NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      CamCom Crotone: in crescita imprese artigiane

       

       

      CamCom Crotone: in crescita imprese artigiane

      06 set 17 Nel periodo aprile-giugno 2017, il saldo annuale tra iscrizioni e cessazioni di imprese artigiane nella regione Calabria, ha registrato un aumento di 203 imprese. A determinarlo hanno concorso 507 iscrizioni di nuove imprese (58 in meno rispetto alla stessa rilevazione del 2016) a fronte di 304 cessazioni di imprese esistenti (dati al netto delle cancellazioni d'ufficio). Lo rileva l'Ufficio studi della Camera di commercio di Crotone pubblicando i dati Movimprese registrati nel secondo trimestre del 2017 inerenti le dinamiche di nati-mortalità delle imprese artigiane. Per le iscrizioni si tratta di un dato peggiorativo rispetto alla stessa rilevazione del 2016, che, seppure dal confronto temporale, è bilanciato da una riduzione delle cessazioni d'impresa, anche al netto delle cancellazioni d'ufficio, fa comunque registrare un tasso di natalità dell'1,53%, ed un tasso di mortalità pari allo 0,91%. "Anche con riferimento al sistema delle imprese artigiane - è il commento del presidente della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese - la nostra regione fa registrare tassi di sviluppo positivi. Come registrato per le imprese nel complesso, anche per le artigiane si rileva un numero di nascite di nuove imprese nel trimestre inferiore rispetto allo stesso periodo del precedente anno e, al contempo una forte diminuzione del numero delle cessazioni. Il saldo positivo attesta un allentarsi della morsa della congiuntura negativa. La piccola sofferenza registrata nella sola provincia di Crotone attesta la necessità di sostenere le imprese della provincia, minate da condizioni infrastrutturali negative del territorio che influiscono in maniera pesante sull'economia nel complesso e sulla competitività dei singoli". Guardando alle forme giuridiche, in termini assoluti il saldo positivo è da ascrivere alle ditte individuali che presentano un aumento di ben 121 imprese, facendo registrare un tasso di crescita pari allo 0,44% ed alle società di capitali (+95 unità, ed un tasso di sviluppo positivo pari al 7,69%); a seguire le altre forme, sostanzialmente cooperative e consorzi, che presentano un saldo pari ad un'unità ed un tasso di sviluppo dello 0,72%. Unico saldo negativo si registra con le società di persone che con 14 imprese in meno rispetto alla precedente rilevazione, determinano un tasso di crescita pari al -0,34%. L'analisi di dettaglio dei principali indicatori della nati-mortalità delle imprese in Calabria per il secondo trimestre dell'anno, mostra che il saldo positivo regionale, è influenzato soprattutto dai tassi di crescita positivi registrati dalle imprese artigiane del Catanzarese (0,82%), del Reggino (0,68%) e del Cosentino (0,66%); a seguire, la provincia di Vibo Valentia (0,59%). Quella di Crotone è l'unica provincia che registra un tasso di sviluppo negativo (-0,27%). Poco meno del 65% delle imprese artigiane regionali hanno sede nelle province di Cosenza (35,4%) e Reggio Calabria (29,2%); il 19% delle imprese artigiane sono dislocate in provincia di Catanzaro; a seguire con l'8,8% la provincia di Crotone e con il 7,7% la provincia di Vibo Valentia. Circa la forma giuridica le attività imprenditoriali artigiane rimangono rappresentate prevalentemente da ditte individuali, che rappresentano ben l' 83,6% del tessuto imprenditoriale dell'intera Calabria. A seguire, le società di persone (12,1% del totale delle imprese); le società di capitali (3,7% del totale). Più contenuta invece è la percentuale delle altre forme giuridiche, sostanzialmente società cooperative e consorzi, che rappresentano solo lo 0,4% del tessuto imprenditoriale regionale. Le imprese artigiane calabresi, presentano per lo più saldi positivi in tutti i settori dell'economia. Il saldo positivo del secondo trimestre, è da imputare principalmente alle Altre attività di servizi (+56 aziende); a seguire le Imprese edili (+46); le imprese commerciali (+17); le Attività manifatturiere (+14); le imprese di Noleggio, agenzie di viaggio, servizi (+13); le attività professionali, scientifiche e tecniche (+11); le imprese del sistema turistico ricettivo (+7); le imprese di Trasporto e magazzinaggio (+4 unità). Infine le Imprese non classificate non annoverabili in alcun settore di attività, che presentano un saldo positivo pari a 26 imprese. L'unico saldo negativo, seppure minimo, si registra tra le imprese afferenti al comparto Istruzione, che registrano un saldo negativo di un'unità. Il tessuto imprenditoriale artigiano calabrese è composto in misura prevalente da imprese che operano in attività di tipo tradizionale ed in particolare, il 29,8% nelle Costruzioni; il 24,6% nel settore Manifatturiero; il 17,1% in Altre attività di servizi e l'11,3% nel Commercio. Esigua la percentuale degli altri settori, per i quali si registra il 5,6% per le attività del comparto turistico e della ristorazione; il 4,7% nel Trasporto e magazzinaggio. I restanti settori, rappresentano il 7,0% dello stock delle imprese artigiane calabresi al 30 giugno 2017.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito