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      Iniziativa sulla legalità a Catanzaro con Davigo, De Raho, Gratteri e Morra

       

       

      Iniziativa sulla legalità a Catanzaro con Davigo, De Raho, Gratteri e Morra

      08 apr 19 "La corruzione ha certamente ambiti vasti. Il problema, però, è che anche se se ne parla molto, ma si conosce poco". Lo ha detto a Catanzaro Piercamillo Davigo, consigliere del Csm ed ex componente del pool Mani pulite di Milano, a margine dell'evento a Catanzaro "Legalità dell'azione amministrativa e contrasto alla corruzione". "Anzitutto - ha aggiunto Davigo - la corruzione bisogna conoscerla, perchè quando si tratta in modo diverso da come deve essere trattata, perchè non si conosce, è difficile ottenere risultati sul suo contrasto".

      "Oggi la 'ndrangheta si muove attraverso lo strumento della corruzione, non più attraverso l'intimidazione e la violenza. I meccanismi sono cambiati e le mafie operano con il denaro". Lo ha detto il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine del convegno sul tema "Legalità dell'azione amministrativa e contrasto alla corruzione". "Le organizzazioni criminali entrano - ha aggiunto de Raho - promettendo vantaggi e grazie anche ai legami che hanno ricucito con la politica e l'economia che contano. Quindi avere una legislazione forte, severa e capace di intervenire su questi temi, parificando sostanzialmente la corruzione alla mafia, é stata una grande conquista".
      "Il nuovo articolo 416 ter in materia di scambio politico mafioso assume grande significato nelle competizioni elettorali proprio per le modifiche che sono state apportate alla fattispecie originale e che dovrebbero evitare probabilmente di incorrere in quel deficit di punibilità che pure era stato riscontrato in diverse occasioni". Lo ha detto a Catanzaro il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho. "Quello che si chiede da tempo all'elettorato, al cittadino - ha aggiunto de Raho - è che possa fare una selezione non aspettandosi di essere ricompensato da un sistema clientelare, che è quello che ha dominato fino ad oggi, ma di votare in modo da eleggere chi è in grado di soddisfare le esigenze della collettività. In definitiva, ciò che si chiede é di non pensare a se stessi ma a tutta la collettività, dando il proprio voto a chi appare persona pacata, serena e soprattutto fiero osservatore del diritto e fedele ai precetti della nostra Costituzione".
      "E' importante che questi argomenti siano affrontati. In Calabria spesso posti di responsabilità sono occupati da familiari dei capicosca della 'ndrangheta. Credo sia noto a tutti che esista una situazione di questo tipo". Lo ha detto a Catanzaro il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho. "Pensare a meccanismi di scioglimento di alcuni organismi - ha aggiunto de Raho - e nello stesso tempo, ad una selezione che possa assegnare la dirigenza, i primariati e tutto ciò che riguarda funzioni importanti a persone che siamo immuni da collegamenti con la 'ndrangheta risolleverebbe anche i problemi della sanità di questa povera Calabria, che ha bisogno di tante persone perbene".

      "La storia ci spiegherà tanti passaggi". Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, parlando con i giornalisti a margine dell'evento "Legalità dell'azione amministrativa e contrasto alla corruzione" riguardo le inchieste condotte dal suo ufficio rispondendo ad una domanda dei giornalisti con riferimento anche al procedimento "Lande desolate" in cui é indagato il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. "Non rispondo a domande sulle inchieste - ha aggiunto Gratteri -. Dico solo che bisogna studiare per capire la differenza tra provvedimento cautelare e capo d'imputazione". Oliverio, nell'ambito dell'inchiesta in cui é coinvolto, era stato sottoposto, su decisione del Gip di Catanzaro, all'obbligo di dimora, provvedimento poi revocato dalla Corte di cassazione in accoglimento di un'istanza presentata dai difensori del Presidente della Regione Calabria.

      "In Calabria ci sono forze sane, ma ci sono anche forze terribilmente corrotte e inquinate. E' notizia su cui la Procura di Salerno sta lavorando". Lo ha detto il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra parlando con i giornalisti, a Catanzaro, a margine dell'evento "Legalità dell'azione amministrativa e contrasto alla corruzione" promosso dal Dipartimento di giurisprudenza, economia e sociologia dell'Università Magna Grecia. "Se la giustizia non funziona - ha aggiunto Morra - il problema si riverbera su tutte le dimensioni della società calabrese. Spero che si chiarisca chi sia con lo Stato e chi lavora contro lo Stato. La vicenda, per esempio dei mille intercettati, senza alcuna interrogazione, é una vicenda assai problematica e inquietante".
      "Non posso che ribadire quanto le forze politiche che costituiscono l'attuale maggioranza hanno da sempre sostenuto e cioè che non si può sottovalutare l'emergenza mafiosa". Lo ha detto a Catanzaro il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra. "Adesso siamo qui - ha aggiunto Morra - a ragionare di scioglimento dei Comuni per infiltrazione mafiosa e di tutti gli strumenti preventivi, e non soltanto repressivi, con cui si cerca di contrastare questo assurdo fenomeno. La battaglia deve essere innanzitutto culturale e auspico la presenza dei giovani perchè in questo territorio si sta sempre più copiosamente assistendo ad un'emigrazione, in particolar modo giovanile ed intellettuale, che è responsabile dell'impoverimento del tessuto produttivo tutto". "Per questo é necessario - ha concluso Morra - fare capire che, combattendo questi fenomeni, se ne hanno vantaggi per le condizioni di vivibilità di tutti".

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