NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Portata in Italia per fare la parrucchiera la faceva prostituire, un arresto della PS a Rossano

       

       

      Portata in Italia per fare la parrucchiera la faceva prostituire, un arresto della PS a Rossano

      20 gen 18 Aveva "acquistato" una donna romena per poi indurla alla prostituzione e sfruttarla. L'amara storia è stata interrotta dagli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Rossano, che hanno eseguito nella giornata di ieri l'arresto di C.V. 35 anni. La misura cautelare della custodia in carcere è stata emessa del GIP presso il Tribunale di Castrovillari, Ciarcia per i reati di induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione ed estorsione, ra seguito della richiesta del PM Iannotta della Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari diretta dal Procuratore della Repubblica Eugenio Facciolla. Le serrate indagini degli uomini della Polizia Giudiziaria del Commissariato di Rossano accertavano, a seguito della denuncia della vittima, che l’arrestato, mediante raggiri, minacce e percosse, dapprima induceva la donna alla prostituzione e successivamente ne sfruttava e ne favoriva l’attività di meretricio. In particolare dal 2007 al 2008 la vittima si era ritrovata costretta ed indotta ad esercitare l’attività di meretricio per saldare il debito contratto per il viaggio in Italia, con un altro soggetto rumeno riconducibile ad alcune famiglie di zingari dimoranti in Romania. Quest’ultimo l’aveva accompagnata in Italia con la falsa promessa di lavorare come parrucchiera, per poi cederla all’odierno indagato, previo pagamento. La donna oltre ad essere controllata sul posto di lavoro era costretta a consegnare allo sfruttatore i relativi proventi giornalieri. Più volte la vittima aveva tentato di interrompere l’attività di meretrice, ma l’uomo l’aveva costretta, minacciandola e usandole violenze fisiche. Tali violenze si concretizzavano nel bruciare una busta per far colare la plastica bollente sul ventre della vittima e nel colpirla con calci e pugni. In un’occasione la malcapitata è stata ferita con un coltello, in altre due occasione è stata costretta ad abortire. L’arrestato inoltre costringeva la donna a consegnargli delle somma di denaro dietro la minaccia di fare del male anche alla figlia che per alcuni anni è rimasta in Romania, contro la volontà della madre presso i familiari dello sfruttatore. Tale minaccia ha impedito alla donna denunciare cosa stava succedendo. Lo sfruttamento è continuato fino al 2017 quando la donna, riuscita a ricongiungersi con la figlia, ha trovato il coraggio di allontanarsi dalla casa dello sfruttatore e denunciarlo.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito