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      Il 26 seconda giornata di sciopero della AMC Catanzaro

       

       

      Il 26 seconda giornata di sciopero della AMC Catanzaro

      06 feb 18 È ribellione tra i lavoratori AMC contro lo stallo negoziale e le relazioni sindacali con al USB, - in azienda si continua seraficamente con dirigenti sindacali che poi sono dirigenti dell’azienda ( riescono a fare tutto e di più in questa azienda) di parlare di contratto di secondo livello tentando di vendere come prima cosa, il pacchetto completo del welfare. Prima hanno distrutto tutto lo stato sociale, dove i lavoratori facevano riferimento come la scuola, la previdenza, l’assistenza sanitaria.. – ora al posto dei contratti di lavoro i “piazzisti” ci vendono assicurazioni private .. previdenza complementare… dove sempre loro stessi gestiscono i fondi che i lavoratori sono costretti a versare!!! E mentre loro in queste giornate fredde ed uggiose nelle “stanze che contano “ distruggono l’impianto contrattuale - i lavoratori dicono no alla destrutturazione del contratto di secondo livello, chiedono correttezza nelle relazioni e non sottoscrizione di negoziazione, per poi non attuarle mai. Oppure peggio sottoscrivere un verbale e poi emanare un ordine di servizio che dice il contrario - e peggio del peggio riscrivere nuovamente l’ordine di servizio ricambiando nuovamente le carte in tavola, come succede tanto per fare un esempio con gli ausiliari del traffico. Coerenza zero. NO ad un contratto integrativo aziendale, che sta determinato la perdita di componenti salariali per gli occupati di un settore in cui cresce la vertenzialità e l’amministrazione comunale tace – dove non si parla nemmeno come accrescere la produttività aziendale e dare risposte all’utenza che rimane immobile nelle fermate dei bus in attesa di un regolare servizio cittadino!! Senza parlare delle condizioni di Insicurezza cui vivono gli autisti su mezzi riparati la notte NON collaudati e rimessi in circolo la mattina, come USB questo raffazzonare ci riporta alla memoria di un ventennio che pensavamo passato -dove le stesse mucche venivano trasferite da un posto all’altro e spacciate per roba nuova e tanto benessere!! Tutta finzione!!! Lo scenario negoziale continua ad essere complicato anche dalla frammentazione dei tavoli di confronto voluti da questa amministrazione che probabilmente nel caos riesce a gestire meglio gli avanzamenti in carriera, affidamento di incarichi per più mesi, cosi dopo diventa un atto dovuto riconoscere i parametri differenti a discapito di tutti gli altri lavoratori aventi diritto… Tutto ciò per amici e soprattutto per chi in questa campagna elettorale riesce a portare voti al politico di turno a discapito della collettività che continua a pagare a caro prezzo gli effetti della crisi. La USB, ribadisce la ferma contrarietà alla drastica riduzione del costo del lavoro, ad una gestione senza i lavoratori, alla mancate relazioni sindacali con chi rappresenta le istanze dei lavoratori. E conferma la seconda giornata di sciopero di otto ore

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