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      Sgominata dai CC rete di spacciatori tra Castrovillari e Cassano, 12 arresti

       

       

      Sgominata dai CC rete di spacciatori tra Castrovillari e Cassano, 12 arresti

      24 lug 20 I carabinieri hanno eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare nell'ambito di un'operazione ribattezzata "Big Square", scattata in provincia di Cosenza, tra Castrovillari e Cassano allo Ionio. ha consentito di disarticolare una fitta rete di spacciatori che, in modo sistematico e continuativo, riusciva a soddisfare la domanda di cocaina, eroina, hascisc e marijuana delle diverse piazze di spaccio. Tra i clienti abituali anche alcuni minorenni.
      In carcere Stiven Mario Recchia (Frascineto-Castrovillari).
      Domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico per Guido Recchia (Castrovillari); Patrizia Valente (Castrovillari) Francesco Anzillotta (detto "Pagnotta", Castrovillari); Stefano Giordan Miceli (Castrovillari); Tancredi Mario (detto "Steccariddu", Castrovillari); Luca Simone Zucco (San Basile-Castrovillari); Enrico Carlucci (Castrovillari).
      Obbligo di dimora per Gaetano Argentano (Morano-Castrovillari); Serena Falbo (San Basile-Castrovillari); Desirè Nocito (Frascineto-Castrovillari); Giuseppe Scorza (Cassano).
      Denunciati Giuseppe Aversa (Laino Borgo); Giovanbattista Blotta (Morano); Domenico Bonafine (Morano); Alessandro La Scalea (Castrovillari); Michele Salvatore Napolano; Emilio Palazzo (Frascineto); Giancarlo Recchia (Castrovillari); Antonio Erik Rosito (Morano); Luigi Rubini (Cassano); Iuri Sangineti (Castrovillari); Damiano Sangineto (Spezzano Albanese-Castrovillari); Aniello Tudda (Castrovillari).

      Oltre 100 militari del locale Comando Compagnia Carabinieri coadiuvati da personale del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza, carabinieri del Nucleo Cinofili e dell'8°NEC di Vibo Valentia, coordinati dal Maggiore Giovanni Caruso, hanno eseguito 12 misure cautelari personali, 1 in carcere, 7 arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico e 4 obblighi di dimora nel Comune di residenza (con divieto di uscire dal proprio domicilio tra le 21.30 e le 07.00), e provvederanno alla contestuale notifica di n. 24 avvisi di garanzia ex art. 415 bis c.p.p., disposte dal G.I.P. del Tribunale di Castrovillari su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio (artt. 81 cpv, 110 c.p. e 73 DPR 309/90). Le misure in questione sono state disposte a conclusione di articolata attività di indagine durata 5 mesi e coordinata dal Sostituto Procuratore Antonio Iannotta e condotta dalla Aliquota Operativadei Carabinieri tra la fine di febbraio 2019 e fine luglio dello stesso anno, nel corso della quale sono state intercettate 33 utenze telefoniche, eseguite 2 intercettazioni ambientali, monitorate delle abitazioni in uso agli indagati mediante telecamere fisse. Le telecamere, opportunamente occultate, consentivano di accertare numerose attività di spaccio poste in essere, nel centro urbano del Comune di Castrovillari (talvolta anche in pieno giorno), dai destinatari delle misure eseguite in data odierna, i quali, nel concordare gli appuntamenti con i relativi assuntori, erano soliti utilizzare linguaggio per codici. Tra l'altro essi privilegiavano l'utilizzo di applicazioni telefoniche, quali WhatsApp, Messanger e simili (che sfruttano la linea dati) al fine di evitare l'ascolto delle Forze dell'Ordine, in particolare sulle conversazioni in cui venivano presi gli accordi con gli acquirenti, cioè interloquivano su fatti relativi all'attività di spaccio.

      Le indagini sono partite a seguito ad alcuni gravi fatti verificatisi a Castrovillari, a partire dalla fine del mese di ottobre 2018, allorquando si verificavano degli episodi che hanno creato un certo allarme sociale in tutta la popolazione attirando di conseguenza l'attenzione dei nilitari dell'Arma, in particolare nella notte del 22 ottobre 2018, in corso Calabria, veniva data alle fiamme un'auto in uso al figlio di un pluripregiudicato residente a Castrovillari. L'attività informativa seguita all'evento delittuoso consentiva ai carabinieri di accertare che quanto accaduto era da ricondurre a dei dissidi sorti tra la delinquenza locale in merito al traffico di sostanze stupefacenti fatto da un altro pluripregiudicato del posto che, per l'espletamento della attività illecita, si avvaleva dei suoi più stretti familiari. Tale ipotesi investigativa trovava riscontro mediante un'attività di polizia giudiziaria eseguita a Castrovillari il 7 novembre 2018 quando, a seguito di una perquisizione domiciliare, i componenti del nucleo familiare del pregiudicato in questione - composto da 5 persone (tutte poi arrestate) - venivano sorpresi mentre erano intenti a maneggiare ed a confezionare delle dosi di 23 grammi di eroina (di cui 10 grammi già suddivisa in 26 dosi termosaldate in bustine di plastica e gr. 14 in polvere). L'Aliquota Operativa dei militari avviava così approfondite indagini durante la quali venivano rinvenuti in totale 500 grammi di "marjuana", 133 grammi di "cocaina", 25 grammi di "eroina", 200 grammi di "hashish", 32 graammi di sostanza da taglio di tipo "mannite". Venivano inoltre eseguiti 9 arresti in flagranza di reato con il rinvenimento di varie tipologie di sostanze stupefacenti, poi sottoposte a sequestro; 6 persone denunciate a piede libero con contestuale rinvenimento di varie tipologie di sostanze stupefacenti, poi sottoposte a sequestro; un totale di 71 intercettazioni eseguiti a cura della Aliquota Operativa anche mediante l'ausilio delle pattuglie in circuito delle Stazioni competenti e della dipendente Aliquota Radiomobile a seguito dei quali si è proceduto a segnalare alla Prefettura di Cosenza 64 persone per uso personale, ai sensi art. 75 DPR 309/90.

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