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      Arrestato a Cassano il boss Abruzzese, latitante dal 2015 stava per fuggire all'estero

       

       

      Arrestato a Cassano il boss Abruzzese, latitante dal 2015 stava per fuggire all'estero

      18 ago 18 Gli investigatori dello Sco e delle Squadre Mobili di Cosenza e Catanzaro, con il supporto della Polizia scientifica, hanno arrestato a Cassano allo Ionio il latitante Luigi Abbruzzese, di 29 anni. Irreperibile dal 2015, era inserito nell'elenco dei ricercati più pericolosi. Abbruzzese è il capo dell'omonima cosca, egemone nella Sibaritide. Abbruzzese è stato condannato in appello a 20 anni per traffico di droga ed è destinatario di una misura cautelare sempre per droga. Al momento della cattura aveva 2 pistole, munizioni e un documento falso.

      Arresto all'alba. Luigi Abbruzzese, il latitante catturato all'alba dalla Polizia di Stato, è stato sorpreso in una villetta alla periferia di Cassano Ionio nella disponibilità di alcuni suoi familiari. Dopo una lunga attività di indagini, avuta la certezza della presenza del latitante, 50 agenti delle Squadre mobili di Cosenza e Catanzaro e del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato di Roma hanno fatto irruzione nella villetta, situata in quello che viene considerato il "fortino" del clan, conosciuto come quello degli "zingari". Nell'abitazione gli investigatori hanno trovato 2 pistole con relative munizioni, un'ingente somma di denaro contante ed un documento di identità falso con il quale, con ogni probabilità, l'uomo si sarebbe rifugiato nuovamente in Germania dove risulta abbia trascorso gran parte della propria latitanza durata circa 4 anni. Al vaglio della magistratura c'è ora la posizione di alcuni favoreggiatori del latitante. Luigi Abbruzzese, figlio di Francesco detto "Dentuzzo" ritenuto fondatore e dirigente dell'omonimo clan, attualmente detenuto in regime di 41 bis per condanne definitive all'ergastolo per omicidio, era ricercato dal febbraio 2015 quando sfuggi alla cattura nell'ambito dell'operazione Gentleman condotta dai finanzieri del Goa del Gico di Catanzaro. Successivamente, per quell'inchiesta, è stato condannato in appello a 20 anni di reclusione. Nei suoi confronti era stato emesso poi, nel 2016, un altro provvedimento restrittivo nell'ambito di un'indagine della Dda di Catanzaro per traffico internazionale di stupefacenti. Le sue ricerche, estese in campo internazionale e da tempo proiettate anche in Germania, hanno consentito, dopo oltre un anno di indagini di ricostruire una fittissima rete di fiancheggiatori appartenenti al nucleo familiare che ne hanno assicurato sistematicamente gli spostamenti, garantendone il sostegno logistico e gli approvvigionamenti. La svolta è arrivata quando gli investigatori della Polizia di Stato hanno accertato il suo rientro in provincia di Cosenza, proveniente dalla Germania, dove era riferimento e punto di contatto nel traffico di stupefacenti proveniente negli hub portuali del Nord Europa e destinati alla provincia silana. Il nome di Abbruzzese era stato inserito in un progetto operativo, denominato "Eurosearch", coordinato dal Servizio centrale operativo e da Europol, destinato a implementare le indagini per la cattura dei principali latitanti della criminalità mafiosa in Europa.

      In manette zii della compagna. "La cattura di Abbruzzese è significativa, perché siamo riusciti ad arrestare uno degli esponenti di vertice del clan degli 'zingari' di Cassano allo Jonio. Ringrazio tutti i poliziotti che hanno lavorato duramente affinché Abbruzzese terminasse il suo periodo di latitanza". Lo ha detto il questore di Cosenza Giovanna Petrocca, che nel corso della conferenza stampa a seguito dell'arresto di Luigi Abbruzzese ha parlato di un giorno importante per la giustizia. Al termine dell'operazione sono state arrestate due persone per favoreggiamento, Brunella Campana, di 52 anni e Damiano Cerchiara (59), zii della compagna di Abbruzzese, che invece non è stata raggiunta dal provvedimento. "Al momento della cattura - ha precisato Fabio Catalano dirigente della Squadra mobile di Cosenza - Abbruzzese non ha opposto resistenza e ha ammesso subito il possesso si due armi, una pistola semiautomatica Glock modello 19, con numero di matricola, probabilmente acquistata all'estero, e un revolver calibro 357 magnum, rubato tempo fa a Cassano, entrambe perfettamente funzionanti".

      Gratteri: pronto a diventare capobastone. "Come tutti i grandi trafficanti internazionali ha girato l'Europa e il Sud America. Ora si trovava sul suo territorio, dopo aver girato il mondo supportato da una grande organizzazione al seguito. È stata un'indagine più faticosa del solito che ha richiesto un gruppo consistente di lavoro. È stato difficile avvicinarsi a lui perché è stato predestinato futuro erede, capo del locale di 'ndrangheta che domina tutta la Sibaritide". Così il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, ha commentato, incontrando i giornalisti, l'arresto di Luigi Abbruzzese, 29 anni. "Malgrado l'età - ha aggiunto - Abbruzzese ha dimostrato di avere lo spessore criminale per poter essere un capo, per tenere quindi la rete e dominare il territorio. Per noi è stato un sospiro di sollievo arrestarlo e ora aspettiamo che la gente, soprattutto i commercianti, credano di più in noi e vengano a denunciare, perché adesso siamo organizzati e ben strutturati. La Procura distrettuale di Catanzaro si è potenziata e ben amalgamata, i colleghi sono di un buon livello e anche la polizia giudiziaria. Quindi è il momento buono, il momento giusto per togliersi di dosso questa cappa che è la 'ndrangheta". "La prima raffineria trovata in Calabria, forse in Italia, negli anni '80 - ha detto il procuratore aggiunto della Dda catanzarese Vincenzo Luberto - si trova a Terranova da Sibari, fatto che dimostra quanto sia difficile e complicato questo territorio. I primi legami con i narcotrafficanti albanesi si devono proprio alla Sibaritide, da lì hanno importato marijuana su tutto il territorio nazionale. La Sibaritide è un territorio molto vasto e complicato da controllare, ecco perché paludo l'attività dei poliziotti. Si tratta di un risultato lusinghiero della Squadra mobile, perché non era semplice individuarlo, considerato che Abbruzzese fino a un mese fa era in Germania, è rientrato non molto tempo fa, evidentemente confidava nel fatto di non essere guardato a vista così come in realtà è stato".

      Ministro Salvini: "Oggi all'alba, in provincia di Cosenza, la Polizia ha arrestato il boss della 'ndrangheta Luigi Abbruzzese, ricercato da anni. Orgoglioso delle nostre Forze dell'Ordine, sono sicuro che insieme a loro cacceremo i mafiosi paese per paese". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini plaude all'operazione che ha portato all'arresto del boss, inserito nell'elenco dei ricercati più pericolosi, e irreperibile dal 2015.

      Magorno: "Grazie agli uomini che hanno catturato il boss Luigi Abbruzzese. Lo Stato dà un altro duro colpo alla #Ndrangheta, si tratta di un importantissimo successo che ci spinge ad andare a avanti, tutti insieme, per costruire un Regione libera". Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Ernesto Magorno.

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