NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Corte dei Conti punta dito contro amministrazioni; inchiesta per stipendi a condannati

       

       

      Corte dei Conti punta dito contro amministrazioni; inchiesta per stipendi a condannati

      16 feb 18 "Colpevole inerzia delle amministrazioni danneggiate che a volte appaiono quasi riluttanti a esercitare i loro diritti e molto sensibili alle esigenze dei condannati spesso loro dipendenti e amministratori". È quanto sottolinea nella sua relazione il procuratore regionale della Corte dei conti Rossella Scerbo durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. "La Procura - ha aggiunto - ha dedicato molte energie all'attività di vigilanza e di consulenza sul l'esecuzione delle sentenze di condanna". Resta invariato il trend delle denunce ma, spiega il procuratore Scerbo, "un dato significativo è quello della ricorrente latitanza delle amministrazioni danneggiate nonché dei revisori dei conti, comportamento da censurare perché in violazione di specifici obblighi di denuncia". Sono 3267 le istruttorie pendenti, oltre mille fascicoli per ciascun magistrato. "La percentuale di scopertura della pianta organica - ha sottolineato Rossella Scerbo - non ha uguali negli altri uffici regionali".

      Indebita percezione stipendi: inchiesta. La Corte dei conti di Catanzaro ha aperto un'istruttoria sulla vicenda di alcuni dipendenti dell'Asp di Reggio Calabria che avrebbero continuato a percepire lo stipendio nonostante avessero riportato condanne penali. Lo ha detto il Procuratore regionale della Calabria della Corte dei Conti Rossella Scerbo, incontrando la stampa prima dell'inizio della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. Nella relazione del procuratore si legge poi che "sono state depositate le prime due citazioni per il risarcimento dei danni subiti dalla Regione per l'indebita utilizzazione dei fondi assegnati ai gruppi consiliari negli anni dal 2010 al 2012". La prima citazione riguarda l'ex consigliere regionale Luigi Fedele nella sua qualità di capogruppo del PdL. L'altra invece ha come destinatari i componenti lo stesso gruppo Piero Aiello, Giovanni Nucera e Gianpaolo Chiappetta. "L'istruttoria contabile - si sottolinea - si è avvalsa del materiale probatorio acquisito dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria".

      Indebita percezione contributi. "Si deve registrare in costante crescita la tipologia di indebite percezioni di contributi e finanziamenti statali, regionali e comunitari". Lo ha detto il presidente della sezione calabrese della Corte dei Conti Rita Loreto. In particolare sono state riscontrate diverse condotte per la "distrazione di contributi comunitari o regionali a fronte di assunzioni di lavoratori 'svantaggiati'". Frequenti sono state anche le sentenze di condanna per truffe all'Agea, "realizzate nella maggior parte dei casi attraverso la presentazione di domande di contributo non veritiere, nelle quali gli agricoltori beneficiari dichiaravano come appartenenti alla propria azienda terreni sui quali in realtà non avendo alcun titolo reale di disponibilità o godimento e ciò veniva realizzato attraverso la stipulazione di contratti di affitto dei fondi simulati o fittizi. In altri casi vi è stata la percezione di contributi intestati a soggetti deceduti". La presidente Loreto non ha mancato di sottolineare come i "funzionari degli enti preposti alle istruttorie delle pratiche di finanziamento siano spesso autori di controlli del tutto carenti e superficiali". Nel 2017 sono state 372 le sentenze pubblicate con condanne per un totale di 11.563.561,16 euro.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito