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      Secondo uno studio sulle navi asintomatici coronavirus sono più del previsto

       

       

      Secondo uno studio sulle navi asintomatici coronavirus sono più del previsto

      28 mag 20 La diffusione del Covid-19 sulle navi da crociera potrebbe essere stata "sottostimata in modo significativo" e i casi asintomatici essere molto più del previsto. Quasi come in passato quando la peste si diffuse con le navi. Questa è la tesi di alcuni ricercatori che ripropongono la questione studiando il caso di una nave da crociera, partita a marzo dall'Argentina per l'Antartide, dove erano senza sintomi più di 8 persone su 10 tra quelle risultate positive. La spiegazione è stata pubblicata sulla rivista Thorax dove fa scalpore uno studio del Macquirie University Hospital di Sydney. I ricercatori guidati da Alvin Ing, tutti a bordo, descrivono quanto accaduto sulla nave con a bordo 128 passeggeri e 95 membri dell'equipaggio, partita da Ushuaia per una crociera di 21 giorni a metà marzo. Tutte le precauzioni sono state adottate: ai passeggeri, che nelle precedenti tre settimane avevano attraversato paesi con tassi di infezione da Covid-19 già alti, non è stato consentito salire. All'imbarco è stata misurata la temperatura di tutti, e a bordo c'erano molti punti per l'igiene delle mani, soprattutto nella sala ristorante. Il primo caso di febbre è emerso all'ottavo giorno, facendo scattare immediatamente le misure di controllo (confinamento in cabina dei passeggeri, stop alla manutenzione giornaliera a parte la consegna dei pasti, dispositivi di protezione al personale in contatto con i passeggeri malati). Quando l'Argentina ha chiuso i suoi confini, la nave si è diretta a Montevideo in Uruguay, arrivandovi il tredicesimo giorno. Momento in cui per 8 tra passeggeri ed equipaggio è stato richiesto il ricovero in ospedale. Al ventesimo giorno le 217 persone rimaste tra passeggeri ed equipaggio hanno fatto il tampone, risultando positive in oltre la metà dei casi (128, pari al 59%). Di queste, il 19% (24) aveva sintomi, mentre l'81% (108) no. La nave non ha avuto contatti con altre persone per 28 giorni dopo la partenza, rimanendo praticamente isolata. Secondo gli studiosi, la prevalenza dell'infezione sulle navi da crociera è stata probabilmente "sottostimata in modo significativo", e i passeggeri dopo lo sbarco andrebbero monitorati per evitare ulteriori contagi.

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