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      Chiedevano il pizzo a impresa, 2 arresti dei CC di Serra San Bruno

       

       

      Chiedevano il pizzo a impresa, 2 arresti dei CC di Serra San Bruno

      14 feb 19 Un'operazione dei carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno è stata portata a termine, a Vibo Valentia e Gerocarne, per l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Emilio Pisano, di 50 anni, di Gerocarne, e Vincenzo Puntoriero, di 65, di Rosarno ma residente a Vibo, ritenuti responsabili di tentata estorsione continuata aggravata dal metodo mafioso in danno di due imprenditori edili vibonesi. Gli imprenditori, nel febbraio 2018, stavano eseguendo un lavoro per ripristino delle condutture fognarie nel capoluogo. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Serra San Bruno.

      Gli arresti sono avvenuti in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip distrettuale di Catanzaro su proposta del pm della Dda Andrea Mancuso. I due avrebbero agito per conto di altre persone, i cosiddetti "amici di Vibo" per come emerge da un'intercettazione, nei confronti delle quali al momento non sono stati adottati provvedimenti cautelari anche se i loro nomi sono presenti nell'ordinanza: si tratta di soggetti già coinvolti in operazioni di polizia e in particolare nell'inchiesta "Nuova Alba" del 2007. Le indagini che hanno portato all'operazione di stamani, denominata "'Mbasciata", sono iniziate a febbraio del 2018, quando due fratelli, imprenditori edili di Arena, hanno denunciato un tentativo di estorsione posto in essere in più occasioni tra Vibo Valentia e Arena. I due, in particolare, hanno riferito ai carabinieri che mentre stavano eseguendo un lavoro per il ripristino delle condutture fognarie a Vibo Valentia, ottenuto mediante affidamento diretto, sono stati avvicinati in almeno tre circostanze dai due arrestati che hanno chiesto il pagamento di duemila euro, pari a circa il 5% dell'importo complessivo dell'appalto. Le minacce si sarebbero concretizzate sia in maniera implicita che in maniera esplicita al fine di poter continuare ad eseguire l'appalto senza "fastidi", trattandosi di "forestieri" che, proprio per aver sconfinato dal proprio comune, devono elargire una percentuale sul valore del lavoro alla cosca egemone di Vibo Valentia. Di fatto, gli espliciti riferimenti agli "amici di Vibo" hanno consentito agli inquirenti di collegare i vari episodi estorsivi, dopo aver prima identificato gli autori materiali del reato. Pisano è cognato del boss di Arena Antonio Gallace, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Giuseppe Russo, e condannato in via definitiva nel processo "Luce nei Boschi" contro i clan delle Preserre. Nel corso della conferenza stampa il capitano Marco Di Caprio, comandante della Compagnia di Serra San Bruno, ha rilevato l'importanza della collaborazione delle vittime che ha consentito di avviare l'indagine e di avere un quadro chiaro dei comportamenti degli indagati.

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