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      Sparatoria a San Calogero, morto migrante, forse vendetta per furto

       

       

      Sparatoria a San Calogero, morto migrante, forse vendetta per furto

      03 giu 18 C'è anche un morto nella sparatoria avvenuta nella serata di ieri a San Calogero in provincia di Vibo Valentia. Si tratta di un cittadino del Mali di 29 anni, morto dopo essere stato ferito a colpi di fucile, sparati da ignoti. Stranieri anche i due feriti, che si trovavano in compagnia della vittima. Il fatto è accaduto in località Ex Fornace dove i tre si trovavano, verosimilmente, secondo la Prefettura di Reggio Calabria, per compiere un furto. Il cittadino del Mali è stata soccorso dal 118 e trasportato nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale di Reggio Calabria dove è deceduto. Sull'episodio hanno avviato indagini i carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia. "Stavamo raccogliendo delle lamiere quando si è fermata una Fiat Panda bianca vecchio modello ed è sceso un uomo con un fucile che ci ha sparato contro 4 volte". E' il racconto di quanto accaduto ieri in località "ex Fornace" di San Calogero (Vibo Valentia) fatto da uno dei giovani maliani rimasti feriti, Drane Maoiheri, di 39 anni. L'uomo è rimasto ferito di striscio ad una gamba ed stamani è già tornato alla baraccopoli di San Ferdinando dove vive con l'altro ferito.

      Forse vendetta per furto alluminio. Potrebbe essere legato ad una vedetta per un furto che la vittima stava compiendo insieme ad alcuni complici il movente dell'omicidio del migrante maliano Sacko Soumali, di 29 anni, e del ferimento degli altri due connazionali avvenuto ieri sera. Sarebbe questa l'ipotesi che viene seguita dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia in relazione a quanto accaduto in località "ex Fornace" di San Calogero. In Procura si sono tenute riunioni per fare il punto sulle indagini e e altre sono in programma in giornata.

      Riunione d'urgenza in Prefettura. Una riunione d'urgenza del coordinamento delle forze di polizia è stata convocata in serata nella Prefettura di Reggio Calabria dopo che un cittadino del Mali è stato ucciso ed altri due extracomunitari sono rimasti feriti da colpi d'arma da fuoco nel vibonese. La riunione è stata convocata in considerazione del fatto che i tre risulterebbero dimoranti nell'area di San Ferdinando. Al termine della riunione è stata programmata l'ulteriore intensificazione dei controlli nell'area che ospita la tendopoli dove soggiornano i migranti che lavorano nei campi nella piana di Gioia Tauro.

      Calma in tendopoli. C'è calma e tranquillità nelle tendopoli - quella ufficiale e quella abusiva - di San Ferdinando dove viveva Sacko Soumali, il cittadino del Mali di 29 anni ucciso ieri sera a colpi di fucile nelle campagne di San Calogero (Vibo Valentia) mentre, presumibilmente, stava compiendo un furto insieme a due complici rimasti feriti. Soumali era regolare in Italia così come i due feriti. Le forze dell'ordine hanno comunque rafforzato i presidi che si trovano nella zona. Attualmente nella tendopoli allestita dalla Prefettura vi sono circa 800 migranti mentre 3-400 vivono a poche centinaia di metri nella vecchia baraccopoli dove un incendio, nel gennaio scorso, provocò la morte di una giovane migrante e la distruzione di circa 200 baracche. Incendio che secondo le indagini era stato di natura dolosa. Una donna nigeriana di 47 anni, Lise Emike Potter, è stata infatti arrestata dalla polizia di frontiera a Courmayeur con l'accusa di essere la mandante dell'incendio che provocò la morte di una 26enne anche lei nigeriana, Becky Moses.

      No a pista xenofoba. I carabinieri della Compagnia di Tropea che stanno indagando sull'omicidio di Sacko Soumali, il migrante maliano, ucciso nella serata di ieri a San Calogero dove si trovava assieme a due connazionali che sono rimasti feriti in modo non grave, escludono la matrice xenofoba dell'accaduto. La vittima, secondo quanto è emerso, è stata raggiunta alla testa da un colpo di fucile caricato a pallettoni. La pista privilegiata delle indagini, coordinate dalla Procura di Vibo Valentia, è quella della vendetta per il furto di alluminio nell'area dell'ex Fornace Tranquilla, una vecchia fonderia. Si ritiene che a sparare possa essere stato qualcuno irritato dallo "sconfinamento" dei tre extracomunitari che stavano raccogliendo materiale per poi rivenderlo o per utilizzarlo nella baraccopoli di San Ferdinando dove vivevano. La vittima e i due connazionali erano giunti sul luogo dove è avvenuta la sparatoria a piedi e con una bici, da utilizzare probabilmente per trasportare il materiale.

      Inquirenti su pista precisa. Avrebbero imboccato una pista precisa le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia e condotte dai carabinieri della Compagnia di Tropea per risalire all'autore dell'omicidio di Sacko Soumali, di 29 anni, il migrante maliano ucciso ieri sera. Sui possibili sviluppi viene mantenuto uno stretto riserbo ma secondo quanto si è appreso in ambienti vicini alle indagini, queste sarebbero indirizzate verso una pista ben definita.

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