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      Incendiato escavatore Presidente Ance Cosenza

       

      Il Presidente Perciaccante

       

      Incendiato escavatore Presidente Ance Cosenza

      13 set 17 Persone non identificate hanno dato alle fiamme nella notte a Cassano allo Ionio un escavatore dell'impresa di costruzioni di Giovan Battista Perciacccante, presidente di Ance Cosenza e del Comitato Mezzogiorno di Ance. Il mezzo, che è andato completamente distrutto, era parcheggiato su un cantiere aperto dall'impresa per la realizzazione di un collegamento fognario nel centro urbano di Cassano allo Ionio. Sull'episodio di matrice intimidatoria hanno avviato indagini i carabinieri. L'imprenditore che al momento non ha inteso commentare l'accaduto si è solo detto "molto provato e demoralizzato"

      "Ance Calabria, in tutte le sue componenti, esprime piena solidarietà e vicinanza al presidente di Ance Cosenza e del Comitato Mezzogiorno di Ance, Giovan Battista Perciacccante, la cui impresa di costruzioni è stata fatta oggetto di un vile atto intimidatorio". E' quanto afferma il presidente di Ance Calabria Francesco Berna, in relazione all'incendio che nella notte ha completamente distrutto un escavatore della ditta di Perciaccante parcheggiato in un'area di cantiere a Cassano allo Ionio. "Appare fin troppo evidente - prosegue Berna - che nella nostra regione i temi della legalità e della sicurezza debbano essere affrontati per quello che realmente sono, ovvero delle gravissime emergenze sociali. La pervasività della criminalità organizzata costituisce un pericolosissimo fattore di debolezza in un contesto territoriale già alle prese con difficoltà e criticità di ogni tipo. Questo nuovo atto intimidatorio, l'ultimo purtroppo di una lunga sequenza, descrive drammaticamente il clima in cui le imprese, specie del settore edile, si trovano a dover operare quotidianamente. Un settore, quello delle costruzioni, che deve fare i conti, in modo particolare nella nostra regione, con gli effetti devastanti legati alla crisi economica e alla paralisi degli investimenti in opere pubbliche. Uno scenario che impone l'adozione di misure straordinarie di controllo e monitoraggio del territorio. Lo Stato, che pure in questi anni sta offrendo una prova straordinaria sui piani investigativo e repressivo, attraverso l'eccellente lavoro di forze dell'ordine e magistratura, è chiamato ad un ulteriore salto di qualità nella propria azione di contrasto alla criminalità organizzata". "Una risposta - conclude Berna - che, auspichiamo, possa arrivare a breve e che troverà le forze sane di questa regione, in primis le associazioni categoria come la nostra, in prima linea nel ribadire, con i fatti, il fermo rifiuto nei confronti di ogni forma di condizionamento mafioso".

      "L'increscioso accadimento subito dal collega Perciaccante, che si aggiunge a quelli che ogni giorno subiscono tanti altri imprenditori pone in primo piano le pesanti problematiche legate alla presenza sul territorio della malavita organizzata ed ai tentativi di ingerenza impropria esercitate in particolare nei confronti delle attività economiche". E' quanto afferma, in una nota, il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca a seguito dell'intimidazione ai danni dell'imprenditore Giovan Battista Perciacccante, presidente di Ance Cosenza e del Comitato Mezzogiorno di Ance, al quale ignoti hanno incendiato un escavatore. "La cultura della sicurezza e della legalità - prosegue Mazzuca - sono i veri antidoti a questo male pervasivo. Ciascuno di noi, sia esso imprenditore, amministratore o cittadino, è chiamato a fare la propria parte per dare forza all'azione delle forze preposte. Sentire concretamente lo Stato al proprio fianco diventa imprescindibile per poter continuare a nutrire fiducia verso il prossimo e per continuare ad operare sul territorio. L'impresa Perciaccante, che da oltre 90 anni lavora nel settore edile con grande professionalità è riuscita a diventare nel tempo un punto di riferimento certo e qualificato. Al presidente Perciaccante, ai suoi familiari e dipendenti, giungano a nome di tutti gli industriali calabresi i sentimenti di vicinanza e di stima per la loro pregevole opera di supporto all'economia del territorio". "Per Unindustria Calabria - prosegue la nota dell'associazione degli imprenditori calabresi - il clima di insicurezza e di tensione a cui sono sottoposti non solo gli imprenditori ma anche i rappresentanti delle istituzioni e gli amministratori pubblici sta assumendo i contorni di una vera e propria emergenza, che rischia di rendere vani gli sforzi di chi opera avendo a cuore lo sviluppo del territorio. "Legalità, sicurezza e certezza del diritto - conclude il presidente Mazzuca - sono le parole d'ordine per riuscire ad operare con fiducia e nuova determinazione".

      "L'incendio dell'escavatore dell'impresa di Giovan Battista Perciaccante, il presidente dell'Associazione nazionale costruttori di Cosenza, è un atto che desta molta preoccupazione sul quale le autorità inquirenti devono fare al più presto piena luce". Lo afferma, in una nota, la deputata Stefania Covello, responsabile nazionale del Dipartimento Mezzogiorno del Pd. "Nel momento in cui è grande lo sforzo per il rilancio del Sud - prosegue Covello - vanno create tutte le condizioni per contrastare in maniera efficace ogni forma di inquietante ingerenza che rischia di asfissiare i territori. Anche per questo vorrei esprimere tutta la mia solidarietà a Giovan Battista Perciaccante".

      Il Sottosegretario allo sviluppo economico Antonio Gentile ha espresso "solidarietà incondizionata e vicinanza a Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Cosenza e del Comitato Mezzogiorno di Ance per il vile atto intimidatorio subito". "La Calabria - ha sostenuto - non può e non deve più accettare simili accadimenti. Non è più tollerabile che venga in questo modo minata la libertà e la sicurezza di chi, spesso con caparbietà e fatica, cerca di creare sviluppo e crescita per i nostri territori". Il Sottosegretario "condanna con forza, dunque, questo ennesimo segnale lanciato dalla criminalità al tessuto imprenditoriale e alle forze produttive calabresi. Chiediamo a tutta la società civile - ha concluso - di non arretrare, di non lasciarsi intimorire. La cultura della legalità deve prevalere. Lo Stato continuerà a fare la propria parte".

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