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Il 4 maggio al cinema "Il mondo di mezzo", il film di Scaglione girato anche a Cosenza
Il 4 maggio al cinema "Il mondo di mezzo", il film di Scaglione girato anche a Cosenza 04 apr 17 Arriva il 4 maggio nelle sale cinematografiche di tutta Italia "Il Mondo di Mezzo" l'ultimo capolavoro del regista cosentino di Acri, Massimo Scaglione. Un film attualissimo che riprende il più grosso scandalo che ha coinvolto amminsitratori pubblici ed imprenditori nell'inchiesta "Mafia Capitale" mettendo a nudo gli intrallazzi che hanno toccato tutti gli ambienti della Capitale. Con un superbo Matteo Branciamore nel ruolo di protagonista, la pellicola attraversa gli anni '70 per approdare ai giorni nostri e racconta l’epopea del mattone a Roma e i disastrosi risultati della cementificazione nelle periferie della capitale espressione della connivenza tra potere politico e palazzinari. Una storia che ripercorre i traffici tra corrotti e corruttori. Gaetano Mariotti (Tony Sperandeo) è un imprenditore romano, Re del mattone: l’uomo, ambizioso e senza scrupoli, nutre il desiderio, oltre che di accumulare ricchezze, di condurre suo figlio Tommaso (Matteo Branciamore) sulle sue stesse orme. Sarà la sua prematura morte a catapultare Tommaso, suo malgrado, alla guida dell’impero del padre. La coscienza lascia repentinamente il posto ad un’incalzante avidità che porterà il giovane a stringere uno scellerato sodalizio con i poteri del Campidoglio. In stile Cosa Nostra, si completa il filone giudiziario ormai noto come Mafia Capitale. Il Mondo di Mezzo è un film di indignazione che strappa la realtà portandola sullo schermo, come dice il regista, autore di Angeli al Sud (nomination ai David di Donatello come miglior regista esordiente), La Moglie del Sarto e del docufilm I sogni cominciano con un'elica. Nel cast, tra gli altri, anche Laura Lena Forgia, Massimo Bonetti, Nathaly Caldonazzo, Francesca Rocco, Paolo Raggi, Sandro Medici. Il film è prodotto e distribuito da Red Moon Films, ha ottenuto il riconoscimento dell’interesse culturale dal MiBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale Cinema, e si avvale del Contributo di Regione Lazio e del Patrocinio del Comune di Cosenza e della Presidenza dell’Assemblea Capitolina di Roma. Le riprese, per il tema trattato su Mafia Capitale, non hanno trovato un’ accoglienza benevola a Roma, perciò grazie alla sensibilità e all’ospitalità del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, sono state girate nella città dei Bruzi ricreando molti ambienti nel capoluogo calabrese. Tra le location: Cirella, Diamante, Cetraro e in parte a Roma. La fine delle riprese, quasi come una fatale premonizione, è stata sancita dall’infrangersi del drone sulla Vela Di Calatrava simbolo dello spreco. Nel lungometraggio sono presenti scene di repertorio che evidenziano avvenimenti reali della vita politica degli ultimi anni, girate dallo stesso regista quando era consulente in Campidoglio per l’ufficio immagine del Sindaco.
Il trailer (cliccaci sopra) SINOSSI: Il Mondo di Mezzo è ambientato a cavallo tra gli anni '70 e i giorni nostri. Al centro del film l’epopea del mattone a Roma e i disastrosi risultati della cementificazione lungo la cintura periferica della capitale, espressione della connivenza tra potere politico e palazzinari. Una storia che ripercorre i traffici tra corrotti e corruttori e che sfocia nella nota inchiesta: “Mafia Capitale”. L’imprenditore Gaetano Mariotti (Tony Sperandeo), re delle costruzioni, emigra dal Sud nella Capitale. Nonostante abbia già accumulato un’enorme ricchezza persegue con veemenza la propria attività imprenditoriale avanzando e corrompendo politici e uomini della pubblica amministrazione. Gaetano Mariotti, uomo senza scrupoli, nutre il desiderio di portare suo figlio, Tommaso (Matteo Branciamore) sulle sue stesse orme. Il giovane erede, ne è contrariato, vuole prendere un'altra strada, sarà la prematura morte del padre a catapultarlo alla guida dell’impero del cemento. Dal padre “erediterà” anche Gaia (Laure Lena Forgia), giovane ed esuberate starlette con la quale inizierà una relazione sentimentale. La coscienza lascia repentinamente il posto ad un’incalzante avidità che porta Tommaso a stringere uno scellerato sodalizio con il potente Capo di Gabinetto del Sindaco Lucio Oldani (Massimo Bonetti). L’inesperienza e l’arroganza porteranno, Tommaso verso il rapido declino dell’impero costruito dal padre. Sul finale, in stile Cosa Nostra, si completa il filone giudiziario ormai noto come Mafia Capitale.
