NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Beni per 750mila euro confiscati da CC a nucleo familiare Raso-Filippone

       

       

      Beni per 750mila euro confiscati da CC a nucleo familiare Raso-Filippone

      25 feb 19 I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un'ordinanza di sequestro preventivo e di confisca di beni mobili, immobili, imprese e prodotti finanziari per un valore di 750 mila euro. Il provvedimento, emesso dalla Corte d'appello di Reggio Calabria su richiesta della Procura generale, riguarda Giuseppe Raso, di 78 anni, di Antonimina, la moglie, Maria Filippone, ed i figli Antonio, di 31, detenuto, Rocco, di 32, e Francesco, di 27, tutti con precedenti. La confisca scaturisce dalle risultanze investigative raccolte dal Nucleo investigativo reggino, con il coordinamento della Procura generale, diretta da Bernardo Petralia, a seguito della condanna nel 2011 a 6 anni di reclusione per associazione mafiosa e all'interdizione perpetua dei pubblici uffici di Giuseppe Raso, soprannominato "avvocaticchio", ed all'arresto dello stesso Raso nel 2012 nell'ambito delle operazioni "Crimine" e "Saggezza". Gli approfondimenti dei carabinieri, in particolare, hanno permesso di accertare la sproporzione del valore dei beni posseduti dalla famiglia Raso-Filippone rispetto ai redditi dichiarati ai fini delle imposte analizzati nell'arco temporale compreso tra il 2000 ed il 2017 e l'insussistenza di fonti di reddito idonee a generare tali patrimoni. Negli ultimi anni, peraltro, riferiscono i carabinieri in una nota stampa, Giuseppe Raso e la moglie sono stati più volte deferiti dai militari dell'Arma all'Autorità giudiziaria in relazione ad alcuni episodi di pascolo abusivo e incontrollato di bovini fra Antonimina e Cittanova, fenomeno meglio noto come "vacche sacre" che ha avuto una particolare attenzione da parte della Prefettura di Reggio Calabria e delle forze di polizia, con la creazione di una specifica "task force" e lo svolgimento di continui servizi di ricerca e cattura dei bovini vaganti. I beni confiscati consistono in un'impresa di allevamento di bovini, oltre cento capi di bestiame, un terreno, due fabbricati e svariati rapporti bancari, titoli obbligazionari e polizze assicurative, tutti localizzati ad Antonimina, Cittanova, Locri e Siderno.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito