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      Sgombero baraccopoli San Ferdinando, 80 puntano i piedi

       

       

      Sgombero baraccopoli San Ferdinando, 80 puntano i piedi

      06 mar 19 Un gruppo composto da un'ottantina di migranti sta assistendo alla demolizione della baraccopoli di San Ferdinando nelle vicinanze dell'area. Si tratta di persone che, al momento, stanno rifiutando sia il trasferimento nella tendopoli gestita dal Comune a poche centinaia di metri, sia il trasferimento nei centri Cas e Sprar della regione. La situazione comunque è tranquilla. La loro situazione, secondo quanto si è appreso, sarà affrontata al termine delle operazioni di smantellamento della vecchia struttura. Un altro gruppo, ben più consistente, di circa 200 persone, invece, è in attesa di sbrigare le formalità previste davanti alla tendopoli per avere poi accesso nella struttura.

      Le operazioni

      Le operazioni di sgombero sono iniziate questa mattina presto poco dopo le prime luci del giorno. Circa 600 uomini in campo, tra forze dell'ordine, vigili del fuoco e servizi sanitari. 18 i pullman per trasferire in strutture di accoglienza le circa 900 persone. A collaborare le operazioni 4 mezzi del genio militare, oltre a uommini della protezione civile e della Caritas. Le operazioni si sono svolte nella massima tranquillità e senza problemi per l'ordine pubblico. Tutta la zona è stata cinturata da un contingente delle forze dell'ordine ma non ci sono segnali di tensione. I migranti che ancora vivevano nella baraccopoli stanno lasciando la struttura con le loro cose, dirette ai 18 pullman per essere trasferiti nei centri Cas e Sprar della Calabria. Nella baraccopoli sono in corso i controlli per verificare che nessuno sia ancora presente nelle vecchie strutture fatiscenti che per anni hanno ospitato anche 3000 migranti alla volta. Squadre speciali stanno inoltre accertando la presenza di amianto per rimuoverlo prima dell'inizio dell'opera di demolizione. L'abbattimento delle baracche è avvenuto con due ruspe e due escavatori del Genio guastatori dell'Esercito che ha fatto lavorato nel campo - precedentemente bonificato dall'amianto - ed ha demolito le baracche. I militari hanno poi raggruppato il materiale usato dai migranti per la costruzione dei loro rifugi - legno, lamiere, plastica - in un'area del campo in attesa della rimozione. Le operazioni si svolgono sotto il controllo delle forze dell'ordine e sono seguite dall'alto da un elicottero della Polizia di Stato. Un gruppo di un centinaio di migranti segue da vicino le operazioni e pare che non voglia spostarsi da lì. “Come promesso, dopo anni di chiacchiere degli altri, noi passiamo dalle parole ai fatti” ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Salvini, commentando lo sgombero della baraccopoli.

      Prefetto: Tutto come previsto

      "Sta andando tutto come previsto l'operazione di sgombero e soprattutto la collocazione dei migranti nelle strutture, a cominciare dalla nuova tendopoli, messe a disposizione dall'organizzazione coordinata dalla Prefettura e della Questura di Reggio Calabria". A dirlo il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari giunto nella baraccopoli di San Ferdinando dove sono in corso le operazioni di abbattimento. "Si sta coniugando - ha aggiunto - il concetto di legalità a quello di umanità. Alla fine penso che ci saranno più posti di quanti ne servono per accogliere tutti, tranne i casi singoli che si presenteranno e che verranno gestiti dai funzionari addetti". Il Prefetto, adesso, sta presiedendo un incontro con i vertici delle forze dell'ordine.

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