserragliata all'interno di un appartamento a Santa Maria del Cedro, tenendo in ostaggio un 88enne. La donna, dopo essere stata immobilizzata, è stata assistita da personale del 118 e poi arrestata per sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale e minaccia aggravata, a disposizione della Procura di Paola. Nella tarda serata di ieri, la donna, armata di coltello ed imbracciato un fucile calibro 12, regolarmente detenuto dall'uomo e poi risultato con il colpo in canna, ha ripetutamente minacciato di uccidere l'anziano e chiunque si fosse avvicinato all'abitazione, per poi suicidarsi, senza riuscire ad indicare i reali motivi alla base della sua azione. I carabinieri della Compagnia di Scalea e della Stazione di Santa Maria del Cedro hanno proceduto a circoscrivere l'area. Sul posto sono giunti anche militari del Comando provinciale di Cosenza, tra i quali anche un maresciallo negoziatore, e nonché due squadre della SOS del 14mo Battaglione Calabria per un eventuale intervento. E' iniziato dunque un dialogo, durante il quale è stato aperto un canale anche con il personale specializzato del GIS dell'Arma. La trattativa, dopo un lungo e difficile arco notturno - in cui si i carabinieri hanno anche cercato anche di mettere in contatto telefonico con il figlio della donna - ha cominciato a sortire i primi positivi effetti verso le 6.30. La donna si è poi decisa ad aprire la porta dell'abitazione venendo subito immobilizzata dai militari che nel frattempo erano arrivati nel vano scale.

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