Backstage a Cosenza (Foto Francesco Farina) IL REGISTA: Massimo Scaglione è nato in provincia di Cosenza. Figlio di un impiegato dell’INPS e funzionario del PCI calabrese, vive a Roma dal 1975. Si diploma in Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Roma. Consegue il Master in regia cinematografica all’Università U.C.L.A di Los Angeles (USA). E' allievo di sceneggiatura di Rodolfo Sonego. Consulente per l'Archivio Audiovisivi e l’ufficio Immagine e Comunicazione del Comune di Roma, collabora con alcuni registi italiani come Silvano Agosti, Wertmuller, Ferreri. Al cinema alterna il teatro, firmando alcune importanti regie e d un lungo sodalizio con Piera Degli Esposti. Nel 1992 debutta al cinema con un lungometraggio che gli porta il David di Donatello Angeli a Sud, poi alcune pubblicità, documentari e corti. In seguito ritorna al lungometraggio con un film intenso e poetico, La Moglie del Sarto, con Maria Grazia Cucinotta, il quale al Festival di Montreal gli frutta una menzione speciale tra i dieci film più belli dell’anno. Nel 2016 con il film in uscita Il Mondo di Mezzo vira verso un cinema di indignazione per sua stessa definizione, affermando che in questa fase storica, dove un dolcissimo inganno viene somministrato dall’uomo sull’uomo, la Poesia risulta foneticamente stonata, l’unica forma possibile è una poesia drammaticamente reale e cattiva.
Backstage a Cosenza (Foto Francesco Farina) “Inconsapevolmente, ho riproposto un cinema di indignazione, quello che negli anni sessanta e settanta ha dato una magnifica “stura” ai movimenti per i diritti dei cittadini, che strappavano l’immagine alla realtà portandola sullo schermo". E' il primo commento del regista Massimo Scaglione che dietro la macchina da presa ha voluto immortalare un pezzo della storia italiana segnata dalla corruzione. "La storia -aggiunge Scaglione- per lunghi tratti è ispirata ad eventi e fatti realmente accaduti negli ultimi anni mettendo al centro quello scellerato sodalizio tra palazzinari e politici romani. Il film, concentra il racconta nell’intreccio tra il MONDO DEI VIVI ricchi e potenti e il MONDO DEI MORTI poveri e isolati e quelli che STANNO IN MEZZO utilissimi a fare da collante per unire i due mondi estremi. frase intercettata a Massimo Carminati Questo è Il Mondo di Mezzo, la storia è trainata da un giovane Tommaso Mariotti, erede di una potente famiglia di costruttori romani e suo padre Gaetano, ricco e autoritario, che non crede nelle ideologie ma negli uomini come mezzo per l’ottenimento di denaro e potere. Tra i personaggi che gravitano nel mondo dei protagonisti: Gaia, una ragazza borderline, considerata volgarmente da Gaetano una “sgualdrinadadiscount”, e sua madre abbandonata alla sua ricchezza e ossessionata dalla vecchiaia. E in mezzo? Un Capo di Gabinetto, Lucio Oldani, che lega tutti e due i mondi in una Roma bella, caotica, decadente, disordinata e svuotata, con i suoi abitanti all’interno di una sorta di buco nero dell’incertezza. L’opera si avvale di una ricostruzione realistica e affascinante, pervasa da fatti, personaggi e umori di fine secolo, caratterizzata da una insuperabile perfezione monumentale, dove aleggian o atmosfere livide fantasmatiche e inafferrabili della vita politica e amministrativa, che hanno creato il fenomeno denominato in sintesi MAFIA CAPITALE.”
Backstage a Cirella (Foto Francesco Farina) IL CAST:
Backstage a Cosenza
Backstage a Cetraro
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