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      Al via i lavori del cimitero dei migranti a Tarsia voluto da Corbelli

       

       

      Al via i lavori del cimitero dei migranti a Tarsia voluto da Corbelli

      07 gen 18 Dopo la nuova strage di poveri migranti, nel Canale di Sicilia, la prima del nuovo anno, Franco Corbelli, del Movimento Diritti Civili, esprime “il proprio cordoglio” e annuncia che dopo oltre 4 anni, dall’inizio della sua ininterrotta battaglia, stanno finalmente per iniziare, a Tarsia, in Calabria, i lavori per la realizzazione del Cimitero internazionale dei Migranti, per dare dignità alla morte di queste vittime dei tragici naufragi e cancellare così, definitivamente, la disumanità di quei corpi(uomini, donne e bambini), quasi tutti senza volto e senza nome, seppelliti, con un semplice numerino, in tanti piccoli sperduti cimiteri, quasi tutti calabresi e siciliani, che di fatto ne cancellano così per sempre ogni ricordo e ogni riferimento per i loro familiari che non sapranno mai dove andare un giorno a cercarli per portare un fiore e dire una preghiera” . Sta per essere affidato il primo appalto per un finanziamento di 250mila euro, concesso dalla Regione Calabria. Il 29 dicembre è stato infatti, da parte dei due progettisti della grande opera umanitaria, l’architetto Fernando Miglietta e l’ing. Donato D’Anzi, consegnato e protocollato al comune di Tarsia il progetto esecutivo(primo stralcio) del Cimitero internazionale dei Migranti. Questo passaggio, l’ultimo che mancava per dare il via ai lavori, consentirà adesso di procedere subito con l’appalto e l’apertura del cantiere, con procedura veloce, vista l’assoluta importanza e urgenza dell’opera. “Sono passati esattamente oltre quattro anni da quando, il giorno dopo la tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, come tutti profondamente turbato da quella catastrofe e da quei corpi sconosciuti che non si sapeva come e dove seppellire, ho iniziato la lunga e ininterrotta battaglia per realizzare in Calabria la grande opera umanitaria che il mondo già conosce, apprezza e aspetta come dimostra l’interesse della stampa internazionale che continua a mandare a Tarsia i suoi inviati. Una opera di grande civiltà che superati i tantissimi ostacoli burocratici si potrà realizzare grazie all’impegno del Presidente della Regione, Mario Oliverio, che l’ha sin dall’inizio sempre sostenuta, e alla disponibilità del sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, che con coraggio l’ha, insieme alla sua amministrazione, al consiglio comunale e alla sua comunità, difesa e valorizzata per il suo straordinario significato umanitario. Il Cimitero dei Migranti sarà intitolato al bambino siriano Aylan Kurdi. Sorgerà su un’area di circa 30mila metri quadrati, in un luogo fortemente simbolico, di fronte al vecchio cimitero comunale ebraico e al Lago di Tarsia e a poca distanza dall’ex campo di internamento fascista più grande di Italia, quello di Ferramonti, che fu durante la seconda guerra mondiale luogo di prigionia ma anche di solidarietà e umanità. Non avrò pace e non mi fermerò un istante sino a quando non vedrò realizzata questa importante opera, per dare una degna sepoltura e un ricordo a questi poveri sfortunati migranti che perdono la vita, mentre fuggono da guerre, persecuzioni e miseria”, ha concluso Corbelli, che oggi per la sua lunga storia, per il suo straordinario impegno civile e umanitario ha avuto, partendo dall'ultima iniziativa per il piccolo Cisse, l’apprezzamento del quotidiano La Verità, diretto da Maurizio Belpietro, che gli ha dedicato un’intera pagina.

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