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      Richeldi: Coronavirus non è mutato, attenuato grazie a misure prese

       

       

      Richeldi: Coronavirus non è mutato, attenuato grazie a misure prese

      01 giu 20 "Attualmente il nuovo coronavirus sta circolando di meno, vale a dire che la carica virale in circolazione tra la popolazione si è attenuata e questo è l'effetto sia del lockdown sia delle misure tuttora in essere come uso delle mascherine e distanziamento: ciò ha determinato un minor numero di casi ed una minore gravità degli stessi". Così all'ANSA Luca Richeldi, componente del Comitato tecnico scientifico, in relazione alle affermazioni del professor Zangrillo. "Non ci sono invece al momento prove scientifiche che il virus sia mutato". Le parole del direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano Alberto Zangrillo, 'il virus clinicamente non esiste più', spiega Richeldi, "vanno dunque intese in questo senso: e cioè che ciò che abbiamo cominciato a vedere è una diminuzione delle forme cliniche con sintomi gravi tali da richiedere il ricovero in terapia intensiva. Ma i casi che ora vediamo sono meno gravi perchè presumibilmente circola meno virus e dunque le carica virale con cui le persone possono entrare in contatto è più bassa. Ma ciò - chiarisce - è l'effetto diretto del lockdown e delle misure tuttora in atto come l'uso delle mascherine e il distanziamento". Zangrillo, ha ricordato Richeldi, "ha anche affermato che i tamponi che ora si fanno indicano appunto una carica virale molto bassa, ma non abbiamo visionato tali dati". Tutto è dunque "un effetto delle misure. Che la diminuita carica virale in circolazione possa essere attribuita anche ad una mutazione del virus è, infatti, ancora da provare e al momento non c'è alcuno studio scientifico pubblicato che dimostri che il virus è mutato". Ovviamente, afferma, "ci auguriamo che il virus muti e si attenui ma ad oggi non è provato e dare invece questo assunto come una cosa scontata è molto rischioso, perchè le persone possono essere indotte ad abbandonare le misure di precauzione e tutela in atto". Dunque, "bisogna continuare a mantenere le cautele perchè i casi comunque continuano ad esserci e nulla ci assicura che i casi ora comunque in diminuzione possano riprendere a crescere se allentiamo le misure di prudenza e distanziamento". Insomma, conclude Richeldi, "non bisogna indurre le persone a pensare che il virus non esiste più, perchè questo non è vero e può essere molto rischioso".

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