NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Coronavirus causa trombosi polmonare, trial su eparina

       

       

      Coronavirus causa trombosi polmonare, trial su eparina

      14 apr 20 Quattordici centri italiani e 300 pazienti coinvolti. E' ai nastri di partenza lo studio approvato dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sull'anticoagulante eparina come possibile cura sperimentale contro il Covid-19, in vari casi associato a trombosi polmonare. Proprio su tale farmaco si sono infatti accese le speranze e gli entusiasmi di molti, ma mancano ancora delle prove certe di efficacia e l'Aifa invita quindi alla cautela. Negli ultimi giorni l'annuncio dell'utilizzo di eparina nei casi di polmonite interstiziale era arrivato dall'ospedale di Castel San Giovanni (Piacenza) ed era stata sollecitata la valutazione del suo uso sperimentale. E questo è appunto l'obiettivo dello studio dell'Aifa INHIXACOVID19, che testerà l'eparina a basso peso molecolare nel trattamento dei pazienti con quadro clinico moderato o severo di Covid-19. La sperimentazione valuterà la sicurezza e l'efficacia dell'anticoagulante nel migliorare il decorso della malattia. Lo studio sarà coordinato da Pierluigi Viale, direttore dell'Unità Malattie Infettive del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi: "E' necessario acquisire rapidamente evidenze e pertanto - afferma - dobbiamo lavorare all'interno di trial clinici, associando alle nostre intuizioni il necessario rigore metodologico". A gennaio, era stato l'Oms a raccomandare di prevenire il tromboembolismo venoso nei soggetti infetti ricorrendo alla eparina sottocute, e primi risultati giungono anche da studi cinesi. Alla base dell'utilizzo di eparina, vi è l'osservazione che proprio le alterazioni della coagulazione del sangue e le complicazioni trombotiche hanno nei pazienti Covid-19 un ruolo significativo. Uno studio in questa direzione arriva dall'Università di Cagliari: "Pensiamo che in questi pazienti si verifichi una trombosi polmonare - spiega il coordinatore Francesco Marongiu -. Infatti, è possibile che la presenza del virus evochi una risposta immune forte capace di attivare la coagulazione del sangue". L'obiettivo, attraverso l'uso dell'anticoagulante, è dunque ridurre il circolo vizioso risposta immune-coagulazione del sangue, perchè se la risposta immune è eccessiva, e di conseguenza l'attivazione della coagulazione, la malattia è più grave fino a risultare fatale. Invita infine a ridimensionare gli annunci via social l'infettivologo Matteo Bassetti del Policlinico S.Martino di Genova: "Certo che usiamo l'eparina, quando il caso la richiede" ma "tutto questo parlare crea una pressione sui medici. Ci vorrebbero da parte del ministero un pò di limitazioni. Non vorrei che finissimo per fare la social base medicine". Sarà ora lo studio clinico a dover dare riposte definitive.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca"

     

     
Pubblicità


news Oggi in Italia e nel mondo

news Oggi in Calabria

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito