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      Coronavirus, nuovo caso sospetto in Calabria. Scoperti i primi due casi in Italia

       

       

      Coronavirus, nuovo caso sospetto in Calabria. Scoperti i primi due casi in Italia

      30 gen 20 C'é un caso sospetto di coronavirus in Calabria. Riguarda una donna di 36 anni che era tornata ieri dalla Cina facendo tappa a Vienna e rientrando poi in aereo in Italia, con tappa a Roma e trasferimento successivo a Lamezia. La donna, che vive a Roma insieme a due fratelli, si é sentita male mentre era a casa insieme ai familiari, a Taurianova, nel reggino, manifestando i primi sintomi del sospetto virus con febbre e tosse. Attualmente é ricoverata nel Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria. I familiari della donna, dopo che la trentaseienne ha manifestato i primi sintomi del possibile virus, hanno contattato il medico di famiglia che ha attivato la procedura prevista dal protocollo, chiamando il 118 che l'ha trasferita nell'ospedale di Reggio Calabria dove é stata ricoverata nel reparto di malattie infettive. La paziente é stata posta subito in quarantena in attesa dell'esito degli esami cui é stata sottoposta per la conferma o meno dell'eventuale patologia. In caso positivo la donna sarà trasferita nell'istituto "Spallanzani" di Roma. Le autorità sanitarie hanno informato la Prefettura di Reggio Calabria, che segue con particolarmente attenzione l'evolversi della situazione.

      Provette allo Spallanzani

      La donna di 36 anni di Taurianova che ha manifestato sospetti sintomi di coronavirus, dopo il ricovero in quarantena nell'ospedale di Reggio Calabria, é stata sottoposta ai prelievi di sangue ed al tampone faringeo, così come previsto dal protocollo. Le provette sono state inviate immediatamente all'Istituto Spallanzani di Roma e domani mattina si dovrebbe sapere se si tratta di un caso di coronavirus oppure di una semplice influenza.

      Condizioni paziente soddisfacenti

      "Le condizioni cliniche della paziente sono al momento soddisfacenti". Lo riferisce, in una comunicato, la Direzione aziendale del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria facendo riferimento al caso della donna di 36 anni "che nel pomeriggio di oggi - si afferma nella nota - è stata ricoverata nel reparto di Malattie infettive, in regime di isolamento, perché affetta da sindrome respiratoria febbrile". "Dal momento che la giovane aveva recentemente soggiornato a Shanghai - é detto ancora nel comunicato - l'ospedale ha adottato tutte le misure di sicurezza previste dai protocolli del Ministero della Salute per il controllo dell'infezione da nuovo Coronavirus (2019-nCoV). Si segnala che la Microbiologia e Virologia dell'ospedale sta effettuando i necessari esami diagnostici e che, come da accordi già intercorsi, sono stati inviati campioni biologici al laboratorio di virologia dell'Irccs specializzato in malattie infettive Spallanzani di Roma". "La Direzione strategica dell'ospedale - conclude la nota - si riserva di comunicare aggiornamenti sul caso al fine di mantenere informata la popolazione".

      OMS: emergenza globale

      La Cina - detto il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus - ha preso straordinarie misure per fare fronte all'emergenza del virus 2019-nCoV, ha isolato il virus, lo ha seqenziato e ha condiviso i dati con tutti. Dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno lavorato ininterrottamente per tutto questo tempo". Per l'Oms, però, non e' possibile immaginare quanto grande sara' questa emergenza e quindi bisogna essere preparati ad affrontarla. Da qui la decisione di dichiarare l'emergenza internazionale.

      Scoperti i primi due casi in Italia

      Irrompe nel vertice in corso a Palazzo Chigi poco dopo le 22 di questa sera la notizia che anche in Italia arrivano, dopo giorni di falsi allarmi, i primi due casi di coronavirus. "Abbiamo due casi accertati di Coronavirus in Italia" - ha annunciato in una conferenza stampa convocata all'improvviso, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte - che ha anche reso noto la chiusura del traffico aereo da e per la Cina. I due casi accertati sono due turisti cinesi che sono venuti nel nostro paese nei giorni scorsi e che si erano sentiti male ed erano stati portati allo Spallanzani dove erano in osservazione da ieri. "Lo Spallanzani è la Bibbia in questo settore - ha detto Conte - e non c'è nessun motivo di creare panico e allarme sociale. Domani mattina ho convocato un Cdm in cui adotteremo ulteriori misure in modo da mettere tutte le strutture competenti a disposizione, ivi compresa la protezione civile". Intanto sono partite le verifiche per ricostruire il percorso dei due turisti cinesi e "per isolare i loro passaggi, per evitare assolutamente - ha aggiunto Conte - qualsiasi rischio ulteriore rispetto a quello già accertato". Che ci potessero essere dei casi anche in Italia "è un fatto abbastanza normale - ha detto da canto suo il ministro della Salute Roberto Speranza - se pensiamo alla statistica, visto che in Europa ci sono già dieci casi. Era abbastanza probabile, lo dicevano già da tempo i nostri scienziati presenti al tavolo della task force. La situazione è seria ma non bisogna fare allarmismi, la situazione è totalmente sotto controllo". "Il sistema sanitario italiano è uno dei migliori del mondo - ha detto ancora il ministro - voglio ringraziare i medici e gli infermieri che anche in coordinamento con le Regioni ci consentono di assicurare la giusta sicurezza ai nostri cittadini. In queste ore faremo tutte le verifiche del caso per tracciare il percorso di queste due persone nel nostro Paese e ci sono tutte le condizioni per riconoscere che la situazione è sotto controllo". "Per superare il rischio di panico e allarme non c'è altro che fidarsi delle autorità competenti. Posso assicurarvi - ha voluto sottoneare ancora Conte - che in questo momento siamo in Italia nella linea di massimo rigore in funzione preventiva. Siamo nella condizione di poter tranquillizzare tutti i cittadini. La situazione è assolutamente sotto controllo. Ma non significa che ci stiamo appagando nelle prime misure. Sono fiducioso che la situazione rimarrà confinata". I due turisti cinesi ricoverati in isolamento, "sono in buone condizioni e questo ci fa pensare che non ci siano persone esposte" ha detto il direttore scientifico dello Spallanzani di Roma Giuseppe Ippolito sempre nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi. Ippolito ha assicurato che "al momento sembra non ci siano rischi" di focolai. Intanto la coppia di turisti soccorsa ieri nell'albergo di via Cavour era in Italia da circa 10 giorni. La stanza in cui alloggiavano marito e moglie è stata sigillata per consentire alla Asl di effettuare la decontaminazione ed e' già stata attivata la sorveglianza sanitaria sulle persone venute in contatto con la coppia. In serata il Presidente Conte ha annunciato che è stato chiuso il traffico aereo da e per la Cina.

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