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      Codacons: Sindaci vietino transito tir sulla 106, è insicura

       

       

      Codacons: Sindaci vietino transito tir sulla 106, è insicura

      18 mag 18 I sindaci vietino il transito dei tir sulla strada statale 106 sino a quando l'Anas non garantirà interventi. A chiederlo è il vice presidente nazionale del Codacons Francesco Di Lieto. "Siamo pronti - spiega in una nota - a chiedere la collaborazione dei Sindaci affinché dispongano il divieto nel loro territorio fino a quando Anas non fornirà adeguate garanzie circa l'adeguamento ed il miglioramento delle infrastrutture viarie, tenendo conto anche della mappa dei rischi che minacciano i calabresi. Intanto abbiamo inoltrato l'ennesimo esposto in Procura ritenendo Anas responsabile per tutti coloro che dovessero subire danni in conseguenza delle condizioni in cui versa la statale 106". "Abbiamo percorso tutta la 106 - afferma Di Lieto - e documentato come vi siano tratti in condizioni "paurose. Nel tratto Cariati-Mandatoriccio, per esempio, dove i numerosissimi tir transitano letteralmente sfiorandosi. Un pericolo costante per le comunità che si affacciano lungo la statale e per tutti coloro che quotidianamente la percorrono. Siamo indignati per lo stato in cui versa il nostro territorio. La 106 è un asse vitale più che strategico che deve essere in cima ai programmi di ammodernamento da parte dell'Anas. Non fosse altro che per il dovuto rispetto per le innumerevoli vittime. Senza una statale adeguata ai più elementari standard di sicurezza le (auto)celebrazioni rimangono cosa davvero stucchevole. Pensare a cambiare nomi alle arterie calabresi, prima di renderle degne di un Paese civile, equivale ad una operazione di facciata, tanto sciocca quanto vacua. Nonostante gli enfatici proclami circa le nuove varianti, sperando che siano edificate in maniera differente rispetto alla Variante A, tristemente nota per i crolli, la nostra regione continua a restare ai margini della civiltà. Una strada capace di togliere la vita a chi la percorre, mortifica le speranze di sviluppo della Calabria". Il Codacons insiste nel richiedere un confronto con l'Anas affinché istituisca un tavolo tecnico, che, è scritto in una nota, "preveda la presenza di nostri ingegneri di fiducia", al fine di verificare le scelte ed i tempi di intervento, attraverso un cronoprogramma pubblico di tutti i lavori necessari per la messa in sicurezza dell'arteria".

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