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      Vendevano olio lubrificante per gasolio, 6 arresti della Gdf per truffa a Crotone

       

       

      Vendevano olio lubrificante per gasolio, 6 arresti della Gdf per truffa a Crotone

      16 gen 18 Una miscela assimilabile a olio lubrificante, prodotto non soggetto ad accise, venduta come gasolio a prezzi molto vantaggiosi per gli acquirenti. E' la frode, per Iva e accise non pagate del valore di oltre un milione di euro, scoperta dalla Guardia di finanza di Crotone che ha arrestato e posto ai domiciliari sei persone e notificato cinque obblighi di dimora ai componenti di un presunto sodalizio dedito al contrabbando di prodotti petroliferi. L'inchiesta, coordinata dalla Procura di Crotone e che ha portato complessivamente alla denuncia a vario titolo di 21 persone, ha permesso di ricostruire la frode e di portare alla luce l'immissione illegale di 1 milione e 400 mila litri di "pseudo gasolio". Le indagini dei finanzieri sono scattate nel 2016 dopo il sequestro a Cutro (Crotone) di un'autocisterna polacca che trasportava il prodotto petrolifero nel crotonese. Successivamente, grazie anche agli strumenti di cooperazione internazionale è venuta alla luce l'immissione di ingenti quantitativi di prodotto petrolifero recanti denominazioni di società ignare o di fantasia. In pratica, per il tramite di fabbriche ubicate in Polonia, il prodotto petrolifero, una miscela energetica fiscalmente assimilabile a olio lubrificante veniva venduto cartolarmente a società operanti nella Repubblica Ceca e commercializzato come gasolio, senza però gravami fiscali e con un prezzo vantaggioso per l'acquirente. L'indagine dei finanzieri di Crotone ha permesso di ricostruire la frode posta in essere dal gruppo, articolato su base familiare, con base a Torretta di Crucoli (Crotone) ma che si avvaleva di altri soggetti con compiti e ruoli ben definiti e operante, è conosciuta in altre zone d'Italia. Le ordinanze hanno riguardato Francesco Celsi,detto "u' Baron" e Giovan Pietro Celsi, ritenuti promotori e capi dell'associazione; Vincenzo Madea, che aveva il compito di piazzare il prodotto e ancora, con vari ruoli, Mario Sproviero, Simone Celsi, Massimo Carvelli, Nicola Garofalo, Giulio Esposito, Emilio Bosso, Giuseppe Anastasio e Cosimo Manetta.

      "Questa operazione dà un messaggio importante perché ribadisce l'attenzione sul crimine ordinario che tocca la vita delle persone normali. Con questa azione tuteliamo i consumatori oltre a intervenire contro l'evasione fiscale". Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia, durante la conferenza stampa indetta per illustrare i particolari dell'operazione della Guardia di finanza contro il contrabbando di prodotti petroliferi che ha portato all'arresto di sei persone, mentre per altre cinque é stato disposto l'obbligo di dimora. Il sostituto procuratore Alessandro Riello, titolare dell'inchiesta, ha sottolineato "l'importanza di aver scoperto un'associazione a delinquere dietro questo meccanismo che permetteva di commettere reati che colpiscono meno l'opinione pubblica, ma sono fenomeni illeciti molto gravi che mettono le mani nella tasca dei cittadini". Per il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Emilio Fiora, "l'operazione è un segnale importante che sintetizza il lavoro dei finanzieri che va dal controllo su strada, da dove è iniziata l'indagine, fino alle complesse verifiche contabili e documentali". Alla incontro con i giornalisti erano presenti anche il tenente colonnello Giuseppe Laterza, comandante del nucleo di Polizia tributaria, ed il capitano Michele Filomena.

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